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Virtus – Dinamo: tempo di dichiarare le proprie ambizioni. Il preview

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Scontro ricco di incertezza e dal sapore differente rispetto ad una quarta giornata di regular season: la gara al PalaDozza fra  i padroni di casa della Virtus Bologna e la Dinamo Sassari, rappresenta un momento di svolta per entrambe le squadre; i bianconeri vogliono proseguire la striscia positiva, mentre il Banco, vuole dimenticare subito sul campo una magra prestazione in Champions League.

Come arriva la Virtus:
Due vittorie di fila, Gentile miglior realizzatore del campionato e una crescita continua, che sta ridando alle V Nere una fiducia e un’autorevolezza in campionato, che mancava da tanto tempo nella massima serie.
Ramagli non vuole parlare di sfida chiave, ma identifica la gara di domani come un test significativo, test in cui ritroverà Stefano Gentile a disposizione Marco Spissu come avversario: “Un bel ritorno. Non mi piace prendere meriti per la sua crescita, lui ha fatto bene a Casalpusterlengo, a Reggio Calabria, ha giocato titolare a Tortona e poi a Bologna, guidando la Virtus verso la promozione. A Sassari doveva partire terzo play, e invece… In questa crescita c’è il contributo degli allenatori, dei compagni che ha trovato lungo la strada. E soprattutto, c’è il suo contributo”. “Ricordo che all’inizio della scorsa stagione c’era chi mi chiedeva dove pensavo di andare con Spissu e Spizzichini. Beh, lui ha fatto una grande partita a gennaio nel derby, poi è stato mvp in Coppa Italia, sollevando il trofeo, ha fatto il canestro decisivo nella partita con Trieste che ha deciso la promozione… evidentemente, quel qualcuno aveva parlato a sproposito…”
Sulla gara: “Sassari ha quattro stelle, l’abbiamo incontrata in precampionato prendendo le misure di un gruppo che è in prima fila in questo campionato per potenziale, lunghezza della panchina, qualità. Ha caratteristiche offensive evidenti, e giocatori significativi. Hatcher è di nuovo titolare in regìa, e ha mostrato di stare bene, trova Stipcevic e Spissu, che conosciamo bene e sta facendo ottime cose. Devecchi è una bandiera, la Dinamo lo usa come “ministro della difesa”. Randolph va ben oltre i numeri, è davvero pericoloso”. “In campionato sono imbattuti in casa e a Torino sono stati sconfitti dopo una gara giocata punto a punto, e quindi dobbiamo prepararci a uno di quei big-match che personalmente non mi piace definire una partita della svolta, perché siamo alla quarta giornata e non è l’ora di parlare di partite-chiave, ma certamente sarà un test significativo. Perché è indubbio che affrontiamo una squadra che, ora che è al completo, è molto profonda e di grandissimo potenziale”

Come arriva la Dinamo:
Sassari ha finalmente avuto modo di allenarsi al completo, ha ritrovato Hatcher che ha esordito in Champions, ma ha perso quel salto in avanti difensivo fatto con Reggio Emilia; la sconfitta con Oldenburg  e le diverse lamentele di alcuni tifosi, hanno spinto il presidente Sardara a scrivere un lungo sfogo su Facebook in cui ha provato a spiegare il perché ha e avrà piena fiducia in squadra e staff tecnico sino alla fine della stagione, invitando tutti a pensare solo a dare il giusto supporto alla squadra.
Pasquini, che nella prima partita stagionale, invitò ad avere un po di pazienza nei confronti di una squadra giovane e profondamente rinnovata, pensa solo alla gara:
“Andiamo a Bologna contro una squadra che ha grande ambizione, che ha costruito un roster di livello importante e che nella prima partita in casa contro Capo d’Orlando ha sfruttato la grande energia data dal pubblico, dall’ambiente al PalaDozza, per aggredire subito la partita. Dovremo essere bravi a fare attenzione all’approccio della partita e a contrastare quelle che sono le loro qualità migliori, il fatto di giocare in velocità, di giocare molte situazioni di isolamento di uno contro uno sia per Gentile che per Aradori, di sfruttare il talento e la fisicità che hanno anche per avvicinarsi a canestro, da Slaughter a Umeh a Ndoja a Lafayette, tutti giocatori con esperienza e qualità per fare sempre la giocata importante e decisiva nel momento che conta, come successo la settimana scorsa contro Pesaro.  Noi ci stiamo preparando bene, abbiamo lavorato bene ieri, continuiamo a lavorare su di noi per crescere a livello di squadra e cercando di capire quello che ci manca e cosa serve nei momenti in cui la palla pesa”.
“Il concetto è molto semplice: a livello offensivo una squadra nuova ha bisogno di tre mesi, a livello difensivo puoi trovare la quadratura dopo un mese, un mese e mezzo, partendo da una base importante che deve essere la capacità di tenere l’uno contro uno e la capacità di essere svegli e pronti dal lato debole. Questo è quello su cui stiamo lavorando tanto adesso”.
La chiave:
Già detto che A.Gentile è in questo momento il miglior realizzatore del campionato e dei problemi difensivi di Sassari visti in Champions, probabilmente a fare la differenza sarà la capacità degli ospiti di reggere sull’uno contro uno, i bianconeri hanno diversi uomini capaci di creare dei vantaggi proprio dagli isolamenti e il fisico di Aradori e dello stesso Gentile potrebbe fare la differenza; dall’altra parte del campo, occhi puntati sugli esterni biancoblu, il rientro di Hatcher, che comunque non avrà un minutaggio elevatao, offre a Sassari una moltitudine di soluzioni offensive importanti, sia dalla lunga distanza dove Bologna dovrà cercare di concedere meno spazio possibile, sia in penetrazione.
L’appuntamento è alle 20:45 al PalaDozza, con diretta nazionale su RaiSportHD; terna arbitrale composta da: Mattioli, Attard e Quarta.