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Reggio Emilia-Pesaro in countdown: Polonara gioca da leader, Ross non basta alla Vuelle

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Reggio Emilia ha liquidato senza patemi Pesaro per 91-73 nell’anticipo della quarta giornata di Serie A, trascinata dalla “cooperativa” dei canestri tanto cara a coach Menetti. Alla Vuelle invece non è invece bastata la buona prova di Ross, unico elemento parso in serata nella rosa a disposizione di Dell’Agnello. Riviviamo la gara con il nostro consueto COUNTDOWN.

 

10 come il voto assegnato ad Achille Polonara: l’ala azzurra sfodera la sua miglior prestazione da quando veste la casacca biancorossa realizzando una doppia doppia con 17 punti, 12 rimbalzi e 35 di valutazione. Determinante sotto le plance, l’ex Varese oramai si è inserito alla perfezione negli schemi di Menetti e sarà difficile soffiargli il posto da 4 titolare una volta che l’infermeria biancorossa si sarà svuotata.

9 come gli anni trascorsi dall’ultima vittoria Vuelle al PalaBigi: il palazzetto biancorosso si conferma terra di non facile conquista per la compagine marchigiana che infatti non esulta in casa reggiana dal lontano 2005.

8 come i tiri dal campo realizzati da Rimantas Kaukenas: il 37enne lituano, grazie alle rotazioni più lunghe ha il tempo di riposarsi e così sfrutta a pieno il suo talento evergreen, risultando la principale bocca da fuoco fra le fila dei padroni di casa con 18 punti.

7 come le palle perse da LaQuinton Ross: l’ala ex Ohio State conferma la sua ottima media realizzativa risultando il top scorer della serata con 26 punti. Nel primo tempo tiene a galla la Vuelle (16 punti), ma gioca spesso da solo, non vuole e non trova l’aiuto dei compagni e questo lo porta a un elevato numero di palle perse.

6 come i falli subiti da Riccardo Cervi: il pivot azzurro di 215cm è un cliente scomodo per la banda di Dell’Agnello che poco può fare per contenerlo in attacco (14 punti) e in difesa (3 stoppate).

5 come i falli commessi da Tommaso Raspino: in 21′ sul parquet l’atleta classe ’89 non trova mai la via del canestro ed esce anzitempo per falli, risultando di fatto il peggiore fra le fila dei marchigiani.

4 come le sconfitte consecutive di Pesaro: la Consultinvest pare proprio voler ripercorrere le orme della passata stagione, dove a inizio stagiona inanellò ben 9 gare senza vittorie prima di rialzare la testa e guadagnare una salvezza insperata all’ultima giornata.

3 come le triple messe a segno da Donell Taylor: la guardia dell’Alabama torna a presentarsi davanti al pubblico reggiano nel migliore dei modi, grazie a una partita di sostanza con il 100% dall’arco e un 18 di valutazione e 15 punti che fanno ben sperare.

Sandro Dell'Agnello Pesaro

2 come gli unici tiri dal campo di Andrea Cinciarini: il playmaker della Grissin Bon gioca una partita di sacrifico, preferendo aiutare i compagni come dimostrano i 12 assist, a discapito del suo score personale che avrebbe potuto tranquillamente essere più elevato. Proprio per questo motivo è stato elogiato da coach Menetti al termine della gara.

1 come la prima vittoria casalinga di Reggio: dopo la choccante sconfitta interna contro Cremona, la Grissin Bon rialza la testa sfoderando una prestazione quasi esente da difetti e si issa momentaneamente in testa alla classifica.

0 come i successi in carriera di Dell’Agnello contro Reggio: il coach marchigiano aveva iniziato la propria avventura da allenatore proprio sulla panchina biancorossa nel 2002, salvo abbandonarla subito per stress. Da allora il fato ha voluto che negli incroci con la Reggiana (4) non sia mai riuscito ad avere la meglio.

 

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