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Eurolega: Il cuore di Sassari non basta contro il fisico dell’Efes

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La Dinamo non alza bandiera bianca sino a 30″ dalla sirena finale, ma la maggiore fisicità dell’Efes alla fine porta la vittoria in Turchia.

Sassari parte molto contratta ad inizio gara, Sacchetti è costretto a virare le sue scelte su un quintetto più fisico del solito, con Todic da 4 e Brooks da 3, per compensare la rinuncia a Sanders per le sue precarie condizioni fisiche, che lo costringono ad un utilizzo limitato.
Proprio la perdita di rapidità in attacco, permette all’Efes di partire meglio, con Balbay protagonista con i suoi recuperi e Sassari bloccata soprattutto in transizione; il cambio dell’asse play – pivot per i biancoblu, regala una boccata d’ossigeno ai padroni di casa, con Cusin protagonista. L’ex Cantù però si ritrova subito con 3 falli una volta iniziato il durello con Krstic e ancora una volta coach Sacchetti è costretto a cambiare le sue scelte.
I falli dei lunghi biancoblu sono causati anche dal gran lavoro nel pitturato dei lunghi Turchi, con Krstic, Bjelica e Saric sempre pronti quando chiamati in causa e capaci con il resto della squadra di segnare 15 canestri tutti nell’area colorata della Dinamo. Sassari risponde con le bombe di Dyson che in striscia mette a referto 16 punti e riavvicina i biancoblu, mai capaci però di chiudere il gap che Lasme e compagni hanno creato 40-47 dopo 20′.

 

Il terzo quarto inizia con la squadra ospite capace di reggere sulle difese individuali, l’incapacità di Sassari di trovare vantaggi dai cambi difensivi permette all’Efes di allungare, con Lasme e un esplosivo Balbay sugli scudi.
Sanders chiama il pubblico, tifosi e Dinamo rispondono, l’ex Bamberg apre il break che riapre la gara e porta Sassari a -1, Janning ricaccia indietro i padroni di casa, che però con le 3 affondate firmate dal n°7 e Brooks, ritornano pienamente in gara, soprattutto dal punto di vista mentale, prima che due liberi regalati a Krstic facciano chiudere il terzo quarto sul 56-63.
E’ sempre nel pitturato che l’Efes continua a far male nonostante le rotazioni difensive dei padroni di casa, con un arbitraggio che spesso regala spazio a contestazioni da parte del pubblico, spesso condivisibili. Sosa, con il tecnico complica una situazione per Sassari già piuttosto complicata, che gli ospiti convertono con 3 punti e il massimo vantaggio a 6′ dalla fine, 61-74.
Il ritorno di Cusin sul parquet non riesce a fermare le capacità di Krstic di trovare il fondo della retina, ma il n°12 è costretto a lasciare il campo per un piccolo problema fisico, Sassari però non sembra riuscire ad approffittarne, complici anche diversi errori ai liberi contro la precisione avversaria dalla lunetta, anzi accusa di nuovo poca lucidità in attacco e lascia spazio ad un Efes molto concreto anche con le seconde linee.  -11 a 2′ dalla fine 68-79.
Sassari però con il quintetto mignon ruggisce, parziale di 7-0 targato Dyson e Sosa e gara ancora da decidere con 30″ sul cronometro.
Dopo una lunga pausa per un istant replay sull’ultimo tocco per una rimessa, assegnata poi all’Efes, Sassari è costretta a forzare, senza trovare però i canestri per impattare il risultato.
Vince l’Efes 75-82 una gara comandata dal primo all’ultimo istante. Sassari ha pagato caro le capacità in post basso dei lunghi Turchi, sempre bravi, sia nell’andare a canestro, sia a caricare di falli i lunghi biancoblu, soprattutto ad inizio partita. La gestione complicata delle rotazioni poi, ha impedito a Sacchetti di poter esprimere il suo gioco, condizionato dal punto di vista mentale anche dai tanti errori ai liberi.
L’Efesa soprattutto nel finale ha dimostrato quanto importante sia avere fiducia sui propri giovani, tanto spazio a Osman e Korkmaz (17 anni), bravissimi soprattutto in difesa a bloccare le uscite dai blocchi degli esterni della Dinamo.
I tabellini

Sassari:
Logan 5, Sosa 9, Sanders 15, Devecchi, Lawal 6, Chessa, Dyson 21, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 7, Todic 7, Cusin 6

Efes Instanbul:
Balbay 6, McGrath , Osman 3, Perperoglou 3,Saric 9, Draper 6, Krstic 15, Lasme 14 , Korkmaz 4, Janning 14, Kilicli, Bjelica 8