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Venezia, sarà ancora Carlo Recalcati l’allenatore dell’Umana Reyer.

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Reyer - Reggio: Charlie Recalcati

Carlo Recalcati rimane allenatore dell’Umana Reyer Venezia anche per la prossima stagione. Chiusi ogni dubbio e ogni voce che lo volevano l’anno prossimo su un’altra panchina. A confermarlo è stato lo stesso coach nell’ultima conferenza stampa stagionale tenuta oggi prima del “rompete le righe”.
 
Ad aprire la conferenza stampa è il direttore sportivo Federico Casarin: “Intanto ci tenevo a ringraziare la squadra, lo staff tecnico, e i giocatori per la stagione storica che abbiamo vissuto insieme, questo bisogna ricordarlo sempre. Poi non va dimenticata la società, gli sponsor, i nostri partner, i tifosi. Abbiamo vissuto qualcosa di un livello che non si vedeva da tanti anni, non ho mai vissuto nemmeno da tifoso una stagione così. Volevo mettere la parola fine a un discorso che da tanto tempo va avanti; abbiamo lasciato parlare perché eravamo interessati a quello che era il nostro percorso. Su chi sarà allenatore il prossimo non c’è mai stato il dubbio da parte dell’Umana Reyer, ne da parte di Carlo Recalcati. Il nostro futuro è legato e speriamo sia ricco di soddisfazioni, il nostro percorso è iniziato ma siamo ancora al punto di partenza, quello che abbiamo fatto quest’anno sarà da non dimenticare, siamo sereni perché abbiamo fatto un piccolo passo per consolidarci tra le grandi squadre di questo campionato. Avremo un futuro insieme con Carlo Recalcati perché lavoreremo ancora insieme. Siamo molto felici non solo per il valore tecnico ma anche per il valore umano che abbiamo sempre riconosciuto e anche per la grande capacità di crescere insieme a lui come società e non solo i giocatori.”
 
La parola ora passa al diretto interessato. “Ringrazio Federico per le parole spese. Per quanto mi riguarda se ne è parlato molto anche perché il nostro mondo è pieno di notizie che circolano e si fa fatica a starne dietro. Il motivo per cui io non mi sono mai espresso prima così drastico è perché io cerco sempre di essere molto onesto nei confronti della società e delle persone che mi mettono sotto contratto: lo faccio da alcuni anni, io voglio verificare in che condizioni arrivo alla fine. Parlare di salute non è mai scontato, alla mia età per fare questo lavoro che impegna dal punto di vista fisico e nervoso, è importante sentirsi bene. Finché non si arrivava alla fine io non potevo capire come sentivo le mie condizioni. Siamo arrivati alla fine e abbiamo vissuto una serie di playoff molto intensa ed impegnativa, è stata per me una verifica di quello che sento e della voglia che ho, e dal momento che ho capito di averla superata, è stato più facile seguire le intenzioni della società.”
 
“Mi ha fatto piacere – prosegue Recalcati – sapere di avere un altro anno di contratto con la Reyer, sono cose che per un professionista sono importanti come l’affetto dimostrato dal pubblico che ha contribuito a farmi continuare. Con il presidente Brugnaro abbiamo parlato di programmazione ma di questo parleremo con calma nelle prossime settimane, il punto fermo è che l’anno prossimo allenerò la Reyer.”.
 
Recalcati svela quando ha preso questa sua decisione e quando ha deciso questo suo bilancio. 10 minuti dopo la fine di gara7, l’ho fatto in parte qui, l’ho fatto in spogliatoio con la squadra e l’ho fatto stamattina con Brugnaro in comune. Le parole e le considerazioni non sono cambiate, la penso ugualmente come dopo gara7 nonostante la delusione e l’amarezza. Chiamatela abitudine, esperienza o freddezza che fa parte del mio carattere e del mio modo di essere. So che abbiamo perso un’occasione, questo è un dato evidente, perché sono quelle occasioni che devi essere pronto a cogliere quando passano, però quando parleremo di programmazione partiremo da questo tipo di occasioni. Però dopo ciò, come ho detto ai giocatori finita gara7, dobbiamo essere tutti orgogliosi di quello che abbiamo fatto e i complimenti sono estesi oltre che ai giocatori anche a quelle persone che hanno contribuito alla nostra attività, a tutta la squadra Reyer, a chi ha interpretato la sua professione.
E’ stata un’annata di continuità, non è facile, perché abbiamo avuto la nostra arrabbiatura, problemi di salute, di depressione… però questi picchi di alti e bassi non hanno mai influenzato il nostro rendimento costante che abbiamo avuto. Questa è una dote che ci dobbiamo portare perché tutti hanno svolto al massimo la propria professionalità, non ce lo toglierà mai nessuno. Lasciando quindi stare l’amarezza e l’occasione perduta, non si può che essere realisti e considerare questa stagione come molto positiva. A questo aggiungerei negli eventi che ci sono stati quest’anno anche la partecipazione e la comunione tra società, squadra e il pubblico; non ho avuto esperienze precedenti a Venezia, ma via via che passavano le giornate questa partecipazione diventava trainante e questo deve essere coltivato e messo tra gli aspetti positivi della stagione.”
 
Sulle occasioni perse, Recalcati chiude così. “La storia recente insegna che Sassari e magari Reggio Emilia, sono la dimostrazione lampante che da 4 anni si stanno mantenendo ai livelli alti del ranking italiano: questo vuole dire essere capaci nel momento in cui ti capita l’occasione di coglierla, questi percorsi devono ispirare la Reyer e assestare la società in una posizione alta-media che ti possa permettere di essere sempre competitiva in ogni momento e soprattutto poter aspirare a vincere qualcosa. Quest’annata la dobbiamo usare come punto di partenza e metterci in condizione nei prossimi anni, spero molto presto, con una solidità ed un’esperienza migliore di quella che abbiamo avuto.
 
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