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Stefano Mancinelli: “Un passo alla volta, la Fortitudo cercherà di migliorare sempre più”

Stefano Mancinelli: “Un passo alla volta, la Fortitudo cercherà di migliorare sempre più”

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Stefano Mancinelli, ala e capitano della Fortitudo Bologna, ha rilasciato un’intervista a Stadio. Un estratto delle sue dichiarazioni.

“Siamo una squadra con grandi nomi, non conosco tutti i nuovi arrivi, Withers e Fletcher non li ho mai visti giocare, ma sulla carta il roster è molto competitivo. Ora vedremo come ci alleneremo e come staremo in campo. Non so se siamo più forti dell’anno scorso, siamo reduci da un sesto posto, ma non è che basta avere grandi nomi per vincere.

Sulla prossima stagione.
“Ancora non sappiamo niente, se la Supercoppa si disputerà o meno e se il campionato inizierà il 27 settembre. Sono preoccupato per il basket in generale. La mancata presenza del pubblico, ad esempio, sarebbe un grande problema. I diritti televisivi della pallacanestro non valgono come quelli del calcio, giocare a porte chiuse senza il pubblico sarebbe una follia.”

L’arrivo di coach Romeo “Meo” Sacchetti.
Ci siamo sentiti una volta, ci conoscevamo già. Non siamo entrati nello specifico e non abbiamo parlato di minutaggi o altro, prima cominciamo il ritiro, poi vedremo. Io sicuramente potrò dare molta esperienza.”

Mancinelli è reduce dall’ultima esperienza europea della Fortitudo, nell’annata disastrata 2008/2009, la stagione della retrocessione della Effe.
“All’epoca c’erano problemi diversi e non inerenti al basket giocato, non è che i giocatori non andassero d’accordo. Quando iniziarono a non essere pagati, gli americani smisero di allenarsi e non giocarono. Questa Fortitudo non ha nulla a che vedere con quella di Sacrati. È stato fatto un grande lavoro e siamo riusciti a riportare la squadra in Europa. Un passo alla volta, cercheremo di migliorare sempre di più.” 

Il sogno di uno Scudetto con la Fortitudo.
“Trento è arrivata in finale, ad esempio. Non è che più si spende più si è competitivi: a vincere è la squadra che gioca meglio. Noi non siamo assolutamente favoriti, considerando che Milano, la Virtus e Venezia saranno più competitive.”

Obiettivo: vincere almeno un derby.
“Non so, la Virtus si è rafforzata molto grazie ad una campagna acquisti incredibile, poi in un derby può succedere di tutto. Prima di quello, però, pensiamo a iniziare il campionato. Quello di quest’anno è stata una figuraccia, ma poi siamo arrivati sesti.”

Un futuro da presidente alla Fortitudo?
“Pavani in quel ruolo è bravissimo. Io penso a giocare e basta, lo farò fino a quando sarò in grado di aiutare la squadra”