fbpx
Home Serie A Alberani: “Firmerei per il terzo posto. Ragland? Sua la decisione di andare via!

Alberani: “Firmerei per il terzo posto. Ragland? Sua la decisione di andare via!

0

Nicola Alberani, ds della Sidigas Avellino, ha tracciato un bilancio sul mercato estivo appena concluso, in perfetta sintonia con coach Sacripanti. Tanti i temi affrontati: dagli obiettivi stagionali al valore attuale del roster, passando per la questione Joe Ragland.

REBUS R:“Purtroppo per il secondo anno consecutivo la squadra perde il suo giocatore più forte. Aldilà dei premi e dei riconoscimenti il mercato dice che Joe sia stato il migliore in tutta la regular season. Dopo Nunnally perdiamo anche Ragland e speriamo che tra le nuove scelte ci possa essere qualcuno in grado di sostituirlo egregiamente. Ha voluto esplorare il  mercato in maniera profonda. Fino al 15 luglio non avevamo l’idea di quella che sarebbe potuta essere la sua decisione. Per noi era una data troppa “impegnativa” poiché la squadra era già stata fatta e non potevamo attenderlo per troppo tempo. Di base è stata una “non trattativa” perché, mentre aspettavamo lui, abbiamo ragionato in altre direzione.  Da parte del giocatore non c’è stata a pieno la volontà di rimanere per una questione economica e di sfida personale. Dobbiamo essere contenti di averlo avuto ma ce ne sono altri altrettanto bravi.”

CABINA DI REGIA: “Riguardo il reparto playmaking ci siamo affidati a Fitipaldo, che per le nostre possibilità era il migliore disponibile. L’anno passato abbiamo pagato eccessivamente la scarsa fisicità ed affiancargli Filloy, che per necessità si adatta bene anche al ruolo di 2, è stata la scelta più logica. C’era l’opportunità di prendere Ariel e abbiamo preferito inserire un italiano di valore in quel ruolo piuttosto che sotto canestro.”

RICH E WELLS, NEW ENTRIES: “Io e Pino Sacripanti abbiamo lavorato in grande sintonia. Sul perimetro era necessario un atleta dalla grande esperienza e produttività offensiva. La scelta di Rich è legata a questi due fattori. Non è stato facile portarlo in Italia ma la volontà del ragazzo di mettersi in gioco, anche in Europa, ha prevalso su tutto. Abbiamo costruito una roster esperto, con nessun rookie al primo anno, in grado di darci risultati fin da subito. L’unica scommessa è Dez Wells: il suo è un ruolo particolare e fondamentale. Non abbiamo trovato nel corso dell’estate un “profilo perfetto” e lui ci è sembrato quello che si potesse adattare maggiormente alle nostre richieste.”

PANCHINA PROFONDA: “Ribaltando completamente la nostra idea di fare mercato, abbiamo ritenuto opportuno strutturare un gruppo senza un vero leader ma più profondo e versatile. Ne è la dimostrazione la firma di Lollo D’Ercole, a cui sono particolarmente legato, che permetterà grande versatilità in fase di gestione e tanta presenza, partendo dalla panchina.

AFFARE LAWAL: “Ribadisco che la scelta di inserire Shane non ha minimamente compromesso o condizionato gli altri innesti sotto le plance. Siamo sicuri che la coppia Fesenko-N’Diaye potrà essere solida ed efficace ma ci è sembrato doveroso, quando si è presentata la possibilità, provare ad allargare le rotazioni con un grande innesto dal valore europeo. Lawal sarà pronto per fine gennaio: trascorrerà altre 4 settimane a Roma, sotto osservazione dopo l’intervento, e poi volerà negli States per la riabilitazione. Contiamo di averlo con noi per il girone di ritorno.”

OBIETTIVI DI STAGIONE: “Parlare ora di obiettivi è prematuro e controproducente. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, ci siamo mossi bene e vogliamo stupire. Firmerei col il sangue per il terzo posto: la concorrenza sarà agguerrita e non facile ma ci proveremo. Milano e Venezia hanno qualcosa in più ma noi saremo lì a giocarcela.”