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Una Cantu’ prepotente fa suo il derby. Varese resiste solo un quarto

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Pietro Aradori Pallacanestro Cantu

 

L’Acqua VitaSnella Cantù si porta a casa di prepotenza il derby n°133 contro la Cimberio Varese, spazzata via dopo un match con poca storia. Troppo evidente la differenza di condizione tra le due squadre per poter pensare ad un match equilibrato, con gli ospiti privi di Linton Johnson e apparsi privi di identità tecnica dopo la separazione con Clark e il cambio di panchina.

E dire che non era iniziata male per i biancorossi, più pronti in un avvio di partita dal ritmo frenetico, contro una Cantù poco intensa e freddissima da oltre l’arco per tutto il primo tempo (1/9 nei primi 20′). La zona di Bizzozi getta qualche granello di sabbia negli ingranaggi dei padroni di casa, mentre il mestiere di Scekic (12 e 10 rimbalzi di cui 7 in attacco), che mette 8 punti nel primo quarto e recupera alla causa diversi secondi possessi, costringe VitaSnella ad inseguire per quasi tutti i primi 10′. La partita gira quando i biancoblu cambiano atteggiamento dietro, sulla scorta di un Uter (10 e 4 reb) che porta grande intensità ed energia in campo, sigillando il pitturato (2 stoppate nel secondo quarto) e rapido a chiudere in più di un occasione sul bloccante che si apre per la tripla. Il parziale di 20-6 nei 9′ che portano all’intervallo lungo segna la gara, grazie anche alla pazienza in attacco degli uomini di Sacripanti, che accantonano le soluzioni perimetrali per attaccare con decisione l’area varesina (VitaSnella 9/11 da due nel secondo periodo), sia cercando i lunghi che con le penetrazioni di Ragland (16 e 5 assist) e Gentile (11, 5/8 dal campo). Tra le fila brianzole il mattatore di giornata è però quel Pietro Aradori (25 con 3/4 da tre, 5 rimbalzi e 4 assist) in dubbio fino alla vigilia, che, partito dalla panchina per un buon Abass (4 con 2 stoppate), si fa punto di riferimento costante in attacco e fa lievitare il conto nella ripresa quando Cantù scappa definitivamente. Si, perché al rientro dagli spogliatoi, dopo un primo tempo chiuso sul 35-26 dalla prepotente schiacciata in tap-in di Uter, Cantù si ripresenta con la sua faccia abituale, fatta di circolazione di palla e sentenze dai 6.75, con il perfetto 6/6 dall’arco (Cantù chiude 8/19 da tre contro il magro 7/25 Cimberio) che porta i biancoblu oltre i 20 punti di scarto. Nulla può una Varese che si affida al solo Ere (16 e 4 recuperi) per opporre resistenza, nell’assenza di Banks (17, ma arrivati a buoi ampiamente scappati) e nella serata disastrosa al tiro di Sakota (11 ma 1/8 da tre) che non vede letteralmente il canestro dall’arco, fallendo diversi tiri aperti che potrebbero allungare il match. Ma è in cabina di regia che si vede l’assenza di una guida sicura per i biancorossi, affidati a un DeNicolao (1 con 0/8 al tiro in 32′) che prende solo la targa di Ragland, nell’inesistenza di contributo dalla panchina decimata dalle assenze. Non pervenuto un Polonara (1, 0/6 dal campo e 6 rimbalzi) a volte imbarazzante per la misura dei suoi errori. Risolta la pratica nel terzo quarto Sacripanti si concede il lusso di schierare cinque italiani in campo, con un occhio alla speciale classifica e relativo premio, oltre a far riposare Leunen (7 con 3 reb) e diversi titolari in vista del prossimo impegno, sempre un derby, ma contro la corazzata Milano. E certamente al Forum sarà tutt’altra musica, in un match che conta più per i canturini, alla caccia del secondo posto, mentre l’EA7, salvo improbabili terremoti chiuderà al comando la regular season. Soprattutto sarà il primo scontro “vero” tra le due formazioni, considerato che il derby dell’andata andò in scena con i biancorossi privi di Moss e Samuels e ancora in attesa dell’arrivo di Hackett da Siena. Per Varese l’obiettivo da perseguire è ormai quello di portare a termine la stagione con una tranquilla salvezza, pure se la quota playoff non è irraggiungibile, ma le condizioni della squadra non autorizzano ottimismo. I prossimi tre impegni, in casa contro Caserta e Cremona oltre alla trasferta di Bologna, daranno la misura delle ambizioni dei biancorossi per il finale di stagione.

 

Acqua VitaSnella Cantù – Cimberio Varese 84-68 (15-14, 35-26, 63-43)

Acqua VitaSnella Cantù: Abass 4, Jones, Uter 10, Rullo, Leunen 7, Jenkins 5, Marconato, Ragland 16, Aradori 25, Cusin 6, Gentile 11. All. Sacripanti

Cimberio Varese: Scekic 12, Sakota 11, Rush 7, Banks 17, DeNicolao 1, Testa ne, Johnson ne, Balanzoni ne, Mei 3, Ere 16, Polonara 1. All. Bizzozi

Punti quintetto: Cantù 38, Varese 47

Punti panchina: Cantù 46, Varese 21

Tiri da due: Cantù 26/42, Varese 16/39

Tiri da tre: Cantù 8/19, Varese 7/25

Tiri liberi: Cantù 8/8, Varese 15/17

Rimbalzi: Cantù 30 (4 off.), Varese 36 (14 off.)

Assist/perse: Cantù 16/12 , Varese 12/15

Valutazione: Cantù 95, Varese 64

MVP: Aradori (25pti, 4/8 da due, 3/4 tre, 5 reb, 4 assist per 31 di valutazione)

 

Stefano Mocerino

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