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Upea a Brescia, tra speranze e sogni

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Sta per terminare la lunga trasferta al nord per l’Orlandina Basket, partita sabato scorso direzione Trento con tante speranze e giunta ad oggi, giovedì, con 2 punti già in tasca e una partita ancora da giocare.
Brescia non è di certo una delle più squadre più semplici da affrontare, forte del suo quarto posto in classifica a 26 punti, con 8 vittore su 10 al PalaSanFilippo, e con un organico da molti giudicato mediocre nella preseason ma rivelatosi solido e competitivo giornata dopo giornata.

Forse in pochi si aspettavano di vederla lì, dietro le corazzate Pistoia, Barcellona e Casale, ma il lavoro di Martelossi sta pagando, e se Brescia adesso si trova lì è anche merito suo.

Restando in tema di meriti, non possiamo non menzionare coach Pozzecco, guida tecnica e umana di questa Orlandina che sempre più piace e convince e che, consapevole del proprio potenziale, si è spostata da Trento a Brescia (passando per Orzinuovi) per giocare questa partita e provare a strappare altri due punti che avrebbero davvero del clamoroso.

Prima della partenza per la doppia trasferta, l’obiettivo prefissato era quello di ottenere almeno una vittoria per restare agganciati al treno playoff. Chissà se adesso Pozzecco e co., galvanizzati dal nono posto in classifica a -2 dal quinto, non ci abbiano preso gusto e vogliano continuare questa striscia vincente.

L’Orlandina giocherà senza nulla da perdere e probabilmente più rilassata rispetto all’ultima con Trento, ma i ragazzi biancoazzurri hanno dimostrato di saper reagire alla grande soprattutto quando messi alla prova e con un po’ di pressione addosso. Il Poz avrà sicuramente concesso qualche ora di svago ai suoi nel post-partita, ma siamo sicuri che già da lunedì mattina abbia raccomandato di non avere cali di concentrazione e di tornare al lavoro.

Anche perché tutti si aspettano qualcosa in più da Alex Young, “assente giustificato” a Trento ma già importante a Brescia, dove si attende una buona prova in fase offensiva e un aiuto in difesa per difendere sui lunghi Barlos e Brkic, anche se il suo accoppiamento ideale dovrebbe essere Giddens.

Brescia è una squadra pericolosa, ma nella gara d’andata ha dimostrato di non saper reggere i ritmi di un’Orlandina indemoniata. Ancora una volta il pallino del gioco passerà nelle mani di Battle, trascinatore e leader nelle ultime uscite, e giocatore in grado di spezzare in qualsiasi momento la partita cambiando i ritmi e giocando in velocità.

L’uomo più pericoloso è probabilmente Jenkins, play-guardia realizzatore con tanti punti nelle mani, che al pari dell’ala Giddens (pericoloso soprattutto dalla media distanza) fornisce il suo massimo contributo specialmente nelle partite in casa. In cabina di regia Juan Fernandez, play ragionatore e talentuoso, sotto le plance Brkic e Barlos, avversari diretti di Poletti e del 4 preferito da Pozzecco, probabilmente Huff al momento.

La panchina è piuttosto lunga, perché Loschi, Stojkov, Cuccarolo, Scanzi e Lombardi fanno più di una semplice apparizione in campo. Brescia funziona ad orologio, e se trova gli ingranaggi giusti è davvero difficile uscire vittoriosi dal PalaSanFilippo. L’Upea ha sicuramente le potenzialità per mettergli il bastone fra le ruote, grazie ad un mix di talento e spregiudicatezza che la rende una di quelle che non vorresti mai incontrare soprattutto in una serie playoff.