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Roma, partenza col botto. Pianella espugnato in gara 1

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Hosley Quinton Roma vs Abass Awudu CantuE alla fine il Pianella cadde. Succede proprio nel giorno meno indicato e più insidioso, la gara 1 di quarti di finale dopo la sosta che, Milano a parte, ha conmdizionato tutte le squadre che partivano in casa. E’ una cinica Acea Roma a piazzare il colpo che rovescia la serie, prevalendo 71-75 in volata, in una partita certo non bella, ma dove i capitolini hanno mostrato più convinzione ed intensità nei momenti decisivi, nonostante le assenze di Mayo e Moraschini.

Il frontcourt di coach Dalmonte costruisce il successo, garantendo non solo superiorità a rimbalzo (34-29 pro Roma con 11 offensivi contro i soli 7 di Cantù), ma con un solido contributo in termini di punti e tiro perimetrale. Un grande Bobby Jones (14, 3/3 dal perimetro) e la novità Kanacevic (13, 2/2 da tre) mettono in crisi una difresa biancoblu lenta sui close out, Mbakwe (14 e 11 reb) porta sotanza e fisicità, prima che Jimmy Baron (13 di cui 11 nel 4° periodo) indossi i panni del killer nel quarto conclusivo, vanificando il break canturino che sembrava aver raddrizzato la partita.

Cantù non trova mai la fluidità e soprattutto il cambio di passo che la contraddistingue tra le mura amiche, è poco intensa per una partita di playoff, e il 33% da tre (9/27 contro il 9/19 ospite) racconta di una circolazione di palla farraginosa che produce pochi tiri puliti, quanto piuttosto estemporanei e con poco ritmo. La differenza, in negativo rispetto al produttivo pino ospite, la fa anche la panchina, che non dà quasi niente con un Gentile (0, 0/4 da tre) indecifrabile e un Uter (1 e 2 reb in soli 13′) parso scarico fisicamente. Michael Jenkins (Cantu) vs Trevor Mbakwe (Roma)Ma l’attacco gira a tre cilindri per tutti i 40′, Ragland (13, 1/6 da tre 2 assist), non ha la solita leadership, Aradori (9 e 6 reb) si annulla nel duello con Hosley (9, e 5 reb), su Leunen (11 e 6 reb) pesano le 4 perse e l’errore su Baron nel finale, quando salta sulla finta della guardia Acea lasciandogli la tripla frontale allo scadere dei 24″. C’è un grande Michael Jenkins (19, 7/12 dal campo) a tenere vive le speranze VitaSnella, nonstante sia proprio lui a perdere l’ultimo pallone, che poteva valere l’overtime o la tripla della vittoria nell’azione a 9″ dalla fine, male orchestrata però da tutta la squadra.

E’ un match che non trova mai un padrone, in un primo tempo dove Cantù è brava a togliere la palla dalle mani del temuto Goss (6, 2/8 al tiro, 3 assist), preso in consegna da Jenkins, ma si trova a propria volta in difficoltà sui cambi sitematici della difesa di Roma ch, se concedono qualcosa a un discreto Cusin (8 e 8reb oltre a una buona presenza difensiva), tolgono agli esterni di Sacripanti la possibilità di girare l’angolo e innescare le rotazioni che normalmente preludono un tiro aperto. Provano ad alzare il ritmo i biancoblu, ma presto Roma prende il controllo dei tabelloni e quando le ali cominciano a colpire dall’arco il mini vantaggio di 2/3 possessi svanisce. Lo stesso copione si presenta all’uscita dagli spogliatoi, con VitaSnella priva di ritmo e con un paio di palle perse incomprensibili, e Roma che mette stabilmente il naso avanti, lanciata dalla doppia dimensione di Kanacevic e dall’energia di Jones sui due lati del campo, in un parziale di 12-20, dal -4 dell’intervallo, al 48-52 esterno dopo 30′.

Bobby Jones, Acea RomaUna Cantù frastornata tocca il -7 a 8′ dal termine e si appella ai senatori che rispondono presente con Ragland in entrata e le triple di Aradori e Leunen, ma l’inerzia rimane in bilico, così come il punteggio, con Roma più aggressiva e premiata dai liberi segnati con continuità. Sempre l’energia di Jenkis costruisce un +4 di pura volontà, che è anche l’ultimo squillo canturino. La difesa non prende la targa a Baron, ancora l’ex-Brescia riagguanta la parità a 1′ dal termine, ma la partita sembra stregata, con Cantù che si intrappola da sola perdendo palla due volte sul 71-72, sui possessi del possibile +1 e non capitalizza l’1/2 di Jones dopo il fallo tattico, perdendo palla e partita.

Giovedì, sempre al Pianella, la truppa di Sacripanti si troverà quindi già con le spalle al muro, comunque già conscia di dover affrontare i propri demoni in trasferta per ribaltare la serie, pur se su uno dei pochi campi espugnati quest’anno.

Coach Dalmonte mette invece a segno il colpo che più fa male, potendo la sua squadra affrontare ora gara 2 quasi senza pressione, avendo di fatto già raggiunto l’obiettivo classico di chi parte in trasferta, ovvero tornare a casa sull’1-1.

MVP: Jimmy Baron decide la partita nel quarto periodo, ma il nostro MVP va a Bobby Jones (14, 1/4 da due, 3/3 da tre, 3/4 TL, 2 reb 1 assist) il fattore decisivo per energia sui due lati del campo, protagonista di un terzo quarto a 360° che indirizza la partita verso Roma.

Acqua VitaSnella Cantù – Acea Roma 71-75 (17,16, 36-32, 48-52)

Acqua VitaSnella Cantù: Abass 2, Uter 1, Rullo 6, Leunen 11, Jenkins 19, Marconato ne, Ragland 13, Aradori 9, Cusin 8, Gentile. All. Sacripanti

Cimberio Varese: Goss 6, Jones 14, Reali ne, Tonolli ne, Righetti ne, D’Ercole, Hosley 9, Baron 13, Szewczyk 6, Moraschini ne, Mbakwe 14, Kanacevic 13. All. Dalmonte

Punti quintetto: Cantù 60, Roma 43

Punti panchina: Cantù 11, Roma 32

Tiri da due: Cantù 17/29, Roma 18/41

Tiri da tre: Cantù 9/29, Roma 9/19

Tiri liberi: Cantù 10/14, Roma12/14

Rimbalzi: Cantù (29, 7 off.), Roma (34, 11 off.)

Assist/perse: Cantù 15/12 , Roma 13/12

Valutazione: Cantù 70, Roma 78

 

Stefano Mocerino

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