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Home Serie A Quando il legno vale più dell’oro. Sassari batte Caserta.

Quando il legno vale più dell’oro. Sassari batte Caserta.

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La Dinamo Banco di Sardegna Sassari espugna il PalaMaggiò, covo della Juve Caserta e grazie all’assist di Casale, chiude la regular season ad uno splendido quarto posto, l’ultimo con la bella in casa nel primo turno di PlayOff. E’ stata la terza ripresa a mettere KO la Otto, che dal primo all’ultimo minuto ha visto gli ospiti comandare il match.

In una partita che offriva vere motivazioni per la vittoria soltanto alla Dinamo,  la Juve ha mostrato la bandiera bianca nel terzo quarto; le prime due frazioni di gioco si sono chiuse con un gap tutto sommato accettabile, con Caserta sempre ad inseguire e la Dinamo costantemente avanti, grazie soprattutto al tiro dalla lunga distanza.
Apre le marcature Hosley con una tripla, sarà questa la prima di una grandinata di bombe piovute nel canestro dei padroni di casa; Stipanovic dà il via alle marcature per Caserta e subito dopo Plisnic e di nuovo Hosley firmano il primo allungo ospite. La Dinamo fugge sul + 10 grazie allo stesso Plisnic (4 – 14), 2 bombe di fila per lui con la zona della Juve che non funziona per fermare la sassaiola. Finalmente gli uomini di Sacripanti battono un colpo grazie a Maresca che riesce a firmare il -5 con una tripla, ma la partita si gioca a ritmi alti e questo è il terreno preferito da Sassari; Sacchetti non vede al massimo Easley e decide di dare spazio a Metreveli (buona la risposta del neopappà Georgiano), inoltre trova un ottimo Hosley dalla lunga distanza; l’ala piccola della Dinamo è stata spesso criticata per le sue scelte di tiro, ma nel basket ha ragione chi fa canestro e Hosley chiude il quarto con 9 punti, tutti dai 6.75 e il Banco al 10′ guida la gara sul 21 – 30 con il 6\10 da 3.
Il secondo quarto vede subito la fuga della Dinamo che grazie a Metreveli e soprattutto Drake Diener, vola sul +14 (23 – 37), il primo canestro dal campo per Caserta arriva dopo 4 minuti di gioco grazie a Righetti; Sacchetti fa ruotare i suoi e opta per un quintetto piccolo con Vanuzzo come centro, il match al contrario di quello che ci si aspettava diventa un po’ più fisico, la Dinamo continua a tirare e anche segnare da tre, Caserta riesce con un mini break di 5-0 finale ad evitare il tracollo e ancora alla fine della prima metà di gara la Juve rincorre a -9 (39-48)
Al rientro in campo dopo la pausa lunga, Sacchetti ridà fiducia ad un Easley un po’ appannato, Sacripanti dà invece fiducia al giovane Marzaioli che però non inizia bene il quarto; la Dinamo grazie ad un parziale di 7-0 si allontana sino al +14 (44-58), quando Bell prova a scuotere i suoi sul 48 – 58, un nuovo parziale di 9-0 si abbatte sui padroni di casa e gli ospiti si allontanano definitivamente; i giocatori della Otto sembrano invece spenti e viene fuori una supremazia atletica della Dinamo, fatta anche di più lucidità, che permette ai bianco blu di comandare agevolmente il match. L’arma che ammazza la partita è la precisione al tiro dalla lunga distanza, con in aggiunta una supremazia ai rimbalzi difensivi, che permette al Banco di riaprire sempre il gioco in velocità, inoltre i giocatori della Dinamo vedono il canestro grande come un canyon, cosa che permette loro di chiudere il quarto sul +20 con il canestro conclusivo di Devecchi (50 – 70 prima dell’ultima frazione di gara).
L’ultimo quarto serve solo per delineare il punteggio finale, chi si aspettava una fiammata della Juve rimane deluso, a spegnere le possibili intenzioni di recupero ci pensano le 4 schiacciate della Dinamo firmate Metreveli e Plisnic; la partita va via velocemente sino ad arrivare al 69 – 95 finale.
La Dinamo ha guidato la gara dal primo all’ultimo secondo e la sua precisione al tiro dalla lunga distanza, è diventata pian piano un arma letale per Caserta, incapace di produrre lo stesso risultato dai 6.75, lo dimostra il desolante 4 su 17 (Maresca 3\4). Il Banco ha sfruttato bene il contropiede, grazie alla battaglia stravinta a rimbalzo (46 a 29), con Caserta non altrettanto capace di approfittare degli errori degli avversari, nonostante le 16 perse della DINAMO. 
Smith e compagni salutano il PalaMaggiò con una sconfitta, ma la stagione non è ancora finita per i tifosi Casertani, la prossima partita è quella della speranza, la speranza di poter rivedere il basket che conta ancora una volta, la speranza di superare i problemi economici e poter guardare al futuro con serenità, la speranza che il giro di campo di Andre Smith, capocannoniere del campionato, non sia un addio ma un affettuoso ciao come di un amico, la speranza che Collins continui a mangiare con gusto ancora mozzarella e carne di bufala, la speranza di rivedere il PalaMaggiò straripante.
La Dinamo saluta il suo secondo campionato di LegaA, diventando a tutti gli effetti la bestia nera per Caserta e Sacripanti (4 – 0 per ora gli scontri in LegaA), firma la sua ventesima meraviglia stagionale e grazie all’insperato supporto di Casale che ha battuto Pesaro e alla bellissima vittoria di Bologna su Cantù, si ritrova al quarto posto; un risultato splendido per una squadra che ad inizio stagione puntava alla salvezza e che ha ottenuto il risultato più prestigioso della sua storia, migliorando il già fantastico sesto posto da esordiente della passata stagione.
La stagione della Dinamo proseguirà ora al PalaSerradimigni,pronto ad accogliere la squadra con l’abbraccio e il calore di tutta Sassari o meglio di tutta la Sardegna; sarà Bologna la squadra da affrontare nel primo turno Play Off, il quarto posto in campionato fa si che le prime due gare possano essere giocate fra le mura amiche e siamo più che sicuri che al centralino della squadra del presidente Sardara, il telefono stia già squillando per il possibile acquisto dei biglietti  per gara 1 e 2. 
I Play Off partiranno Giovedì 17 Maggio, in quella data darà il via alla lotta scudetto Siena, impegnata contro Varese e poi proprio la Dinamo contro Bologna, il giorno successivo Venerdì 18, completeranno il primo turno Milano contro Venezia e Cantù contro Pesaro.
La favola Dinamo ha ogni stagione un finale sempre più lieto.

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