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Virtus Bologna. Luca Baraldi: “Possiamo colmare il gap con l’Olimpia Milano.”

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Luca Baraldi, AD della Virtus Segafredo Bologna, è intervenuto alla trasmissione Virtussini Siamo Noi a Radio Basket 108. Le sue dichiarazioni sono state raccolte da BolognaBasket.

QUI invece le sue parole su Andrea Meneghin di Eurosport.

Aggiornamenti sulla situazione pubblico?
“Stiamo aspettando a breve la riunione tra il governatore della Regione e i ministri di riferimento, sanità e sport, per capire come riaprire i palasport nelle prossime due domeniche. Dal 7/10 si parla di apertura, si deve capire in che percentuale, ma noi come Virtus pensiamo a voler tenere almeno il 25% di capienza. Noi così avremmo 2450 posti disponibili, quindi 2450 biglietti, e riservandone 300 ad aziende e sponsor, almeno questi 2000 posti vorrei metterli in abbonamento cercando di aumentarli, con l’obiettivo del 50% per poter permettere a tutti gli abbonati dello scorso anno di tornare. Se ci sarà una apertura del 25%, già domani ci sarà una apertura per quanto disponibile. “

Si lavorerà su determinate fasce d’età?
“Noi avremo due livelli di agevolazioni, per questi 2000 posti. Intanto, per chi la Member card, e sono quasi 3000, ci sarà uno sconto sul valore dell’abbonamento e, anticipo già, una partita in meno e quindi costo inferiore rispetto all’anno scorso. Poi uno sconto agli under 13”

I prezzi?
“Ribassati essendoci una partita in meno. Quota partita uguale allo scorso anno, Member e under 13 scontati”

Perché in Supercoppa Adams ha giocato solo 5’?
“Non ho ovviamente elementi tecnici per dare risposte che competono al nostro coach. E’ il coach che deve rispondere a queste domande”

Per l’Eurocup?
“Proporremo sia un abbonamento di solo campionato che per le prime 5 partite di Coppa. Per il resto, sui biglietti, aspettiamo le decisioni, altrimenti ci saranno singoli biglietti, sempre con condizioni agevolate per chi ha la Member e accessibili per gli altri”

Non avete fatto ricorso per lo scudetto dello scorso anno per timori delle altre squadre?
“Noi non abbiamo paura di nessuno, anzi se serve siamo noi che accendiamo la miccia. Perché questo è uno sport bellissimo e serve aprirsi per aumentare visibilità e impianti adeguati. Dall’altra parte non abbiamo fatto reclamo perché il Dottor Zanetti e io pensiamo che i campionati devono essere vinti sul campo. Per noi il campionato andava sospeso ma poi ripreso, magari in una bolla, ma gli interessi di tutti gli altri club erano divergenti dal nostro. Ci ha seguito per un po’ la Fortitudo, poi anche loro ci hanno lasciati soli. Abbiamo fatto proposte per ripartire in giugno-luglio e aprire il campionato successivo a novembre, questo ci avrebbe dato la possibilità di giocarci uno scudetto che fino a quanto visto sul campo avremmo meritato, ma convenienze di bottega hanno prevalso, quelli che volevano tagliare sui costi”

La presenza di Belinelli domenica era casuale?
“Credo che lui sia venuto a vedere una partita, da bolognese. E’ un grande professionista, ha voglia di rimanere negli USA altri due anni. Poi se ci fosse la disponibilità di tornare noi ci metteremmo in competizione per averlo. Ma credo che non saremmo gli unici. Ma credo che Belinelli, al di là dei corteggiamenti, deciderà da solo dove andare”

Djordjevic è in scadenza e non è ancora stato rinnovato.
“Vero, ma non è stato rinnovato così come tutti quelli che sono in scadenza, ovvero tranne Teodosic e qualche giovane più o meno tutto il roster. L’allenatore sa comunque che ha tutta la nostra fiducia”

Si potrà vedere in futuro un roster come quello di Milano?
“Loro, quest’anno, per nomi hanno un roster importantissimo. Anche noi abbiamo nomi importanti ma numericamente siamo in meno, però noi stiamo investendo sul futuro: se guardate bene, abbiamo inserito giovani in prospettiva come Abass o Alibegovic, come Tessitori e Adams, gente da Eurolega. Noi cerchiamo di consolidarci nel corso degli anni, loro vogliono vincere subito e avere la certezza di vincere molto velocemente quello che finora gli è mancato pur investendo tanto. Hanno giocatori di 34-36 anni, che hanno alle spalle anni di Eurolega, con situazioni fisiche che necessitano di rotazioni. Noi investiamo su giovani di prospettiva e giocatori che fanno la differenza: uno come Teodosic Milano non ce l’ha, e poi penso che le stelle non debbano mai essere più di una. E’ una questione di valutazioni, ma pensiamo che questa potrà essere una scelta vincente. Sulla carta loro sono più forti, domenica hanno vinto meritatamente, ma la differenza attraverso il lavoro potrà essere colmata. Vero che Djordjevic è in scadenza, ma noi vogliamo svilupparci con lui”

Come mai continuate a votare Petrucci come presidente?
“Perché è l’unico candidato”

Il progetto del nuovo palasport?
“Causa Covid si è tutto rallentato. Le cose stanno andando avanti, ci sarà uno slittamento dei tempi ma le cose finora proseguono. Avere date è impossibile, ma avremo una casa definitiva benchè quella attuale sia comunque degna di una grande squadra di basket. Abbiamo migliorato molte cose, abbiamo cambiato fornitori venendo incontro a esigenze che sono venute fuori, e puntiamo molto all’aerazione. Oggi l’Arena è il posto più sicuro, anche dal punto di vista sanitario, e se ci daranno l’ok ci sarà anche posto per la birra, per poter bere qualcosa di diverso all’acqua. Rispetto alle scelte della Lega, noi daremo la possibilità ai nuclei familiari e conviventi di stare insieme a gruppi di 4, agevolando chi vuole stare insieme”

Firmerebbe, un domani, Ettore Messina come allenatore?
“Io parlo degli allenatori che ho. Lui ha rappresentato una storia importante della nostra società, ha contribuito a vittorie e quindi merita rispetto. Noi ora abbiamo Djordjevic e siamo contenti di lui”

La presentazione delle nuove maglie?
“Faremo un cambiamento, verranno presentate a dicembre. Stiamo lavorando con la Macron, sarà una maglia tipicamente virtussina. Intanto giochiamo con le maglie della Supercoppa”

In questa F4 è uscita l’idea del Segafredo Game Day.
“Sono favorevole a queste attività. Credo che porteremo tanta innovazione, l’Arena nostra permette di sviluppare tante idee, e stiamo lavorando anche per far vedere la squadra in trasferta per chi non può seguirla. Ci sarebbe idea di maxischermi, quando cadranno i vincoli per gli assembramenti”

Rapporti con Pavani e commento sull’azionariato popolare?
“Con la Fortitudo ci sono rapporti di buon vicinato. Abbiamo politiche di gestione diverse, c’è rispetto reciproco. A livello sportivo c’è competizione, ma entrambi difendiamo Basket City. Se riusciamo a difenderlo e a tutelarla, dato che siamo la capitale del basket, è un buon segnale: questa città ha una sensibilità verso lo sport che nessuno altro ha, incassiamo un terzo di quanto incassi il campionato, quindi le idee che abbiamo devono essere ascoltate. Andando d’accordo sulle politiche di tutela della nostra città creiamo valori. Poi possiamo prenderci in giro, a volte non essere d’accordo in Lega, ma c’è rispetto. Sull’azionariato popolare dico che è un qualcosa a cui non credo: i tifosi hanno già sottoscritto l’abbonamento, è già un sacrificio che dimostra l’attaccamento alla società, mentre l’azionariato è un rischio, è mettere i propri soldi nelle mani di altri”