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Orlandina – Trieste: il “campionato vero” può cominciare da qui

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Non è una semplice attesa quella che da giorni si vive a Capo d’Orlando. Domenica sera, ore 18.15, si tornerà al PalaFantozzi per la sesta giornata di campionato: l’Orlandina Basket ospiterà Trieste, una dellle sorprese in questo avvio di campionato con i suoi 6 punti e una delle tre neopromosse in questo campionato di Legadue.

Sarà una gara che darà molte risposte ai tifosi, i quali non si aspettano altro che una vittoria. Ma non solo. La squadra dovrà vincere e convincere, il pubblico si aspetta un bel gioco e vuole divertirsi. I due punti sono fondamentali sia per rilanciare questa squadra, così bella in precampionato e altrettanto piena di problemi in queste prime 5 giornate, sia per iniziare davvero un nuovo campionato.

Un campionato che con ogni probabilità ormai conterà quindici squadre: il ricorso di Napoli, che rappresenta l’ultimissima spiaggia per i partenopei, deve ancora esser discusso; i tempi della giustizia italiana, si sa, sono molto lenti, ma comunque l’impressione è che quest’anno la Legadue resterà monca, con una squadra a giro che riposa e con zero retrocessioni.

Le zero retrocessioni, che da un lato possono far sorridere il pubblico e la società e che potrebbero far finire in anticipo questa stagione in attesa della prossima, sono paradossalmente il dato che più spaventa l’Orlandina, piena di ragazzi e ambiziosa, che non vuole assolutamente adagiarsi e concludere anzitempo il campionato.

Proprio in questa settimana, infatti, le parole del presidente Enzo Sindoni hanno chiarito la situazione dissipando ogni dubbio a chi credeva che la salvezza già in tasca poteva esser ritenuta soddisfacente. “Il nostro obiettivo adesso è l’ottavo posto” – dice il presidente. Non poteva essere altrimenti aggiungerei io. Un motivo in più per far capire a tutti, giocatori in primis, che quello zero in classifica proprio non ci sta e la storia di questa stagione deve assolutamente cambiare.

Contro Trieste l’Orlandina sarà ad un bivio: con una vittoria, in vista anche del doppio turno in casa previsto tra due settimane, la squadra potrebbe acquisire fiducia in se stessa ed ottenere così i primi due punti sperando di fare un ulteriore balzo in classifica nel giro dei prossimi 20 giorni; in caso contrario, le sconfitte salirebbero a sei e si andrebbe a giocare il turno dopo in trasferta a Jesi col morale sotto terra.

Trieste, sempre vincente in casa (3/3), proverà ad invertire il trend che la vede perdente nelle due trasferte finora disputate (Brescia e Pistoia). E’ una squadra molto interessante, forse poco talentuosa, che ha puntato molto sulla riconferma dei protagonisti della promozione ottenuta qualche mese fa (Carra, Mastrangelo, Gandini, Ruzzier) e poi si è affidata all’esperienza dei due americani Jobey Thomas, tremenda guardia tiratrice e attualmente miglior realizzatore della squadra, e Brandon Brown, lungo ex Teramo, entrambi da parecchi anni in Italia. Un innesto importante arrivato durante l’estate è Nikita Mescheriakov: questo cognome che fa riaffiorare bei ricordi ai tifosi siciliani, è lo stesso di quello di Yegor, indimenticabile ala paladina protagonista nelle prime apparizioni dell’Upea in Legadue. Nikita, classe 1988, è il fratello di Yegor, è un ragazzo molto promettente ed in molti a Capo d’Orlando lo ricorderanno per averci giocato insieme al campetto.

Completano il roster il play Ariel Filloy, esperto di categoria, il sempre verde classe ’68 Davide Cantarello e l’italo-senegalese Fall. L’Acegas sarà priva di Brandon Brown, già fuori da 3 settimane: ancora una volta, quindi, coach Bernardi potrà sfruttare questo handicap avversario utilizzando Young da 4, esperimento riuscito solo in alcune delle partire già disputate.

Il rendimento di Young e di Battle sarà ancora una volta l’ago della bilancia della partita, ma questa volta è vietato sbagliare.

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