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Rondo cala la tripla doppia e guida i Celtics alla finale di conference

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Con la nona tripla doppia in carriera nei playoff, Rajon Rondo trascina i Celtics alla finale della Eastern Conference, nella vittoriosa gara7, 85-73 il finale, giocata nella notte al TD Banknorth Garden di Boston. Rimasti orfani di Paul Pierce, fuori per falli a 4’16” dalla fine, il folletto da Kentucky (18pt alla fine con 10 rimbalzi e 10 assist), si è inventato un parziale di 9 punti consecutivi, dando a Boston il vantaggio in doppia cifra da cui non si sarebbe più voltata.

Kevin Garnett (18pts e 13rb), monumentale a centro area, e Pierce (15pts + 9rb), mai timido quando c’è da assumersi responsabilità importanti, hanno dato sostanza a Boston, che nel quarto di coda ritrova l’orgoglio di un Ray Allen che – 0/5 da tre fino a quel momento –  piazza due triple fondamentali per orientare la partita.

In cronaca. Avvio sprint di Boston, con KG e un Bass (16pts, 6/10 dal campo) molesto per la difesa con i suoi jumper dalla media distanza, a firmare il primo parziale di 10-2, su cui coach Collins ferma per la prima volta la partita. Phila rientra possesso su possesso, con Iguodala (18pts, 3/5 da tre) e Brand (15pts + 6rb) sugli scudi, fino al 20-20 di fine primo quarto.

Secondo periodo equilibrato, fino a che Boston trova lo spunto nei 3’ finali, con Garnett a colpire dalla media e in fade-away, e Pierce e Bass – recupero più schiacciata in campo aperto – che fissano il punteggio sul 41-33 interno. In una Phila poco fluida in attacco, impossibile non citare l’inchiodata da highlight di Iguodala, che per una volta divide la difesa dei Celtics come Mosé con il Mar Rosso.

Ripresa che si apre ancora nel segno di Garnett e Pierce, che combinano per il +11 Boston dopo 4’. Evan Turner dà l’unico squillo della sua partita, firmando 6 punti che tengono lì i Sixers. Philadelphia vede il ferro oscurato dalla difesa biancoverde, ma riapre la partita con le invenzioni di Jrue Holiday (15pts con 9 assist, ma 5/17 dal campo), che segna dall’arco, ‘ruba’ due punti a Kg a rimbalzo, e recupera tre palloni in fila, innescando Iguodala, prima sul perimetro e poi in campo aperto. Alla sirena del terzo quarto è 55-52, con Boston che tiene la testa fuori dall’acqua grazie al buzzer-beater del solito Garnett.

Inizio di quarto periodo: ancora Garnett, esiziale dal mid-range, ad aprire, poi Ray Allen, dimentica i guai alla caviglia con la prima tripla di serata, cui ne fa presto seguito una seconda, uscendo dal blocco granitico di “The Revolution”. Phila non ci sta, è ancora Iguodala a suonare la carica e con la sua terza tripla firma il   -3, 71-68 a poco meno di 5’ dalla fine. Poco dopo, il sesto fallo, sfondamento, di Pierce sembra girare l’inerzia della partita. Se non che Rondo, già titolare di cifre cospicue, decide che è il momento di accendersi sul serio in attacco: penetra sulla linea di fondo, mette un long two, con un alluce sull’arco, e al giro dopo, per non sbagliare, tira da 8 metri bruciando la retina, per chiudere con un 2/2 dalla lunetta il parziale che porta i Celtics a +10, 80-70 con 1’45” sul cronometro. E’ lo strappo decisivo, Boston gestisce tranquillamente gli ultimi secondi – il tempo per registrare il decimo rimbalzo per la tripla doppia di Rondo – e mette in cassaforte il passaggio alla finale di conference. Il tema, fin troppo scontato, che si annuncia nella serie contro Miami – James e Wade contro la difesa dei Celtics – è già pronto a tenere banco fin dalla prima palla a due, prevista per la prima serata americana di lunedì (ore 2.30 italiane, diretta SkySport2).

 

Stefano Mocerino

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