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Scandone disastrosa! Sassari le fa lo sgambetto. 67-80

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La Dinamo Sassari riesce nell’impresa: batte Avellino al Pala Del Mauro per 67-80 e resta in corsa nella lotta playoff. Prestazione ai limiti della perfezione per i ragazzi di coach Zare Markovski sempre avanti ed in pieno controllo del ritmo gara. Avellino sembra aver subito il contraccolpo della sconfitta europea contro Venezia e, almeno fino ad oggi, non ha trovato rimedi al calo fisico e mentale dei suoi uomini di riferimento. Il Banco di Sardegna ha costruito il successo sulla difesa: ha tenuto gli irpini a soli 67 punti in casa, trovando qualità e tiri puliti da Polonara, Bamforth e Jones. Spissu e Co in vantaggio per palle recuperate e rimbalzi difensivi. Nel primo tempo Sassari è padrona del campo. Achille Polonara sugli scudi: la difesa match up di Avellino appare lenta e confusa sul lato debole, lasciando sempre libero il tiratore nell’angolo. L’asse play-pivot biancoverde non incide come dovrebbe: Fesenko soffre la verticalità di Jones che, quasi mai, gli lascia strada libera. Filloy e Scrubb mantengono la Sidigas a contatto, nonostante le basse percentuali totali dal campo. Nella ripresa il Pala Del Mauro assiste al crollo della Scandone. Si abbassano le percentuali dal campo; le guardie irpine sempre battute nel primo palleggio. 17 i possessi sprecati nella fase offensiva. Nervosismo, superficialità e leggerezza: queste le chiavi della debacle casalinga irpina. Per gli ospiti prova da incorniciare per Scott Bamforth: MVP dell’incontro con 16 punti, 5 falli subiti, 67% al tiro e 20 di valutazione. Vince nettamente il duello in cabina di regia con Fitipaldo e si prende sulle spalle l’attacco sassarese nel terzo quarto. Seguono a ruota Polonara e Bostic: 26 punti in due con un’altissima percentuale dal pitturato. Per Avellino non bastano le buone prove “realizzative” di Wells (12 punti, 5/10 ai liberi) e Rich (17 e 6/8 da due) che non coinvolgono i compagni e crollano nei momenti importanti. Il solo a mostrare discreto atteggiamento in campo è Thomas Scrubb: l’ultimo a mollare; forse meriterebbe qualche minuto in più. Avellino deve guardarsi alle spalle: Trento si avvicina sempre di più. Il 9 maggio al Del Mauro c’è l’ultima di campionato proprio contro la compagine di Buscaglia.

CRONACA DEL MATCH

I QUARTO: Parte subito forte la dinamo Sassari, trascinata da un super Achille Polonara. Avellino attacca con pazienza e qualità: tripla centrale di capitan Marteen Leunen, dopo una splendida circolazione di palla. Fitipaldo pasticcia in chiusura su Bostic, regalandogli un viaggio in lunetta. Partita in perfetta equilibrio con tanti errori su entrambi i lati del campo. Sassari corre in contropiede con Polonara: la difesa match up di Sacripanti è carente sul lato debole. Stipcevic in transizione ne mette altri tre: Banco di Sardegna in doppia cifra di vantaggio. Scandone assente e confusionaria; i liberi di Planinic allargano la forbice. 13-25

II QUARTO: Thomas Scrubb rimette in carreggiata Avellino; Sassari spreca tre palloni in attacco e viene risucchiata dai biancoverdi. Momento di stasi e punteggio fisso sul 20-25 ospiti. Buona difesa in post basso di Zerini su Planinic che contiene magistralmente il lungo ex… Polveri bagnate per Stipcevic e Filloy e ritmo che bruscamente si abbassa. Azione corale dei sardi: Avellino rincorre la palla, lasciando libero Polonara per la tripla del +10. La riscossa avellinese parte dalle mani di Lollo D’Ercole: colonna portante dei biancoverdi difende egregiamente su Stipcevic ed infila la bomba del -5. Sotto canestro è duello accesso tra Fesenko e Jones: il numero 22 di canotta bianca inchioda lo schiaccione. 30-34

III QUARTO: Avellino torna in campo col piede giusto: difesa e contropiede le armi della riscossa irpina, firmata Filloy-Rich. Bello e cattivo tempo di Kyrylo Fesenko: prima due punti in pick and roll, poi fallo ingenuo ai danni di Jones. Altro black-out per la Sidigas: Sassari vola sulla doppia cifra di vantaggio, trascinata da Bamforth e Spissu. Altra palla persa di Bruno Fitipaldo che innesca il contropiede di Bamforth: Avellino non segna più. I ragazzi di Sacripanti sprofondano sul -17. Botta e risposta tra Lawal e Bamforth sul finale di quarto. 46-63

IV QUARTO: Parziale di 6-0 sardo: Avellino alle corde. Reazione di orgoglio di Dez Wells: 4 punti consecutivi per l’ala americano ed Avellino sul -25. Zare Markovski chiama time-out per ragionarci su e fermare l’inerzia positivi dei padroni di casa. Scrubb e Wells sono gli ultimi a mollare per Avellino ma la difesa è il vero problema dei lupi. Lawal perde una palla sanguinosa per due punti facili di Jones. Questa la giocata che chiude definitivamente il match. Sassari sbanca Avellino. 67-80

POST GARA

Pino Sacripanti: “Complimenti a Sassari per la vittoria. Siamo stati indegni e non abbiamo giustificazioni sull’aspetto mentale, della tenacia e della dedizione. Abbiamo sbagliato tutto. Sicuramente ho la colpa di non aver trasmesso la giusta grinta per vincere. Primo quarto pessimo; abbiamo rimesso in piedi la partita ma è stata sola una fiammata. Troppo morbidi, leggeri e pieni di nervosismo. I giocatori non hanno interpretato bene la gara. Chiedo scusa al pubblico e i fischi sono meritati. Dobbiamo girare la pagina per provare a vincere.”

Zare Markovski: “E’ importante vincere. Siamo ancora lontano da qualsiasi discorso di play-off perché è una gara in volato. Abbiamo fatto una bella partita in difesa: non è facile stare avanti contro Avellino. Ognuno ha dato il contributo per avere la meglio. In attacco ci siamo appoggiati a punti di riferimento come Bamforth e Polonara. Merito di tutti.