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Roma parte da dove aveva lasciato. Per Montegranaro piccoli errori ma decisivi

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Quinton Hosley Dopo un estate difficile, con tanti cambiamenti fatti a livello societario e nel roster, Montegranaro voleva partire bene, con una bella prestazione e soprattutto con una vittoria per ridare entusiasmo ad un ambiente che ultimamente non si era più dimostrato caldo come i primi anni di serie A.

 

Ma non è andata come speravano Recalcati e i suoi ragazzi. Roma è partita forte sfiorando la doppia cifra di vantaggio già nel primo quarto, i padroni di casa sembravano troppo contratti e la voglia di dimostrare il loro valore ha portato a ingenuità che ha permesso ai capitolini di trovare sempre un tiro facile, con un Hosley imprendibile in penetrazione e autore di 11 punti in 10′. 

La reazione non si è fatta attendere, e con un super Mayo che nel secondo quarto ha messo a segno ben 11 punti con 3 triple su 3 tentativi il pubblico è entrato in gara e sospinto la squadra fino al primo vantaggio proprio sulla seconda sirena (45-44). 

Nella ripresa la gara è stata più equilibrata, con continui cambi al comando, con la Sutor che prova spesso la zona per togliere punti di riferimento all’attacco romano, ma che poi non riusciva a tramutare in attacchi efficaci con errori banali che generavano palle perse alla fine costose nell’economia della gara.

L’ultima frazione è salito in cattedra Phil Goss, autore di 10 punti e davvero decisivo nel prendere la squadra in mano e prendersi tante responsabilità ampiamente ripagata. Si è arrivati sul filo di lana per decidere l’incontro, con una palla recuperata da Cinciarini su uno spento Baron e un tiro da 3 di Mayo che si spegneva sul ferro.

Per Montegranaro bene il play Mayo, anche se per il piccolo americano sarà una manna il rientro di Collins che gli permetterà di avere meno la palla nelle mani. Solido Sakic che è molto impreciso al tiro, ma è sempre presente nelle azioni della squadra e pronto a dare il suo contributo. Bene anche Skeen, che suscitava qualche perplessità nel momento del suo ingaggio perché non proprio un pivot, ma che ha lasciato intravedere movimenti e una mano molto educata che se verranno abbinati a meno amnesie difensive e ad una voglia di andare a rimbalzo maggiore lo consacrerà sul palcoscenico del campionato italiano. Male la panchina, una squadra di serie A non può permettersi solo 4 punti che arrivano dalle riserve, è vero, le attenuanti ci sono, ma urge integrare Jason Derrik per la prossima trasferta a Venezia.

Roma è cambiata, ma sembra poter diventare più forte della versione che l’ha portata alla finale scudetto. Ha un roster più lungo e un coach che sembra averla già plasmata anche se in pochissimo tempo. Di Hosley si ricordavano le sue capacità atletiche fuori dal normale mostrate a Sassari, e questa gara ha dimostrato che sono ancora tutte dentro l’americano anche se sono passati due anni dalla sua ultima apparizione nel massimo campionato.  Per lui una prestazione monstre con 19 punti, 7 rimbalzi e 6 assist per 24 di valutazione. Altra colonna romana si è dimostrato il confermato Phil  Goss, che nei primi quarti sembrava troppo compassato e a volte quasi avulso dal gioco dei compagni, ma negli ultimi 10 minuti è venuto fuori il campione che ha preso per mano la squadra e ha messo i tiri più importanti nel finale al cardipalma, porta a casa 17 punti  con solo 10 tiri presi. Molto bene anche Lorenzo D’Ercole, non molto per le triple che sono la specialità della casa, ma per la difesa che ha messo in difficoltà negli ultimi due quarti Josh Mayo e Daniele Cinciarini.

 

Dalla sala stampa:

Dalmonte: Devo ammettere prima di entrare nella partita che i 15 minuti prima di entrare in campo sono stati emozionanti per il ritorno nel nostro campionato. Conoscevamo le difficoltà della partita. La squadra ha avuto un ottimo impatto, ma abbiamo patito il recupero di montegranaro che sapevamo essere solida. Faccio i complimenti a tutti i giocatori scesi in campo, perché sono stati dentro la partita e hanno saputo reagire qundo Montegranaro è uscita ed ha proposto difese diverse, soprattutto la zona che ci rompeva il ritmo. I miei sono stati bravi a non perdere la lucidità. Nei secondi 20 minuti abbiamo aumentato la nostra prestazione difensiva e questo ci ha aiutato ad essere più tranquilli nell’attaccare. Credo che questo tipo di partite in trasferte averla vinta potrà fare la differenza, visti anche alcuni risultati che ho sentito. Da domani dobbiamo preparare la prossima gara, ma recuperare la preparazione perché siamo in ritardo rispetto agli altri. Taylor è stato gestito quest’oggi, e speriamo che possa progredire come oggi per poter arrivare al top dandoci la possibilità di scegliere. D’Ercole è stato fondamentale nella sua difesa su Mayo, ma non vorrei parlare molto dei singoli, io penso alla squadra. 9 palle perse nei primi 20 minuti sono state troppe, e hanno regalato troppi punti gratuiti. Nel secondo tempo siamo andati molto meglio. Ignerski è fuori condizione, ma è normale per un giocatore che ha fatto gli europei per poi stare un mese fermo perché non aveva squadra.

D’Ercole: Dovevamo migliorare in difesa nel secondo tempo, perché eravamo poco aggressivi. Ci siamo riusciti e questo ci ha permesso di portare a casa la partita. Siamo all’inizio del campionato, il coach ci ha chiesto di partire forte e ci siamo riusciti, abbiamo avuto problemi nel precampionato che non ci ha permesso di allenarci mai tutti insieme, ma da adesso, con il lavoto in palestra, potremo solo crescere. Da mercoledi, con l’inizio dell’Eurocup inizierà una nuova era per Roma, quasi nessuno di noi ha mai disputato i due impegni tranne Hosley e Baron, ma avendo una panchina più lunga possiamo ruotare più uomini e sono convinto che possiamo far bene.

Recalcati: Abbiamo giocato e perso una partita che se ne avremmo avuto bisogno ma che non è cosi, che ci ha ricordato quali sono le qualità che dobbiamo avere per vincere una partita. In questa partita, a parità di prestazione, dobbiamo fare bene delle cose che dipendono solo da noi: i tiri liberi, le palle perse, canestri da sotto senza essere contrastati. Usciamo da questa partita consapevoli che dipendiamo da queste piccole cose. Dobbiamo essere più freddi, tante palle perse per sbadatezza, infrazioni di passi sciocche, dobbiamo essere più cattivi sotto canestro. Non voglimo essere legati al rendimento realizzativo di un giocatore in particolare, oggi l’abbiamo avuta a tratti con Sakic che ha segnato più nel secondo tempo e Mayo con Cinciarini più efficaci nel primo tempo, ma questa cosa non mi spaventa, dobbiamo essere più tranquilli e diluire nei 40 minuti le responsabilità di tutti i giocatori. Abbiamo una squadra con tanti tiratori da 3, forse a volte abbiamo accellerato troppo con alcune conclusioni, ma questo dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Nell’ultima azione obiettivamente è stato giusto il tiro di Mayo da 3, ma purtroppo non è entrato. Mazzola ha subito un tecnico nel primo quarto perché ha preso la palla dopo un tiro e da quest’anno la regola prevede questa sanzione. Noi è dall’inizio della preparazione che lavoriamo sulla zona, oggi ha funzionato e ci fa piacere.

Mayo: Me l’aspettavo di trovare un campionato così fisico, non ho trovato nulla che non mi aspettassi. aldilà della mia prestazione positiva la squadra può fare di più e ci riusciremo sicuramente. Non ho rimpianti per l’ultimo tiro, se ce ne saranno altri li prenderò consapevole che lo segnerò, poi a volte andrà cosi a volte no. Mi è piaciuto moltissimo il sostegno che ci hanno dato i tifosi quest’oggi.

 

Sutor Montegranaro – Acea Roma 75-78 (20-27, 45-44, 57-59)

Sutor Montegranaro: Cinciarini 14, Sakic 18, Mayo 21, Tessitore n.e., Lauwers, Campani n.e., Mazzola 4, Mitrovic 7, Detrick, Quaglia n.e., Skeen 11. All. Recalcati

Acea Roma: Goss 17, Reali n.e., Tonolli n.e., Righetti 3, D’Ercole 6, Taylor 9, Eziukwu 4, Hosley 19, Baron 4, Ignerski 3, Moraschini 2, Mbakwe 11. All. Dalmonte.

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