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Terzo quarto maestoso, Sassari si impone a Pesaro.

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La terza frazione è fatale per la Carpegna Prosciutto Pesaro, la squadra di Sacco rimane attonita davanti alla prestazione balistica di Pierre, Vitali e soci, subendo 36 punti in 10 minuti, un parziale che decide la gara dopo la pausa lunga e rende inutile una buona prima parte di partita. Nelle file ospiti brilla il talento di Pierre, ancora una volta in doppia doppia e con 44 di valutazione, a cui si aggiunge la solita precisione al tiro di un chirurgico Michele Vitali, inutile i 15 + 12 di Eboua per i padroni di casa.

La cronaca:

Parte forte Sassari, nonostante l’assenza di Evans e il mancato tesseramento di Coleby, Sassari fa bene nel pitturato e ancora meglio dalla lunga distanza con Pierre e Spissu sugli scudi, Pesaro accusa il colpo ma non si sfalda; Eboua guida i suoi nella lotta a rimbalzo, pregevole una sua schiacciata in tap in, mentre Zanotti porta una mano dalla lunga distanza e nonostante il 5/9 ospite da 3, i padroni di casa rimangono in scia: 19-25 al 10’.
La Dinamo allunga in apertura di secondo quarto, sono sempre le conclusioni lontane da canestro a fare la differenza per gli uomini di Pozzecco, Jerrells firma anche il +11, Pesaro per rispondere prova ad alzare il ritmo, trascinata da Williams, ma la scelta non porta i frutti sperati e lo svantaggio rimane a ridosso della doppia cifra.
E’ Totè il punto di riferimento per i padroni di casa, con Bilan che sembra soffrire la pressione messa dal pubblico, il centro azzurro, fa bene nel pitturato avversario e porta i suoi sino al -5; Sassari risponde partendo dalla difesa grazie al lavoro di Vitali che produce con lo stesso Bilan un break di 9 punti, parziale che vale il +14. Si accende la sfida tra Williams e Vitali, che sfocia anche in un acceso dialogo che porta al fallo tecnico per l’esterno della Carpegna Prosciutto a cui segue quello per Sorokas in maglia Dinamo; il frangente carica Pusica che colpisce due volte dalla lunga distanza e porta i suoi al -9 in chiusura di secondo quarto: 44-53 al 20’.
Pierre è un fattore per Sassari in apertura di terzo quarto, il Canadese colpisce vicino a canestro e attira i raddoppi della difesa, puntualmente puniti dalle triple ospiti, Pusica, fortunatamente per Pesaro è in giornata e tiene a galla i suoi, prima che Spissu, Sorokas e la sentenza Vitali firmino un nuovo break che vale il +19, di fronte ad una difesa Pesarese impietrita e incapace di reggere a rimbalzo, da cui nascono le seconde opportunità che gli ospiti sfruttano alla perfezione.
Sacco costretto al time out, non trova una scelta che possa far voltare l’inerzia, la VL si affida agli isolamenti in attacco ma non regge sui cambi difensivi, il risultato è che la Dinamo sfora i 20 di margine e guida il ritmo gara senza grossi problemi, inchiodando anche il +22 con l’incontenibile Pierre che sa di sentenza con oltre un quarto da giocare.
Il fallo antisportivo di Totè su Vitali, di fatto chiude la gara, arriva un 0-4 di break a gioco fermo e Sassari tocca il +27 prima che il terzo quarto si archivi sul 63-89.
L’ultimo quarto è di puro garbage time, nonostante un lampo d’orgoglio per i padroni di casa, serve solo a delineare il punteggio finale e per regalare a Pierre il suo carrer high nel campionato italiano, strappando anche gli applausi dello sportivissimo pubblico Pesarese: finisce 82-107 per Sassari, che scrive 9 nelle vittorie di fila e rimane in scia alla capolista Virtus Bologna.