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Venezia, Lettera Aperta Del Presidente Luigi Brugnaro

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Luigi Brugnaro“Con l’inizio del campionato, domenica prende finalmente il via la “DoppiAAvventura” della Reyer. La prima squadra femminile e quella maschile, per la prima volta entrambe nella massima serie, rappresenteranno la nostra Città’ in tutt’Italia e terranno alti i colori oro e granata, gli stessi dell’amata bandiera di San Marco, simbolo della storia del nostro territorio.

In questa vigilia desidero rivolgere un ringraziamento di cuore e un forte “in bocca al lupo” a tutti coloro che a diverso titolo sono coinvolti in questo grande progetto: atleti giovani e senior, genitori e famiglie, allenatori, preparatori atletici e personale medico, staff dirigenziale, dirigenti accompagnatori, personale logistico, tifosi, appassionati, sponsor, aziende e tanti amici che ci sostengono con l’anima. E’ proprio l’anima viva di questa straordinaria Città, che è già metropolitana nei fatti, il vero motore del nostro progetto che evidentemente non è solo sportivo, ma anche culturale ed educativo, al servizio della nostra collettività. Quello che mi auguro è che oltre ai risultati delle squadre sia sempre più sentito il risvolto sociale dell’attività svolta dalla Reyer, che si rivolge anzitutto ai bambini e ai ragazzi per la loro crescita come atleti, ma soprattutto come persone. Non a caso, fin dalle sue origini nel 1872. i principi che hanno ispirato i fondatori della Reyer, proprio Costantino Reyer e Pietro Gallo, erano basati su una concezione dello sport come strumento di formazione psicopedagogica che metteva la crescita dell’individuo al centro di tutto. Il tema, insomma, che vogliamo affrontare concretamente e’ quello educativo partendo dal punto fermo che la persona deve essere sempre al centro. Al centro della vita e al centro delle relazioni: a Venezia nei secoli questo accadeva e da questa armonia traeva origine anche la “bellezza architettonica e culturale” di cui siamo testimoni e custodi. Dobbiamo, però, a nostra volta essere in grado di incidere nella realtà, nella nostra vita. Dobbiamo avere il coraggio di un impegno civile positivo che includa e non escluda, che progetti e non distrugga, che immagini ancora un futuro di “glorie” per Venezia e le sue genti. Quelle di acqua e quelle di terra, persone che riescano ad immaginare un nuovo grande rinascimento partendo dai temi del lavoro e della crescita. Dobbiamo puntare su una visione strategica che ci riconosca protagonisti nei rapporti con gli altri grandi sistemi urbani nel mondo, noi con il valore aggiunto di un nome, Venezia, che può rappresentare degnamente questo enorme bacino di culture e far da traino alla valorizzazione delle persone e alla competitività del territorio. Dobbiamo e possiamo farlo con chi lo vorrà, tutti insieme. Il progetto Reyer può diventare un simbolo, una parola d’ordine per tutti quelli che credono nell’integrazione e in una grande comunità metropolitana che con tutte le sue nobili differenze può rappresentare la grande occasione per il nostro futuro. Per questo motivo la nostra attenzione si rivolge in particolar modo alle nuove generazioni per le quali lo sport può essere interpretato come metafora della vita, dove ci si confronta, nel rispetto delle regole, imparando a dare tutto per conquistare la vittoria ma anche, e soprattutto, a rialzarsi dopo la sconfitta. Dalla pratica sportiva, infatti, si può capire come affrontare meglio le sfide di ogni giorno. Per  Venezia, che è città dell’umanità per definizione e alla quale guarda il mondo intero, la Reyer oggi vuole dunque essere sempre di più esempio di aggregazione ed elemento di unione trasversale. Un movimento di popolo che attorno ad una passione sportiva unisce le diverse componenti della società civile, come si vede sempre più ogni domenica al palasport “Taliercio” di Mestre. Con la massima umiltà’ e con la convinzione che l’unione faccia la forza, voglio invitare tutti coloro che hanno a cuore il futuro di questo grande territorio, che è stato tra l’altro una delle prime grandi Repubbliche in Europa, esempio di forza e democrazia, a darci una mano come possono. Sono sicuro che sarà un percorso umano di grandi emozioni e a tutta la gente di buona volontà, a quelli che non ci stanno ad abbassare la testa e a rassegnarsi al declino, a tutti loro garantisco che con la Reyer si divertiranno. “Forza Reyer!”…. fino alla fine, Reyer Venezia!

 
Luigi Brugnaro
Presidente Umana Reyer