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FIP – Petrucci: “Il problema del nostro basket? Gli impianti. Per i playoff solo palasport da 5000 posti!”

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gianni petrucci

Archiviata, anche se ancora non è stata mandata giù, la delusione per la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016 per la FIP è tempo di guardare al futuro. Ieri c’è stato il Consiglio Federale dal quale, oltre alle brutte notizie che siamo abituati a leggere di questo tempo (vedi esclusione Virtus Roma dalla A2), e la FIP ha confermato la volontà di andare avanti con Ettore Messina il quale darà una risposta ad inizio del 2017.
Nel frattempo il presidente Gianni Petrucci ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport facendo una fotografia precisa del momento storico della nostra pallacanestro e di cosa si intende fare per il prossimo futuro.

Argomento chiave, il ct: che farà Ettore Messina?
«Tutto il consiglio federale vuole che resti, è un patrimonio della federazione e del basket italiano e resta grande anche dopo questo risultato negativo. È chiaro che ha un contratto con San Antonio e con loro dovrà confrontarsi. Anche lui è pronto per la rivincita, attendiamo una sua risposta fino a febbraio, la volontà di fare almeno il prossimo Europeo c’è. Ah, anche tutti i giocatori vogliono che resti».

Qual è il problema più grande del nostro basket?
«L’assenza di dirigenti e i problemi arbitrali sono cose che escono fuori sempre dopo un risultato negativo dove tutto sembra da buttare. Penso che il problema più serio e grave sia l’assenza di impianti sportivi, ma è un tema che è a cuore anche alla nuova Lega: il presidente Bianchi è partito col piede giusto. è una persona serena, ci ha detto che la Lega ha fatto un progetto serio e ce lo sottoporrà. Noi siamo sempre disponibili a trattare con la Lega, le abbiamo ridato qualche delega, come l’organizzazione della Supercoppa e la stesura del calendario. Bianchi ci ha anche mandato il nuovo statuto, lo visioneremo sperando di approvarlo in modo poi da restituire e semmai anche aumentare le deleghe. Tornando ai palasport, neppure Armani è riuscito a costruire un impianto a Milano, ma di certo per i playoff è matura la regola dei palasport con almeno 5000 posti».

La doppia futura promozione in A-2 porterà ad una Serie A a 18 squadre?
«In settimana i presidenti delle Leghe di A e A-2, assieme al nostro vice-presidente Laguardia e al segretario Bertea si incontreranno per parlare di una nuova organizzazione. Si dovrà poi valutare l’inserimento del professionismo nella seconda serie».

Parliamo di arbitri: un nuovo corso proprio non riesce a partire. È di ieri la notizia delle dimissioni del presidente Cia, Enrico Prandi.
«Si erano già dimessi i suoi due vice Grotti e Grandini, è stato un gesto che abbiamo apprezzato. Il commissario ora è Stefano Tedeschi, il presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna, che conosce bene il settore arbitrale. Ma non sarà un commissariamento lungo, vanno individuate al più presto nuove figure».

Alla fine, sulla questione della Coppe europee è finita come voleva la Fip: si è detto che tutto questo è stato fatto per difendere il preolimpico e non rovinare la candidatura di Roma 2024.
«Preolimpico e Roma 2024 erano un corollario all’interno di un discorso che prevedeva il rispetto delle regole, ma voglio vedere come finirà con le altre federazioni europee. Sono contento che i quattro club abbiano fatto marcia indietro, piuttosto stiamo dando una mano a Sassari che ha chiesto di partecipare alla Champions. Non so se ci riusciremo, almeno ci proviamo».

Kobe Bryant ha detto di essere felice di poter dare una mano al nostro basket e ai tanti ragazzi che lo praticano.
«La prossima settimana sarà a Milano, farò il possibile per incontrarlo e capire cosa può uscire fuori. Lui è in ottimi rapporti con Messina, ha promesso un aiuto, vedremo».