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Daniele Cavaliero «Grande festa per la salvezza di Trieste»

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 Daniele Cavaliero, Azzurro Napoli

 

Il Piccolo di Trieste” intervista in esclusiva il playmaker italiano della Sidigas Avellino Daniele Cavaliero che è stato presente ad altri 4mila tifosi al PalaRubini ad assistere al successo che garantisce la permanenza dei biancorossi nella categoria (78-75 nello scontro “salvezza” contro Credito Romagna FC): «È stata una bella festa e devo dire che mi sono veramente divertito. Da innamorato del basket e della mia città è stato un motivo d’orgoglio vedere Ruzzier, Tonut e Colonica partire in quintetto. Di solito ci gioco contro d’estate nei campetti all’aperto, averli visti spendere minuti importanti davanti a tanti tifosi in una cornice veramente splendida, è stato emozionante». Successivamente parla della stagione della sua città natale: «Non ho avuto modo di seguirla molto, per cui il mio giudizio può riferirsi solo a ciò che ho visto. Trieste mi è sembrata una squadra con lacune oggettive sotto canestro, dove solo Di Liegro è un classico giocatore d’area. Candussi e Flarris tendono ad aprirsi molto, per cui la dimensione della squadra è molto perimetrale. Ieri la squadra ha penetrato poco, non caricando di falli gli avversari e andando poco in lunetta. Mi è piaciuta, però, la grande voglia e l’energia che Uitti hanno messo in campo. La chiave del match, soprattutto nei momenti difficili, è stata quella». Infine Daniele spende alcune parole sul giovane Michele Ruzzier che l’ha sorpreso caratterialmente: «Caratterialmente non c’è dubbio perchè contro Forlì ha fatto vedere di avere la faccia e gli attributi giusti e questa, per quella che è la mia esperienza, è la cosa fondamentale. Poi è chiaro che in serie A tutto diventa più difficile, perché c’è una fisicità maggiore e i tempi delle scelte e dell’esecuzione di passaggio e tiro sono molto ridotti. Ma il carattere è fondamentale per crescere e migliorare. Se penso ai playmaker triestini che hanno giocato in serie A nessuno aveva un gran fisico. Parlo per me, ma anche per Pozzecco e Pecile: evidentemente le caratteristiche di noi ‘muli’ sono diverse: tanto cuore e capacità di sopperire con la grinta a qualche lacuna fisica. Michele avrà bisogno di tempo per adattarsi alla nuova categoria, ma per quello che ho visto i mezzi per fare strada non mancano».