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Preview – Una Reyer in cerca di conferme ospita il “cantiere” Cantù

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Reyer - Caserta: Hrvoje Peric vs Bobby Jones

Va in scena Domenica al Pala Taliercio la 78^ sfida tra due socierà storiche del nostro basket, la Reyer Venezia di coach Recalcati e l’Acqua VitaSnella Cantù del nuovo owner Gerasimenko. I brianzoli arrivano all’appuntamento nel bel mezzo della rivoluzione che ha sconvolto il roster iniziale, con l’inserimento di due top player come Hodge e Johnson, ma alle prese con nuovi equilibri, non solo tecnici, quanto nei rapporti tra staff tecnico e società, i cui confini continuano ad apparire poco chiari. Venezia prosegue il percorso di inserimento dei nuovi nel telaio della scorsa stagione e, scontato qualche passo falso, si ritrovano nel gruppone di sei squadre al secondo posto con sei vittorie e tre sconfitte.
Qui Cantù – Il primo scoglio per Corbani sarà scegliere i 5 Usa a referto. Il coach ha rivendicato alla stampa la bontà della scelta dei 12 contro Milano, con Ross preferito ad Hasbrouck, per avere più fisicità, salvo poi specificare di non poter mettere a referto giocatori che si pensa possano partire. Anche perché, a campagna acquisti ancora in corso, lo staff sembra subire questo processo, in attesa di capire con quale roster, e di conseguenza con quale identità tecnica, affrontare il resto della stagione. Nel frattempo se Hodge (20 e 4 assist nella vittoria a Caserta) e Johnson (28 e 7 reb nel derby perso con Milano) sono subito diventati punti di riferimento offensivo, i problemi nella metà campo difensiva sono aumentati, la confusione nella sconfitta 95-91 contro il modesto Kapfenberg lo dimostra. Tra gli effetti negativi della rivoluzione il calo di Abass è quello più preoccupante. La centralità del capitano emersa con prepotenza nei primi due mesi appare ridimensionata da due giocatori forti ma ingombranti, con statistiche praticamente dimezzate per punti (da 15.1 a 6.0) e tiri presi (da quasi 12 a 7). Corbani non ha svelato il roster per Domenica, che si attende diverso da quello contro Milano, se non arriveranno, parole sue, nuove indicazioni dall’alto.
Qui Venezia – Perso Ress fino a Natale, Recalcati potrebbe avere qualche problema in più sotto canestro. Owens (13.5ppg più 4.6 reb) e Peric (12.6 con 5.3 reb e il 40 % da tre) restano una delle coppie di lunghi più efficaci del campionato, pur rendendo qualcosa per centimetri e chili, con Ortner a garantire esperienza nelle rotazioni. La Reyer conta invece su un ampio reparto esterno, centrato sulla leadership di Mike Green, meno realizzatore (6.5ppg), ma autentico ‘floor general’ in grado di coinvolgere i compagni (secondo assistman della Lega con 6.2apg). Goss (9.2ppg e 2.8apg) e Bramos (8.1ppg più 3.9 reb) sono i principali terminali sul perimetro, col greco, tiratore sopraffino (51.3% dai 6.75), che però non ha ancora trovato continuità. Con Ruzzier a cambiare Green in regia, Jarrius Jackson e un Tonut decisivo nelle vittorie con Cremona e Reggio (12 e 3 reb in entrambe) tengono alta la competitività dei quintetti schierati da Recalcati sui 40 minuti.
Fattori chiave – Difficile prevedere come evolverà Cantù, pur se la direzione sembra essere quella di squadra ad alto potenziale offensivo. Non ha le gambe per una run&gun, almeno finché Hodge non sarà in piena forma, manca anche la stabilità tattica per giocare un basket di controllo del ritmo. Tutt’altro discorso per Venezia, che senza essere una macchina da punti (9^ con 75.8ppg), guida però le classifiche di assist (19.6) e quoziente assist/palle perse (1.455). Il problema grosso per Corbani è nella propria metà campo (Cantù ha la peggior difesa con 83.9 punti subiti a partita), dove la sua squadra va sotto, spesso pesantemente, nello scontro in area (VitaSnella concede oltre il 54% da due) e a rimbalzo (34.4 rpg, terzultima), debolezza che condivide, dal punto di vista statistico, con la stessa Reyer, quartultima con 34.2 rimbalzi totali a partita. Prima di qualsiasi considerazione statistica però, la profondità delle rotazioni a disposizione di Recalcati potrebbe alla fine fare la differenza, con il roster canturino certamente rinforzato dai nuovi arrivi, ma non allungato, con il solo Abass a poter garantire minuti ad alto livello, fatto salvo qualche buono spunto di Wojciechovski.
Precedenti ed ex – Nei 77 precedenti agli annali tra le due squadre, bilancio nettamente favorevole a Cantù, impostasi in 53 occasioni, ma in Laguna il bilancio è in parità con 19 successi a testa. Caldissima la serie playoff dello scorso anno, purtroppo terminata con l’increscioso spettacolo della panchina ospite bersagliata da oggetti di ogni tipo al Taliercio, in quella gara 5 che vide la Reyer passare il turno. Tre gli ex sul parquet, a partire da coach Recalcati, protagonista di una carriera da giocatore prima (2 scudetti, 3 Korac, 3 Coppe Coppe, 1 Intercontinentale) e da allenatore poi. In maglia orogranata anche due protagonisti dell’ultima finale scudetto disputata da Cantù, Mike Green e Ben Ortner, compagni di sqaudra nella stagione 2011-12 sotto la guida di Andrea Trinchieri, in cui l’allora Bennet raggiunse anche la finale di Coppa Italia. Il play americano ha vestito la casacca biancoblu in quell’unica annata, il lungo austriaco ha giostrato in Brianza per due stagioni e mezzo tra il 2009 e il 2012. Direzione di gara affidata ai signori Di Francesco, Borgioni e Taurino, con palla a due alla 19 e la diretta locale su Milanow, canale 191 DTT.
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