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Vanoli Cremona: la squadra in campo vola, ma qualcuno non se ne accorge

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Di motivi per festeggiare dopo le due vittorie consecutive in trasferta, ce ne sarebbero a iosa, per la Vanoli Cremona, capace, dopo il pesante ko casalingo contro Reggio Emilia, di reagire alla grande, andando ad espugnare il Lauretana Forum di Biella, prima, e l’Unipol Arena di Bologna ieri. Ma, nonostante il doppio blitz avvicini la salvezza sempre di più, anche se mancano ancora 14 giornate alla fine del campionato, in casa biancoblu i motivi per sorridere sono “offuscati” dal grido d’allarme del Presidente del sodalizio biancoblu, Aldo Vanoli, che, attraverso le colonne del quotidiano “La Provincia”, esprime la sua delusione per il mancato appoggio delle istituzioni comunali verso la squadra.

“La squadra meriterebbe maggior attenzione da parte del Comune; abbiamo fatto i miracoli e tutti li riconoscono, tranne l’amministrazione comunale. Trascurati? Di più, siamo snobbati”.
Parole che risuonano pesanti, soprattutto dopo l’uscita di Secondo Triboldi dalla società; sono note a tutti, infatti, le difficoltà economiche della squadra, che è rimasta in bilico sino all’ultimo con l’iscrizione al campionato. Cremona è una delle squadre con il budget più basso della Lega, e, per far fronte alle poche risorse, ha rivoluzionato in toto il roster della scorsa stagione, puntando su giocatori di Legadue, affiancando ad essi due pedine importanti come Vitali e Stipanovic.
Il sistema biancoblu, a dispetto di altre realtà sportive della Serie A, può vantare, cosa di non poco conto, di avere una gestione ottimale delle risorse, e i pagamenti sempre puntuali a fine mese.
Nonostante il Presidente Aldo Vanoli non l’abbia chiaramente detto, la sua delusione è anche verso le aziende del territorio, che, nel non hanno fatto un piccolo sforzo economico, in estate, per aiutare Vanoli e i suoi soci ad avere un budget maggiore.
A questo proposito, sale alla ribalta il recente caso del Crema Volley, fallita poche settimane fa, per mancanza di fondi per proseguire la stagione, dopo un’escalation dalla Serie C al massimo campionato femminile di pallavolo, nel giro di sei anni e una serie strepitosa di promozioni consecutive.
Di chi è la colpa, dunque? Del territorio che non sa valorizzare e salvaguardare le realtà sportive di alto livello che la città costruisce negli anni, con impegno, passione, abnegazione e tanti sacrifici? O delle Istituzioni che, fingono di interessarsi attivamente al caso, e nel momento in cui, invece, bisogna passare dalle parole ai fatti, spariscono e si sciolgono come neve al sole?
In questi anni la Vanoli, prima Soresina e poi Cremona, ha avvicinato numerose persone al basket che conta, grazie a progettazioni solide, senza mai fare il passo più lungo della gamba. E ottenendo sempre risultati ottimi, con budget inferiori alle dirette rivali; anche in questa stagione, dopo un avvio balbettante, la squadra ha ingranato ed ora si è risollevata staccandosi dalle zone calde della classifica, con la salvezza dietro l’angolo, seppure ancora da conquistare e sudare.
La società il suo dovere l’ha sempre fatto; ora tocca alle istituzioni fare la loro parte, perchè il grido di Aldo Vanoli, è un campanello d’allarme preoccupante.

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