fbpx
Home Serie A Reggio-Brindisi, gara1 in sala stampa. Menetti: «Ai playoff può succedere di tutto» Bucchi: «E’ mancata la giusta freddezza»

Reggio-Brindisi, gara1 in sala stampa. Menetti: «Ai playoff può succedere di tutto» Bucchi: «E’ mancata la giusta freddezza»

0

Grissin Bon Reggio Emilia, Coach Massimiliano Menetti

Eccezionale vittoria in rimonta per la Grissin Bon Reggio Emilia contro l’Enel Brindisi in gara1: dopo un primo parziale di 7-30 e sotto di 18 all’intervallo, i biancorossi nel secondo tempo hanno concesso solamente 26 punti alla formazione ospite.

Di seguito le dichiarazioni che i due coach hanno rilasciato in sala stampa. 

Massimiliano Menetti: «In trent’anni che lo frequento non ho mai visto un PalaBigi così carico, non vorrei che l’ambiente avesse inficiato il nostro primo quarto. Nei primi 10′ abbiamo perso calma e lucidità, ma questi sono i playoff, può succedere di tutto. L’arbitraggio? E’ stato in linea con la prestazione altalenante delle due squadre; la lezione dell’anno scorso ci è servita molto, abbiamo mantenuto la calma nei momenti giusti. Negli spogliatoi ci siamo tolti di dosso la tensione nervosa accumulata nei primi 20′ e ci siamo posti l’obiettivo, poi mantenuto, di arrivare a -10 al 30’. Diener? Oggi ha faticato come molti altri, soffrendo la difesa molto aggressiva di Brindisi. Dopo questa gara1 abbiamo imparato una cosa: giocando la nostra pallacanestro possiamo battere chiunque, altrimenti se ci rilassimo si può finire sotto anche di 30 punti».

Piero Bucchi: «E’ stata una bella partita dal punto di vista emozionale, siamo partiti molto bene, ci stava il rientro della Grissin Bon ma nel momento chiave abbiamo sbagliato troppi tiri aperti, serviva maggiore freddezza. Sono molto arrabbiato, ci bastava veramente poco per strappare gara1: ora dobbiamo trasformare questa tensione in energia positiva per gioved’ sera. Più spazio per Cournooh? Nel finale mi sono fidato di quei giocatori che durante la stagione ci hanno fatto vincere molte partite grazie alle loro giocate. Ripeto, è tutta questione di freddezza, esperienza e saper reggere alla pressione: Turner è al primo playoff, lo stesso discorso vale per Mays, hanno culture di basket non europee, al contrario dei giocatori di Reggio».

 

© BasketItaly.it – Riproduzione riservata