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Torino sfiora il colpaccio all’esordio in trasferta, Avellino vince in volata

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Avellino inizia il campionato con una vittoria casalinga, 86-83, contro una sorprendente Fiat Torino, che trova la forza per rimontare anche dal -20 e riesce a giocarsela punto a punto contro gli irpini.

Partita decisa in un finale convulso dove ha prevalso la maggior compattezza della Sidigas: l’episodio decisivo è il fallo tecnico attribuito a Washington dopo il suo fallo commesso su Ragland, il quale ha trasformato i liberi che hanno dato il +6 ad Avellino con 40” dalla sirena finale.

Note positive per entrambe le squadre: Sacripanti trova giocate decisive per l’allungo nel secondo quarto e nel finale da Randolph (MVP con 22 punti e 26 di valutazione) e da Zerini (4/4 da tre).

Torino conferma di essere una squadra talentuosa ma incostante: lo dimostra il grande avvio da tre punti (3/4) seguito da un momento di buio totale, specie in difesa, vero tallone d’Achille nel primo tempo (11/19 concesso agli avversari dai 6.75). Nonostante la sconfitta, Vitucci può essere soddisfatto della reazione della squadra, il cui manifesto è la prestazione di Poeta, autore di 16 punti e ultimo ad alzare bandiera bianca.

Dopo aver subito un 14-0, negli ultimi 2′ minuti del secondo periodo, grazie ad un’insolita difesa 1-3-1 e alla sfuriata offensiva di Poeta, Torino è riuscita a limitare i danni (50-40 al riposo lungo). Da qui la fiducia per rimettere in sesto la partita grazie all’asse play-pivot Wright-White, sornioni nel primo tempo, bravi a colpire più e più volte con il pick and roll.

Poeta ha segnato 5 punti di fila negli ultimi secondi, compresa una tripla da distanza siderale per il -1 (84-83) ma nell’ultima azione con 4” a disposizione non è riuscito ad effettuare il tiro da tre che sarebbe valso il supplementare.

Sottotono invece l’esordio di Tyler Harvey, da cui ci si aspetta un contributo più rilevante: per l’ex Magic “solo” 8 punti in 28′ e solo 5 conclusioni tentate.

Decisivo contro il talento dei torinesi la maggior propensione al gioco di squadra e la freddezza nello sfruttare i lunghi, specie Fesenko nell’ultimo periodo, il che ha permesso ai biancoverdì di entrare presto nella situazione di bonus. Come al solito, sapiente la regia di Green (suoi 11 dei 26 assist di Avellino) e quella “occulta” di Leunen.

Tabellino: Avellino-Torino 86-83 (26-24; 50-40; 67-63)

Avellino: Ragland 16, Green 6, Zerini 12, Parlato ne, Randolph 22, Leunen 12, Obasohan 2, Thomas 6, Severini, Fesenko 8, Cusin 2. All: Sacripanti

Torino: White 19, Wilson 9, Wright 14, Poeta 16, Harvey 8, parente ne, Okeke ne, Fall ne, Washington 11, Alibegovic 2, Mazzola 4. All: Vitucci