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Repesa: “Tutti vogliamo che il movimento vada avanti in LBA, ma serve correzione e lucidità”

Repesa: “Tutti vogliamo che il movimento vada avanti in LBA, ma serve correzione e lucidità”

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Jasmin Repesa, coach della Carpegna Prosciutto VL Pesaro, ha presentato in conferenza stampa la partita tra la Vuelle e UNAHOTELS Reggio Emilia (domenica 22 novembre ala Vitrifrigo Arena, ore 20:45, diretta TV su RaiSport).

“Settimana molto complessa, ma ci adegueremo. Per tutta la settimana non siamo riusciti a fare 5vs5, a preparare la partita senza non è facile. Ma ho visto la disponibilità e la bravura dei ragazzi, abbiamo fatto il meglio possibile dato le condizioni. Vedremo domani sul campo. Che partita mi aspetto? E’ difficile, perchè gestire la partita giocando in sei è una novità completa, come la gestirò vedremo, ci adegueremo. E’ tutto da vedere.”

Se inciderà il riposo forzato per Pesaro e per Reggio. “Le regole fatte sono state composte da persone in buona fede, ognuno presente tra tutta la Lega nessuno vorrebbe fermare il movimento, ma nello stesso tempo si deve ragionare con più lucidità. Abbiamo casi che in pratica nessuno vorrebbe vedere di nuovo, per esempio Michael Ojo che dopo essere stato positivo, è risultato negativizzato e due giorni dopo è morto. Speriamo che non succedano cose del genere. Secondo me devono essere più coinvolte le persone che capiscono questa problematica, come lo staff medico. Sono fortunato e onorato di avere nello staff medico persone che hanno avuto covid a marzo-aprile. Tutti vogliamo che il movimento vada avanti, ma la situazione deve essere corretta e serve lucidità, questo è il mio messaggio. Io devo fare il mio lavoro, sono persona matura e mi permetto di dire queste cose. Sul giocare in sei domani, sappiamo cosa significhi sovraccaricare i giocatori, possono arrivare infortuni gravi.  Siamo nella mani delle persone che devono dare decisioni, ho grandi paura per i miei ragazzi. Se succede qualcosa e speriamo di no, chi si prende la responsabilità? Siamo in situazione dove speriamo non succeda qualcosa del genere.”

Tyler Cain. “L’ho ritrovato come all’inizio della stagione, ragazzo straordinario e disponibile, che per fortuna dopo la quarantena, si è reso disponibile.”

Sulla partita che sarà trasmessa su Rai Sport “Mi chiamano dalla Germania, dalla Grecia, Turchia, Serbia, Croazia, perchè la vedranno tutti. Che prodotto offriremo domani? 6 vs 6 oppure ragazzi che hanno voglia di fare qualcosa, questo è il nostro prodotto che vogliamo vendere.”

L’obiettivo della Coppa Italia. “E’ più importante la prossima partita che giocheremo, perchè non sappiamo cosa succederà dopo-domani. Quanti rimarremo, non lo so. Programmare è difficile. Io so che ognuno all’inizio dell’anno diceva che incontrando Pesaro era una partita per la salvezza, adesso dicono che è match da playoff… Può essere che sia match per andare fino in fondo tra due mesi… Devo solo fare i complimenti ai miei ragazzi per come stanno giocando, per come riusciamo a rimanere insieme in questi momenti difficili. In questo momento conta solo una cosa: allenamento e lavoro che ci può portare a un livello più alto. Altre cose non esistono.”

Per i tifosi Vuelle: “In una situazione normale manderei un messaggio per fare in modo che siano il nostro sesto uomo domani, ma questo non è possibile. Faremo di tutto per farli felici, per renderli orgogliosi della nostra squadra per l’atteggiamento… Speriamo prima o poi di vederci e festeggiare insieme, per vivere un evento di basket insieme. Sarebbe bello per dedicargli una vittoria andare verso la loro curva per festeggiare come mandare un messaggio, non so.”

Sul fatto che anche Venezia giocherà a Milano con soli 5 senior, Repesa risponde così. “Nessuno ha dubbi che il movimento vada avanti, ma nello stesso tempo dobbiamo stare attenti prima di tutto che le decisioni vengano prese da chi ha competenza, andare avanti con più lucidità senza sbattere la testa sul muro. Se succede qualcosa di brutto domani qua o in un altro campo, chi prende la responsabilità? Me lo domando. Nello stesso tempo con orgoglio e buona fede si fanno le cose, in pratica si vede che non funziona. Andiamo a correggere, chi lavora sbaglia. Per esempio, che partita dovesse accadere se domani nel derby di Bologna la Fortitudo avesse 4 contagiati con tre infortunati, chi potrebbe scendere sul campo, con le regole? Le regole si scrivono per rispettarle, siamo la gente che dobbiamo ragionare. C’è tempo per giocare le partite, nessun problema, nessuno vuole fermare campionato e movimento pallacanestro. Ma forzare esagerando, ho paura che finisca male, queste sono le mie paure e preoccupazioni.”