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SuperCoppa: serata semplice per Sassari, Roma troppo corta per competere

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Sassari si rilancia in testa al girone D, la squadra di Pozzecco ha vita facile contro la cortissima Roma e aspetta ora Pesaro nell’ultima giornata per provare a staccare il biglietto delle Final4, buono l’esordio di Tillman.
La cronaca:
Gara da subito a senso unico nonostante anche per Sassari ci siano problemi nel roster, i cerotti di Roma sono però troppi per poter pensare ad una gara competitiva; la Virtus dimostra comunque carattere, ma prima si scontra con la supremazia nel pitturato targata Bilan, Burnell e poi crolla in apertura di secondo quarto, sotto le triple di Pusica e soci.
E’ proprio all’inizio della seconda frazione che la Dinamo confeziona il +20 che indirizza il resto della gara, Bucchi poi, come al solito in questa supercoppa deve dare spazio a tutti i suoi giovani, che però non possono reggere dal punto di vista fisico contro gli avversari; da segnalare in ogni caso il buon esordio di Beane, che si presenta con la faccia giusta ed una discreta precisione dai 6.75.
Dall’altra parte del campo, arriva anche l’esordio di Tillman, l’americano alla prima sul parquet con la maglia della Dinamo, risponde subito presente; Pozzecco aveva dichiarato che non fosse ancora pronto fisicamente, ma dato il basso tasso di agonismo della gara, la cornice sembra quella adatta per ritrovare il ritmo partita per un giocatore fermo da 5 mesi e colpito duramente a livello morale, dalla perdita di entrambi i genitori per coronavirus prima di sbarcare in Sardegna.
La prima parte di gara si archivia poi sul 37-61 in favore del Banco, che volutamente non forza troppo in difesa.
Il ritorno in campo dopo la pausa lunga non lascia spazio ad una sorprendente rimonta; Sassari controlla i capitolini, non riesce a ritrovare il ritmo gara  visto nella prima parte, ma non va sotto i 20 di vantaggio, controllando il pitturato e colpendo dalla lunga distanza quando è costretta ad attaccare con pazienza la difesa della Virtus, talvolta costretta a sfruttare la zona, quando Bucchi deve affidarsi ai suoi giovani; in chiusura di terzo quarto poi, arriva l’ultimo break che vale il +32 firmato Re che chiude definitivamente la gara. Preoccupa l’uscita di Spissu dal campo poco prima della fine del terzo quarto, per quello che è sembrato un piccolo problema alla mano sinistra.
L’ultimo quarto è di puro garbage time e serve solo per concedere spazio a chi ha meno ritmo gara nelle gambe, come Tillman in maglia biancoblu che per altro diventa il miglior realizzatore della gara o Evans in maglia Roma nonché per definire il punteggio finale, che vede Sassari superare la Virtus per 76-99