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Una grandissima Brescia passa alla Segafredo Arena. Altra sconfitta interna per la Virtus

Una grandissima Brescia passa alla Segafredo Arena. Altra sconfitta interna per la Virtus

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Capolavoro di Buscaglia a Bologna. La Germani Brescia porta a casa al photofinish una vittoria di prestigio sulla Virtus, che dimostra ancora un po’ di allergia alle partite casalinghe. Finale 89-90.

Prestazione mostruosa del classe 2000 Giordano Bortolani, autore di 23 pti. Ai padroni di casa non bastano i 40 combinati dalle proprie stelle: Marco Belinelli (23) e Milos Teodosic (17).

Partita spettacolare e molto più equilibrata di quanto la differenza di classifica potrebbe far pensare, anche se va detto che la cura Buscaglia ha fatto davvero bene alla Germani, in netta ripresa.

E che per le Vnere non sarà una passeggiata è evidente fin dai primi minuti. Aprono Belinelli e Moss, con 4 pti a testa. I padroni di casa provano a portare dalla loro parte il match, con Markovic dall’arco ed il contropiede di Gamble, ma Brescia si ricompone subito e, grazie anche all’ottimo lavoro in area, piazza lo 0-6 che vale il sorpasso. La tripla di Abass, su assist di Teodosic permette alla Segafredo di chiudere il primo quarto in vantaggio.

Grande secondo quarto degli ospiti, che approfittano di una Virtus poco attenta in difesa. Bortolani sblocca con una tripla, cui risponde Teodosic in penetrazione. Nonostante i grandi nomi in campo, la scena continua a rubarla la giovanissima guardia di scuola Olimpia, che con altri quattro punti contribuisce alla prima mini fuga degli ospiti, che sul +9 costringono Djordjevic a chiamare il time out. Le urla del coach serbo sortiscono qualche effetto, e Teodosic prova a prendere per mano i suoi. E’ solo un attimo però, perche la Leonessa accelera nuovamente fino a trovare il primo vantaggio in doppia cifra. Vince Hunter, in appoggio al vetro, porta sotto i 10 punti il distacco all’intervallo lungo.

La partita pare cambiare completamente nel terzo quarto. Apre Markovic, ma Vitali risponde prontamente. Da qui è quasi un monologo Virtus, ancora grazie all’ex Clippers, che ispira magicamente Belinelli, anch’egli molto più nel vivo del gioco. L’ex Spurs ha le mani calde ed approfitta di una Germani che pare rimasta negli spogliatoi, come testimoniato dal parziale di 23-4. Quando però la Virtus arriva in doppia cifra di vantaggio, e la partita sembra avviata a rispettare il pronostico, i lombardi si svegliano e riescono a portarsi a soli due possessi di vantaggio con l’ultimo quarto da giocare.

Il quarto periodo è al cardiopalma. Kalinovsky e Chevy completano subito la rimonta, portando Brescia ad un solo punto di svantaggio, ma Adams e e poi Markovic, con una gran Tripla, provano a far respirare gli emiliani. Gli ospiti però credono nell’impresa grazie anche ad ottime percentuali dall’arco. Prima Bortolani e poi Chery pareggiano la contesa. Si arriva agli ultimi due minuti punto a punto. Belinelli fa due su due dalla lunetta portando il vantaggio ad un possesso pieno ma Ristic, ispirato da Vitali, fa -1. Gli ultimi 10 secondi sono spettacolari: David Moss con una gran finta manda al bar Belinelli e sigla il sorpasso Brescia. Il possesso decisivo viene affidato a Teodosic che però non controlla bene e spreca la possibilità di sorpasso.

Si interrompe dunque la striscia positiva delle Vnere, che non perdevano dalla sfida contro Milano di dicembre. Prosegue il rilancio della Germani. La cura Buscaglia sta dando decisamente i suoi frutti.