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Virtus Bologna: Bechi descrive il play ideale ed accantona Poeta

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Luca BechiCoach Bechi parla della situazione della Virtus, non cita Poeta e disegna un quadro preciso sulla tipologia di giocatori che servono alla sua Virtus.  In questo senso la sinergia con Bruno Arrigoni è perfetta, come dichiarato in questa intervista a Il Resto del Carlino: «Giocheremo con atletismo, energia e ad alto ritmo. Queste sono le caratteristiche di quattro quinti del quintetto che abbiamo costruito e ora cerchiamo un play che le condivida e sappia valorizzarle».

 

Bechi, che tipo di giocatore state cercando?
«Bisogna partire da una constatazione: i giocatori perfetti sono in Nba, mentre quelli un po’ meno perfetti giocano l’Eurolega. Noi cerchiamo un play che sia in grado di giocare con la squadra, che abbia una buone doti realizzative e che dia energia al gruppo. In pratica in questa fase sono pretenzioso e cerco quel giocatore perfetto che come ho detto prima difficilmente verrà da noi. A qualcosa dovremo rinunciare e la scelta dipenderà molto dalle caratteristiche dei suoi compagni».
Non cerca un giocatore esperto?
«Cerco un elemento che sia in grado di giocare con la squadra e che non vada per i fatti suoi. E’ una dote in parte naturale e in parte che si allena».
Qualche nome è già uscito, in particolare quelli di Pullen e di Siva.
«Sono nomi che seguiamo con attenzione. A oggi dico che sono lontani, ma domani la situazione potrebbe già essere diversa. Un play arriverà e lo sceglieremo nell’ottica di aver cercato il migliore per noi».
Anche con la panchina sembrate abbastanza avanti. C’è Akindele e avete sondato Matt Walsh.
«Anche qui non posso smentire ma è necessaria una premessa, non è tanto importante chi comincia le partite quanto chi le gioca. Stiamo lavorando per costruire un gruppo dove vi sia compatibilità tra i giocatori e non sovrapposizione. Per questo dobbiamo prenderci un po’ di tempo».
Non teme che con questo assetto Imbrò, Fontecchio e Landi non abbiano uno spazio sufficiente per crescere?
«A 19-20 anni lo spazio te lo devi guadagnare e questa per loro deve essere una situazione stimolante. Con questi tre ragazzi e con Viktor Gaddefors ho trovato subito un’intesa perfetta quando arrivai. Non credo che questa empatia si spezzerà».
La nuova stagione comincerà il 25 agosto con il raduno. Se la sente di fare una sorta di bilancio preventivo?
«Io ho sensazioni molto positive perché si è creato un ottimo affiamento tra me e il direttore sportivo Bruno Arrigoni, così come tra noi e il presidente Renato Villalta e gli altri componenti del cda. Agenti americani e operatori europei del settore vivono con grande curiosità ed entusiasmo questo nuovo corso della Virtus: c’è il giusto clima perfare bene».