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Home Serie A Quanti regali sotto l’albero di Pistoia. Venezia cade sull’ultimo tiro, ma i toscani meritano di più. Le emozioni nel countdown natalizio

Quanti regali sotto l’albero di Pistoia. Venezia cade sull’ultimo tiro, ma i toscani meritano di più. Le emozioni nel countdown natalizio

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czyz, pistoia

Il PalaCarrara di Pistoia ci regala un altro countdown da batticuore. Babbo Natale bussa tre volte all’anello pistoiese sulla tripla di Goss, ma alla fine decide di uscire e lasciare tre pacchi dono sotto l’albero della Giorgio Tesi Group; una vittoria meritata, una salvezza quasi in tasca e l’accesso alle final eight di Coppa Italia, che arrivano per la prima volta nella storia della Pistoia cestistica. Venezia non può che recitare il mea culpa per una gara che l’ha vista demolita nella valutazione (60 a 36 nei primi due quarti e 88 a 59 quella finale), ma che ha “rischiato” di vincere, tenuta a galla dai suoi tiratori.

 

10 punti per Aleksander Czyz. Quasi a fine del secondo periodo si scaviglia, esce dolorante strisciando sul parquet e la sua gara sembra finita. Rientra dalla pausa lunga e gioca 9 minuti segnando 2 punti, ma catturando anche 7 rimbalzi, frutto di una prestazione coraggiosa. Complessivamente sono 9 rimbalzi, 5/5 da due punti, 5/8 ai liberi, 2 stoppate e 17 di valutazione. Ha incarnato le doti biancorosse di questa stagione; lavoro, serietà e grande spirito di sacrificio.

9 le vittorie di Pistoia, contro 4 sconfitte. Finora il campionato della Giorgio Tesi Group è stato esaltante. Una sola sconfitta tra le mura amiche, ma che grida ancora vendetta; senza alcune decisioni arbitrali più che discutibili, la gara contro Reggio Emilia poteva avere un altro padrone e cosi la classifica del massimo campionato. Ma la virtuale salvezza ormai raggiunta e l’accesso alle final eight ripagano la società toscana di un grande lavoro. Squadra giovanissima, nuovo coach, un budget risicato, ma tanto cuore ed entusiasmo. Adesso Pistoia non è più una sorpresa e gli avversari la guardano con timore.

8 la valutazione di Michael Bramos. Parte fortissimo con una tripla di grande difficoltà e nelle rotazioni di coach Recalcati è uno di quelli maggiormente usati. 27 minuti in campo nei quali segna 7 punti, 2/7 al tiro, 5 rimbalzi e 3 falli subiti. Cala vistosamente nella seconda parte di gara, nella quale non mette più un canestro e tenta una sola conclusione.

7 rimbalzi per Alex Kirk. Ancora tutti in piedi per questo ragazzone dalla faccia simpatica ed un aplomb invidiabile. Quando piazza una tripla si sfrega i polpastrelli, indicando il bruciore delle dita; finora ha avuto quasi sempre la mano caldissima ed anche ieri sono 16 punti in 32 minuti. Li condisce con 4 falli subiti, 1 assist, 1 stoppata e 18 di valutazione.

6 la valutazione di Josh Owens. Anche lui parte benino e sembra poter dominare sotto canestro. Si affloscia lentamente e Recalcati gli preferisce giocatori di maggior esperienza sotto le plance. Sono 5 i punti in 19 minuti, con soli 2 canestri in 7 tentativi da sotto, 4 rimbalzi e 3 falli subiti.

5 assist per Mike Green. Alla fine è uno dei più positivi per Venezia, pur non giocando certo una gara stellare. Miglior assist man della partita per i lagunari, segna 9 punti con 3/7 dal campo, 2/2 ai liberi e 15 di valutazione. Anche lui cala nella seconda parte di gara, quando i polsi iniziano a tremare.

4 rimbalzi per Hrvoje Peric. Partenza a razzo con 2 triple in apertura di gara ed 8 punti nei primi due quarti. Ci mette tanta fisicità, forse eccessiva, considerando che gli arbitri sorvolano su un paio di falli e chiudono più di un occhio, per evitargli un tecnico per proteste. Cala notevolmente di intensità con il proseguire del match e nel pitturato viene sovrastato dai pari ruolo toscani; alla fine sono 11 punti in 22 minuti e 9 di valutazione complessiva, per una gara senza infamia e senza lode.

3 come i rimbalzi sul ferro dopo il tiro di Goss. Pistoia ha meritato la vittoria, ma nel basket sono i particolari a fare la differenza. E tutta la differenza del mondo l’ha fatta la tripla frontale di Goss, nell’ultima azione della gara, che poteva dare un Natale più tranquillo a Venezia. Il PalaCarrara è ammutolito, la curva biancorossa soffia forte ed il pallone, come per magia, schizza fuori dal canestro. Quest’anno Babbo Natale è davvero biancorosso.

2 punti per Ronald Moore. Continua a segnare poco, anzi pochissimo e anche ieri sono 2 punti in 32 minuti, con un poco brillante 1/7 dal campo e 0 liberi tirati. Però ha energia, mani veloci ed una capacità di smazzare assist, quasi unica; anche ieri 11 perle consegnate e addirittura 9 rimbalzi, per un giocatore che non fa certo del fisico la sua arma migliore. Sa essere sempre al punto giusto nel momento giusto.

1 palla persa da Phil Goss. Poteva essere l’uomo della partita, ma come detto la sua tripla si è spenta sul ferro. E’ comunque il più pericoloso dei veneziani ed anche il giocatore a cui Recalcati concede maggior minutaggio; 31 minuti per 18 punti, 6/14 dal campo, 3/3 ai liberi, 4 assist e 17 di valutazione.

0 rimbalzi per Ariel Filloy. Se esiste un giocatore “necessario” questo è il capitano biancorosso. Quando c’è bisogno di togliere le castagne dal fuoco, lui è sempre pronto e riesce a dare sostanza ed equilibrio nei momenti di sbandamento. In 23 minuti segna 12 punti, con 4/5 dal campo, 2/2 ai liberi, 1 assist e 10 di valutazione. Le due triple sono una manna dal cielo ed il suo campionato finora è esemplare.