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Roma-Caserta in Countdown: troppe palle perse condannano la Juve, Mbakwe e Goss guidano la riscossa Virtus

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Venezia - Caserta - panchina Juve CasertaRoma, dopo tre (quattro se si considera anche la Coppa Italia) sconfitte consecutive torna al successo battendo 82 a 79 Caserta. I campani, costretti ad inseguire per tutti i 40’, si sono ritrovati negli ultimi secondi più volte sul -3 ma il cuore e la precisione dalla lunetta dei romani hanno fatto la differenza. Ecco in numeri e statistiche Virtus-Juve, tutto rigorosamente in Countdown. 

10 il voto che merita Phil Goss. Non è il top scorer dei suoi (Jones ne mette 16) ma i suoi 13 punti e 5 assist bastano per eleggerlo Mvp. Si sacrifica, quando D’Ercole non è in campo, in un ruolo non suo facendo il play.

9 sono le vittorie di Caserta. La salvezza sembra acquisita e, se arrivasse il tanto agognato sostituto di Hannah, si potrebbe ambire anche a qualcosa in più. Classifica alla mano, infatti, i playoff sono lontani solo 2 punti. Se consideriamo Milano (30 punti), Brindisi (28), Cantù (28), Siena (26), Roma (24) e Sassari (24) con un piede già in post season, gli altri due posti (Reggio Emilia ed Avellino sono a quota 20 e nell’ultimo turno hanno perso) sono a portata di mano.

8 sono i rimbalzi di Mbakwe. I tre falli a carico a fine primo tempo lo isolano dal match ma quando viene richiamato in causa fa alla grande il suo dovere. E’ lui a prendere per mano la squadra quando Caserta con un gran ultimo quarto ritorna sotto. Chiuderà con 10 punti, 8 rimbalzi, 6 falli subiti e 17 di valutazione.

7 le palle perse in più da Caserta rispetto a Roma (21 a 14). I troppi palloni regalati sono stati una delle chiavi della sconfitta dei bianconeri: ben sette perse nel solo primo quarto, quattro nel secondo e cinque negli ultimi due periodi. Se poi le recuperate sono appena 6 a fronte delle 15 romane, si capisce come espugnare il PalaTiziano sia diventata impresa ancora più ardua di quanto era alla vigilia.

Phill Goss, Acea Roma6 sono i palloni recuperati da Quinton Hosley. Dopo la non brillante prestazione di Cantù (9 punti con 3/7 al campo e 5 palle perse) si riscatta contro la Juve con 13 punti (3/6 da due e 2/3 da tre) 7 rimbalzi e, come detto, 6 palle recuperate. Servirebbe più costanza.

5 come il 5/6 da due di Andrea Michelori. Il centro di scuola Olimpia esce dalla panchina come sostituto di Tony Easley e rispetto al compagno dà più sostanza sotto le plance come dimostrano le cifre. L’ex Sassari mette insieme la miseria di 4 punti e 3 palle perse, Michelori 11 punti e 7 rimbalzi (5 offensivi!) in 14’.

4 come le palle perse di Mordente e Brooks. Le note negative finiscono quà perché se Caserta è lì a giocarsi tutto nel finale è grazie a loro due: l’ex Treviso ne mette 14 subendo 6 falli mentre l’ex Cantù 20 con 6 rimbalzi.

3 erano le sconfitte da cui veniva Roma prima di ieri sera (a Brindisi, con Avellino, a Cantù). La vittoria con Caserta ha dato fiducia ad un gruppo comunque in piena emergenza: l’innesto di un play che sostituisca Taylor è necessario come ha confermato lo stesso Dalmonte in conferenza stampa.

2 come il 2/10 dal campo di Chris Roberts. La guardia americana non replica la buona prova fornita contro Reggio Emilia (19 punti con 5/8 dal campo) fermandosi a 7 punti (1/4 da due e 1/6 da tre) e 3 palle perse.

1 come le squadre all’inseguimento di Jimmy Baron. L’ex Kuban (ieri 11 punti con 3/11 dal campo ma decisivo nel finale) pare aver suscitato l’interesse del Real Madrid, disposto a pagare un buyout pur di garantirsi le sue prestazioni. Vedremo se Roma, e soprattutto il ragazzo, sapranno resistere.

0 come il voto che meritano tutti coloro che hanno pensato di darsele di santa ragione prima dell’inizio del match fuori dal PalaTiziano. Indipendentemente dal tifo, da condannare qualsiasi gesto di violenza.

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