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Sassari ritrova fiducia e morale, Caserta si arrende

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Dinamo Sassari vs Reggio EmiliaLa Dinamo non concede il due senza tre, le sconfitte in campionato si bloccano a Caserta, grazie ad un secondo tempo autoritario, la Juve alza bandiera bianca nell’ultimo quarto, il merito va ai due Green in biancoblu

Sassari guadagna la palla a due, con Caserta che paga da subito un gap fisico in ala forte con l’accoppiamento Brooks C.Green, ma è la Juve a sbloccare il punteggio con Michelori bravo ad approfittare di una disattenzione della difesa biancoblu..

Dinamo molta legata in attacco, con Caserta brava a chiudere le vie del pick and roll e Sassari incapace di trovare soluzioni offensive diverse dal tiro dalla lunga distanza, prima della tripla di Drake Diener che vale il 5-3 dopo 3’30”.
Break Casertano firmato Roberts Mordente, 2 palle recuperate dalla Juve e terza sfiorata, con poca lucidità in attacco per Sassari, l’unica nota negativa per i padroni di casa, sono i falli spesi, con il bonus esaurito a metà quarto, 13-5 al 5′.
Tante rotazioni in campo per le due squadre, con Sassari che abbassa il quintetto con B.Sacchetti e Molin che si adatta con l’ingresso di Tommassini; Caserta abbassa l’intensità difensiva per via dei falli e Sassari si riavvicina, con un mini break di 4 punti che spinge coach Molin al time out.
Il minuto di sospensione fa meglio a Sassari, che firma subito un altro minibreak che vale l’8-0 e il pareggio a quota 13, che diventa in meno di un minuto 13-0 con Caserta bloccata in attacco.
Roberts ferma l’emorragia, nell’ultimo minuto, ma l’inerzia è nelle mani degli ospiti e il quarto si chiude sul 17-20 a favore di Sassari.

Il secondo quarto si apre con Sassari che rialza il quintetto e Caserta che lo abbassa ulteriormente, Vitali riprende da dove aveva lasciato e Siena e le scelte offensive ospiti, di nuovo orientate al tiro dalla lunga distanza, permettono ai padroni di casa di ritrovare la testa della gara. 21-20 dopo 2′ e time out Sacchetti.
Si ripropone il tema tattico del primo quarto, con Sassari frettolosa in attacco dopo le prime letture offensive chiuse dai buoni movimenti della difesa Casertana e la Juve brava, ad avere pazienza e a prendersi la testa della gara, anche con degli isolamenti offensivi, 27-25 a 5′ dalla sirena.
Sassari prova ad alzare il ritmo di gioco, trova le triple mancate nei tentativi precedenti e ricompie il controsorpasso; Caserta risponde rialzando l’intensità difensiva, dosandosi in maniera differente con i falli e trovando dalla lunetta i punti che le restituiscono la testa della gara. Devecchi è un fattore per la Dinamo, 8 punti e tanti tap out, dall’altra parte Vitali dimostra molta più maturità rispetto alle partite giocate in LegaA, attaccando il canestro considerata la situazione falli degli avversari e il quarto si chiude sul 37-38 a favore degli ospiti.
La Juve dopo un ottimo avvio segnato da una bella difesa aggressiva, è costretta per via delle penalità, ad abbassare la guardia, Sassari non si fa sfuggire l’occasione e chiude il gap creato dagli uomini di Molin; fra le file Sassaresi brilla Devecchi, con 8 punti ed un infinità di palloni toccati a rimbalzo ed in difesa; per la Juve è il collettivo a fare bene, i padroni di casa, sono bravi a chiudere il pick and roll avversario, tanto da escludere Linton Jhonson dalla contesa, ma poi prestano il fianco al tiro dalla lunga distanza ospite, arma preferita dai Sassaresi.  

Ritrova il campo Jhonson nel terzo quarto, non T.Diener, Caserta sblocca il punteggio dalla lunga distanza, Sassari restituisce la cortesia con 5 punti del redivivo Thomas, con la Dinamo che si porta sul 41-45 dopo 3′ di gioco.
Caserta prova la zone press, Sassari punisce i rientri difensivi lenti e in un Amen, la squadra di coach Sacchetti vola al più 10, grazie alle bombe di Drake Diener e C.Green, con Molin costretto a chiamare Time Out.
Il minuto di sospensione restituisce lucidità in attacco ai bianconeri, ma Caserta non segna nonostante dei buoni tiri aperti, mentre dalla lunetta C.Green aumenta il massimo vantaggio Sassarese a 13 lunghezze, 41-54 e time out Sacchetti.
Molin prova con l’ingresso di Tommassini a trovare un vantaggio fisico su M.Green in attacco, ma Sassari è brava a leggere le trame offensive Casertane e trova anche 15 lunghezze di vantaggio.
Jhonson e Brooks sgomitano a rimbalzo, il lungo americano tira il pallone sulla testa dell’ex Cantù e ne nasce un piccolo parapiglia che viene punito con due tecnici, uno per parte, che serve solo a far accendere il PalaMaggiò.
La gara, si “sporca”, tanti errori su entrambi i lati e il punteggio che rallenta la sua corsa con il quarto che si chiude sul 47-61 grazie ad un concreto C.Green.

Continua l’astinenza dal parquet per T.Diener, Caserta è ancora bloccata in attacco, ma Sassari non riesce a chiudere la gara, anzi, arriva il tecnico per la panchina Sassarese che la Juve spreca, trova solo un punto e Sassari punisce con il contropiede del 49-63.
Roberts prova a svegliare i suoi prendendosi una gran linea di fondo con schiacciata annessa, i bianconeri non sono però altrettanto bravi dall’altra parte del campo e la forbice fra le due formazioni è sempre di 14 punti 51-65 a 6′ dal termine.
La bomba di C.Green colpisce e fa barcollare Caserta, la Juve spegne la lampadina in attacco, merito della grande difesa di M.Green; Brooks prova di nuovo a scuotere i suoi, ma Thomas firma quello che è il colpo del KO, 53-71 a 3′ dalla fine con B.Sacchetti a seguire che mette la parola fine  alla contesa con la bomba del +21.
I minuti finali servono solo a delineare il punteggio al 40′, arrotondato dal fallo antisportivo subito da Thomas, per lui ennesimo recupero, che porta 5 punti nelle casse Sassaresi.
Finisce 57-82, con la Juve incapace di bloccare un passivo anche troppo severo e Sassari matura, nel voler attaccare sino all’ultimo secondo.
Sassari ritrova punti e morale, la squadra di coach Sacchetti, gioca particolarmente bene nel secondo tempo, la mossa di coach Sacchetti di lasciare per tanto tempo sul parquet M.Green, si rivela il fattore che condiziona la gara, Caserta soffre la tenacia difensiva del folletto di Philadelphia e la partita si risolve con l’ex Avellino vero MVP della contesa.