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Home Serie A Serie A. Pistoia. Come rovinare una favola: dopo lo spettacolo di lunedì sera arriva ammenda totale di 14200 euro. Maltinti: il basket italiano si deve risollevare

Serie A. Pistoia. Come rovinare una favola: dopo lo spettacolo di lunedì sera arriva ammenda totale di 14200 euro. Maltinti: il basket italiano si deve risollevare

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Pistoia Basket, Ivo Lucchesi, Giulio Iozzelli, Maurizio Carrara, Massimo Capecchi, Roberto Maltinti Come in ogni favola che si rispetti, appare sempre ad un certo punto l’antagonista, che poi dovrebbe, sempre ad un certo punto, essere sconfitto. Non sarà facile questa volta. La favola che la Giorgio Tesi Group ha vissuto lunedì sera nel suo palazzetto gremito di tifosi per la sfida contro l’Acqua Vitasnella Cantù è stata compromessa dalla notizia arrivata martedì mattina: ammenda da parte della Federazione di 2200 euro per offese del pubblico agli arbitri e 12mila euro in sostituzione del provvedimento di squalifica del campo per presenza di non meglio specificata persone che si trovavano durante la partita a bordo campo. Il presidente  Roberto Maltinti: «C’erano 4000 persone lunedì sera al Pala Carrara. Ce ne sarebbero stati pure di più se la capienza del nostro impianto ce lo avesse consentito: qualche ‘vaffa’ all’indirizzo dei direttori di gara sarà scappato, quindi nulla da dire e paghiamo. Ma,- ha continuato (uff. stampa) –  la persona non identificata ero io, il presidente della società, che magari non avrà titolo per trovarsi lì e me ne scuso, ma che non può essere definita ‘persona non identificata». Un volto da jet set di basket internazionale, come ha proseguito il pres, ma certamente noto nell’ambiente visti gli innumerevoli anni di attività. «Nei palasport che ho visitato, e sono stati tanti, dal Trentino alla Sicilia, ho visto anche canestri spostati durante un tiro libero, cartelloni pubblicitari rovesciati durante una rimessa, borse da donna gettate in campo durante un time-out. Se lunedì sera a Pistoia fosse successa una cosa del genere, – si è chiesto il presidente – applicando il principio di proporzionalità, avremo forse dovuto giocare le prossime ventiquattro gare interne in campo neutro, a porte chiuse, e quattro contro cinque?». Un vero fulmine a ciel sereno, caduto dopo una serata in cui è andato in scena un vero spettacolo sportivo fatto di brividi, di adrenalina, di calore del pubblico, la classica partita che tutti con la propria squadra vorrebbero vivere. Complimenti, lacrime di emozione, commozione, abbracci, un mix di sentimenti che avrebbe suggerito di tutto tranne che un finale a sorpresa. «Pistoia non farà ricorso, pagherà l’ammenda, e andrà avanti. Per ora! – ha affermato Maltinti – Io amo la mia città, ma ancora di più amo questo sport, e vorrei che tutti quanti lo amassero. Ma per poter amare qualsiasi cosa, c’è bisogno di rispettarla. 12mila euro di ammenda per una società come la nostra sono un duro colpo: da presidente avrei preferito impiegare quei soldi per pagare i nostri collaboratori, che svolgono un lavoro encomiabile e che meriterebbero da parte mia un trattamento economico migliore di quello che purtroppo riesco a garantire loro. Ogni anno tante, troppe società di basket gettano la spugna, spariscono, muoiono;  -ha continuato – io non sarò forse un presidente molto amato dalla classe arbitrale, ma il mio essere sanguigno e verace, vuol dire essere anche istintivo, e mi rendo conto che questo non sempre è un bene. E’ vero: senza arbitri, la domenica non si gioca! Ma ricordiamoci tutti anche l’altra faccia di questa stessa medaglia: senza società, la domenica non si arbitra! Come presidente, ma ancor più come un quasi settantenne innamorato di questo sport io chiedo che ogni componente abbia per una volta il coraggio di sedersi attorno al medesimo tavolino e che non abbia paura di mettersi in discussione. Finché non ci sarà la prese di coscienza di essere tutti sulla stessa barca, finché non ci sarà la volontà di trovare insieme le soluzioni il basket italiano non si risolleverà!».