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Taylor schianta Cremona e per la Vanoli è notte fonda

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Si interrompe a Cremona, la serie negativa di Reggio Emilia, sempre perdente negli ultimi 19 anni al match d’esordio nel nuovo anno; e la vittoria conquista in terra cremonese, fa rumore, perchè arriva con una prestazione quasi perfetta, eccezion fatta per 4-5 minuti del terzo quarto. La Trenkwalder sfata il tabù della Befana e continua a cullare il sogno Final Eight di Coppa italia. Per Cremona una battuta d’arresto che fa male, soprattutto dopo le ultime due prestazioni convincenti casalinghe contro Venezia e Pesaro. All’orizzonte si prospettano due trasferte difficili, la prima a Biella, sfida salvezza, la seconda al cospetto di Bologna.

Cronaca della partita: L’inizio è di marca ospite, con i padroni di casa che sbagliano numerosi appoggi facili, mentre Reggio Emilia, nella metà campo offensiva, trascinata dai coast to coast di Cinciarini prova subito a dettare legge, 13-19 al 9′. Le accelerazioni bianco rosse, unite ai rimbalzi offensivi della squadra di Menetti, 4 a fine primo quarto, consentono seconde opportunità che Reggio non sbaglia a tramutare in punti facili: Kotti e Vitali riducono lo scarto, che a dopo i primi dieci minuti dice 17-20. Il mini intervallo non fa bene a Cremona, che rientra in campo con la testa scollegata; a tenere le redini del match è ancora Reggio Emilia, che si affida a un Taylor super, in vesta di realizzatore prima e assist man poi; il break di 16-6 nei primi cinque minuti del quarto scava un ulteriore solco tra le due squadre. Reggio Emilia sbaglia poco o nulla, a rimbalzo domina e Cremona apppare in netta difficoltà; coach Gresta prova a scuotere i suoi con due time out, ma nessun effetto tangibile si tramuta sul campo, 25-40 al 19′. Vitali e Jackson trovano quattro punti finali che riducono il gap, ma Reggio Emilia va al riposo, meritatamente, avanti di 13 lunghezze, 29-42. Chi si aspettava, dopo un primo tempo mediocre, una reazione così perentoria, abbacinante, devastante, debordante, stracciate pure lo Zanichelli perchè non ho più aggettivi per descrivere i primi tre minuti del terzo quarto della Vanoli: 13-0 nel giro di 180 secondi lanciato da due bombe di Jackson e un gioco da tre punti della stessa guardia americana, con il canestro di Harris a impattare a quota 42 dopo un’eternità, con il PalaRadi che ribolle di entusiasmo. Reggio Emilia, però, non si scompone e continua a giocare il suo basket semplice; è Taylor a togliere le castagne dal fuoco con 5 punti consecutivi, ivi compresa una bomba da casa sua. La lucida regia di Cinciarini e Jeremic, permettono a Reggio di rimettere la testa avanti, 55-60 a fine terzo quarto, ma ora la partita Cremona se la può giocare. Reggio Emilia, però, ha sangue freddo e la mano dei suoi tiratori non trema; in avvio di ultima frazione nuovo break, 4-0,  grazie anche all’ingenuità di Vitali che tira la maglia a Cinciarini dopo aver perso palla, che gli costa un giustissimo antisportivo. Cinciarini non capitalizza, ma Jeremic sul possesso si, 55-64 al 33′. E’ ancora Jeremic a salire sugli scudi con 5 punti filati, chiusi dalla bomba dall’angolo, 60-69 e Reggio che capitalizza ogni minimo errore locale, 60-69 a cinque minuti dalla fine. Il punto esclamativo sulla contesa lo mette manco a dirlo lui, Taylor con una tripla dall’angolo, 64-78 e pubblico di casa che inizia a sfollare, mentre i tifosi di Reggio sono in estasi.

Commento: Cremona la perde a rimbalzo, una delle caratteristiche migliori di Reggio Emilia, come sbandierato più volte da coach Gresta in settimana. Nonostante la preparazione, però, i lunghi di Cremona non riescono ad arginare la verticalità e lo strapotere dei pari ruolo reggiani; a fine primo tempo il dato del computo dei rimbalzi è impietoso, 25-16 per Reggio Emilia, anche se a fare la differenza sono quelli difensivi, ben 8 in più in favore degli ospiti, dato riassumibile in un dato, la maggior precisione in attacco di Reggio Emilia: 51% al tiro per i ragazzi di coach Menetti, 35% per i biancoblu di Gresta. Altro dato che riassume il primo tempo opaco della Vanoli, la differenza palle recuperate-palle perse; solo uno scippo, a fronte delle sette lasciate agli avversari. Nella pausa tra i due tempi, avviene la trasformazione della Vanoli: in tre minuti Cremona cancella il -13 accumulato nei precedenti 20 e rimette in sesto la partita, grazie al 6/10 da due e al 3/6 da tre. Reggio, però, non affonda perchè le sue percentuali non calano; 7/10 da due e ancora dominio a rimbalzo, 32-21. Decisivo Taylor con 35 punti, 10/15 dal campo e un dominio mentale nato dall’atteggiamento di tutta la squadra reggiana, guidata dal cervello di Cinciarini, bravo ad armare la mano dei compagni.

Vanoli Cremona 71-87 Trenkwalder Reggio Emilia (17-20, 29-42, 55-60).

Arbitri: Cerebuch, Giansanti, Mazzoni.

Cremona: Vitali 9, Peric 14, Kotti 4, Jackson 17, Belloni ne, Conti ne, Ruini, Johnson 3, Harris 14, Huff, Stipanovic 10, Cazzaniga ne. Allenatore: Gresta.

Reggio Emilia: Jeremic 11, James 6, Taylor 35, Brunner 13, Antonutti 7, Veccia ne, Filloy 2, Slanina, Cervi 1, Cinciarini 12. Allenatore: Menetti.

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