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Testa a testa ad alta tensione fra Torino e Pistoia: la Fiat vince al fotofinish 86-80

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Serviva un salvatore della patria per la Fiat Torino, che ancora squadra non è, per vincere il match casalingo contro Pistoia, fondamentale in ottica salvezza. Ancor di più se a fine primo tempo il tabellone recitava 36-50 a favore della Orasì: la Fiat lo ha trovato nell’argentino Carlos Delfino che ha suggellato il successo 86-80 dei padroni di casa, con 7 punti nell’ultimo periodo.

Il pretoriano di Larry Brown salva quindi dall’esonero l’ex coach dei Pistons, che in caso di sconfitta sarebbe stato pressoché certo.

Il secondo tempo della Fiat però è fatto di tanta sostanza, sopratutto da un attacco che seppur senza un playmaker puro, vista l’assenza di Poeta, mette a bersaglio 50 punti, limitando invece l’attacco di Pistoia che aveva fatto il bello e cattivo tempo nei primi venti minuti a soli 30 punti.

Nonostante i soliti difetti (fragilità a rimbalzo e attacco farraginoso), oramai cronici, la Fiat ha confermato che i due innesti recenti, Dallas Moore e  Hobson sono già i due pilastri dell’Auxilium: l’ex Pesaro ha segnato il canestro del vantaggio definitivo, poi messo in cassaforte dalla difesa di Delfino su Johnson e dalla tripla dell’argentino a fil di sirena. Hobson invece ha svolto il ruolo del playmaker (8 assist) oltre ad aver fornito il solito contributo nel pitturato.

Cronaca

Sin dalla palla a due si vede ad occhio nudo come Pistoia abbia una circolazione di palla nettamente migliore e abbia il dominio dei tabelloni. Anche i dati statistici lo confermano: la difesa gialloblù non ostacola lo sviluppo del gioco dei toscani che nei primi 20′ servono 14 assist sui 19 canestri realizzati dal campo. A rimbalzo, nonostante un combattivo Jaiteh, che infatti ha un minutaggio più alto del solito, la squadra di Ramagli la fa da padrona con Krubally che cattura 8 rimbalzi nei primi 10′ (a fronte dei 7 totali della Fiat) e conferma come questo sia un nervo scoperto dell’assetto di gioco.

Tre palle perse consecutive vengono trasformate in mezze transizioni da Pistoia che vola sul +13 (25-38) a metà secondo periodo, con il Palavela che resta ammutolito.

Wilson segna da tre e stoppa il  tentativo di fuga, ma Peak  (16 punti) ricambia con la stessa moneta. Torino fa una fatica bestiale a giocare a metà campo e trova buoni spunti solo e soltanto in contropiede. I 50 punti subiti invece raccontano benissimo la facilità che ha l’Orasì nel trovare la via del canestro specie nel secondo quarto (4/8 da tre).

Il bombardamento continua anche ad inizio ripresa: Johnson e Peak sono lasciati colpevolmente liberi dietro l’arco e non possono sbagliare (56-42): qui però arriva la svolta che risulterà decisiva.

Carr non si arrende e si carica sulle spalle l’attacco gialloblu e segna da 3 il -6 (50-56): Krubally da sotto interrompe il parziale ma l’ondata gialloblù è arrivata, con Moore che segna a ripetizione. Pistoia inizia ad aver un gioco meno fluido ma non perde la testa, perchè Krubally è una certezza e dall’arco Martino colpisce nuovamente.

Torino supera la soglia psicologica del meno cinque dopo un’eternità ma nella lotta sotto i tabelloni Pistoia non lascia respiro (62-67 al 30′). Il -2 (67-69) è frutto dell’ennesima transizione gestita con sapienza da Hobson, playmaker sui generis per la Fiat, vista l’assenza di Poeta e la vocazione da realizzatore sia di Moore che di Carr.

La parità arriva a quota 69 con 7′ e 40” alla sirena finale: Johnson risponde presente nel momento più difficile e si propone come salvatore della patria, visto che con uno sprint salva un  1 vs 0 di Jaiteh. Appena subito il sorpasso, Pistoia reagisce con due triple (sempre Johnson e Peak) per il nuovo +5 (73-78).

E’ testa a testa, come ci si poteva attendere alla vigilia: è parità anche negli ultimi 90”, Johnson ruba il pallone dalle mani di Mcadoo, Hobson subisce sfondamento. Moore di classe per il +2, Krubally porta un blocco irregolare rilevato dagli arbitri e così Torino riacquista il possesso della palla.

Poi sul palco a recitare il ruolo di protagonista è Delfino: prima tiene in 1 vs 1 Johnson e poi sigla di tabella sulla sirena il +6. Vale per lui il titolo di MVP, per Brown la panchina e per Torino due punti sudatissimi.

Torino-Pistoia 86-80 (13-21; 36-50; 62-67)

Torino: Wilson 9, Anumba ne, Carr 16, Hobson 4, Poeta ne, Guaiana ne, Delfino 11, Cusin, Mcadoo 6, Jaiteh 14, Portannese ne, Moore 26. All: Brown

Pistoia: Bolpin, Della Rosa, Johnson K., Peak 16, Krubally 10, Auda 14, Di Pizzo ne, Martini 6, Querci ne, Severini, Johnson 15, Gladness 10. All: Ramagli