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Tra Biella e Montegranaro scontro decisivo per la salvezza

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Sarà un lunedì al cardiopalma quello che vedrà impegnate Angelico Biella e Sutor Montegranaro al Lauretana Forum. Per i padroni di casa una sfida da vincere a tutti i costi, essendo in una situazione oramai disperata visto l’ultimo posto in classifica e ben 6 punti di distacco dalla penultima (Pesaro) che ha già vinto ieri sera nello scontro diretto con Bologna.

Per Montegranaro, invece, che arriva da un momento molto positivo e ben 2 vittorie consecutive, l’ultima delle quali storica a Milano contro l’Olimpia, un’occasione unica, quella di salvarsi matematicamente domani con ben 5 turni d’anticipo, cosa che neppure il più ottimista dei tifosi gialloblù poteva sognare alla vigilia di questo campionato.

 

C’è anche una possibilità che forse non scontenterebbe a pieno nessuna delle due, cioè una vittoria dei piemontesi con uno scarto inferiore ai 7 punti, visto che all’andata, al Pala Rossini, i marchigiani si imposero per 82 a 75.

Si tratta della quattordicesima sfida tra le due formazioni, con gli ospiti in vantaggio di una lunghezza, per sette a sei (4-2 però il bilancio a favore dei padroni di casa a Biella).

Tre gli ex della partita: per i lanieri Dimitrios Tsaldaris, autore di un’ottima stagione con la maglia della Sutor nel 2009/2010; per i gialloblu Fabio Di Bella, playmaker dell’allora Lauretana Biella dal 2002 al 2005 e Daniele Cinciarini, che ha vestito la casacca dell’Angelico nel 2007/2008.

Tra i rossoblù non si segnalano problemi di alcun genere relativamente al roster oltre all’assenza oramai prolungata del capitano Soragna, per la Sutor, in settimana Slay ha avuto l’influenza e si è allenato poco, Mazzola è sempre più sulla via del recupero dopo l’infortunio al piede e dovrebbe tornare in campo anche Kyle Johnson, assente a Milano per un grave lutto familiare che l’aveva colpito nei giorni precedenti alla partita.

 

Ecco le parole di presentazione dell’Assistant Coach Francesco Viola e di Coach Recalcati: 

 

Viola: “Affrontiamo una squadra in grande condizione fisica e mentale, che è riuscita nel girone di ritorno a dare una svolta alla stagione inanellando, soprattutto nelle ultime settimane, una serie di vittorie molto importanti per la classifica e per il raggiungimento dei loro obiettivi. Montegranaro è un team con una forte ossatura italiana, a partire da un ritrovato Di Bella, che ha preso in mano la squadra con la sua esperienza e leadership in campo, tornando ad essere un rebus per gli avversari. Anche Cinciarini sta disputando un’ottima stagione: è il giocatore più pericoloso in attacco, dove sfrutta la sua duttilità sia nell’uno contro uno che nel tiro da fuori, prendendosi molte responsabilità e ripagando la fiducia del coach con ottime prestazioni. Tra i lunghi dovremo prestare grande attenzione ad Amoroso, un giocatore versatile, capace di giocare sia dentro l’area che fuori, e a Burns, il quale garantisce punti e rimbalzi alla squadra. La chiave della partita sarà la nostra capacità di riuscire a scardinare la difesa a zona che applicano con successo e che mette spesso in difficoltà gli attacchi avversari. Infine, dovremo riuscire ad avere il controllo dei rimbalzi e limitare così una delle loro principali peculiarità”.

 

Recalcati: “Ci alleneremo anche a Pasqua” esordisce, “è vero che giochiamo lunedì, ma non abbiamo cambiato nulla nella preparazione. Arriviamo in buone condizioni, Mazzola fa passi avanti nel recupero, si vede che è stato fermo soprattutto perché occupa un ruolo non suo, ma deve adattarsi, ora la cosa importante è che recuperi fisicamente. Slay ha l’influenza, oggi non si allena, ma per la partita lo avremo. Per il resto siamo al completo. Arrivando verso la fine ogni partita vale in modo particolare, a seconda delle posizioni che occupi in classifica. In questa situazione, in cui Biella vorrà risalire per provare a salvarsi nelle ultime settimane, parlare solo di tecnica è riduttivo. Queste iniziano ad essere partite da dentro o fuori, vanno al di là della tecnica individuale, ma si basano molto sulla tensione e sul nervosismo. Siamo pronti a giocare una partita di questo tipo, siamo stati scrupolosi a prepararla sulle caratteristiche nostre e degli avversari, ma dobbiamo arrivare pronti più che mai ad essere intensi. Anche noi, come Biella, siamo alla stretta finale, ad un  passo dal risultato. I giocatori lo percepiscono, abbiamo fatto allenamenti tosti ed intensi, con scontri fisici consistenti, e non è servito esaltare i ragazzi ulteriormente, anzi al limite è stato utile frenarli. Quindi arriveremo pronti, consapevoli di aver fatto quasi la totalità del lavoro ma non basta, dobbiamo chiudere il discorso. Se la quota salvezza, per ipotesi, è 20, Biella è lontana, la matematica è una realtà. Ma quando vinci prendi delle certezze, quindi Biella deve continuare a insistere, si possono sbloccare all’improvviso, una vittoria cambia tutto. Non bisogna mai abbassare la guardia. A livello di roster, manca Soragna, uno che ha personalità, leadership, sa tenere assieme i compagni, quindi è molto più di una mancanza tecnica. Il quintetto non è assolutamente da ultimo posto, i lunghi hanno buone rotazioni, mentre qualche problema c’è nel cambiare gli esterni senza Soragna. Hanno cambiato molto rispetto all’andata, prendendo giocatori importanti che stanno facendo bene: Pinkney in questo momento sta rendendo più di tutti in campionato, ma a volte non è sufficiente avere un giocatore che fa prestazioni stratosferiche, se la squadra non è al suo livello. Il fatto di avere roster ricchi significa avere più soluzioni; se sei costretto a puntare solo su un paio di giocatori, non ce la fai. Oggi si cura più la difesa individuale, e se non hai varianti in attacco ti trovi male. La possibilità di successo per loro passa molto da Laganà e Raspino, due giovani che hanno grandi responsabilità e che devono aiutare gli esterni. Se riusciranno ad avere continuità cambiando i quintetti, e faranno una partita di furore agonistico, come ci aspettiamo” conclude, “sarà dura. Noi dovremo giocare come fatto di recente”. 

Infine un piccolo sguardo al futuro dei suoi giocatori. Recalcati ne approfitta per lanciare un bel messaggio: “Bisogna saper investire su se stessi, i giocatori si devono costruire un futuro, quindi non si possono far condizionare dal presente: hanno vissuto e vivono una situazione non facile qui, ma se oggi soffri e continui a lavorare, a far la tua parte, e ti metti in mostra, ti fai conoscere sotto l’aspetto morale. Quando le grandi squadre fanno i roster guardano l’aspetto morale, perché servono giocatori capaci di superare momenti difficili, tipo giocare poco, e se uno dimostra di essere forte moralmente si mette in buona luce. Montegranaro per i ragazzi è un’ottima occasione sotto quest’aspetto”.