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Playoff di Gennaio, Milano batte Sassari: il countdown

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keith langford, milano

Dieci passi per rivivere le emozioni di Sassari vs Milano, il riassunto della gara del PalaSerradimigni, nell’esclusivo CountDown di BasketItaly.it

10 Come i rimbalzi difensivi di Milano nellìultimo quarto, chi scrive pensa che siano state invertite le statistiche con quelli offensivi, 3 nello score dell’ultima frazione, perché la differenza vera Milano l’ha fatta proprio con la sua fisicità negli ultimi 10 minuti ed in particolare nella seconda parte del quarto, quando dalle seconde opportunità la squadra di Banchi ha cinicamente costruito il vantaggio finale. Tanti i lunghi di Milano, ma non troppi. FISICO

9: Come i tiri liberi a disposizione di Sassari, 15 quelli di Milano: uno dei fattori che ha fatto rumoreggiare e parecchio il pubblico di Sassari e che probabilmente costerà qualche euro alle casse societarie; multe a parte l’arbitraggio di ieri non è stato all’altezza di una partita dal sapore PlayOff; troppi contatti lasciati correre da una parte e dall’altra, soprattutto su chi provava ad attaccare l’area, Drake Diener in maglia biancoblu ne è uscito livido, Langford in maglia rossa lo ha imitato, troppe interpretazioni discutibili sulla concessioni dei tiri liberi senza l’esaurimento del bonus, sempre che qualcuno stesse tirando; insomma, dispiace che in una gara bella come quella di ieri, in cui si è vista tanta intensità, sia stata la terna a far parlare di se. RIMANDATI

8: Come il voto per Langford; 16 punti nel secondo tempo, per un 24 totale; spina nel fianco della difesa Sassarese, trova con classe diversi canestri in isolamento, in quello che poteva essere il momento più duro per l’Olimpia; sparacchia da tre, ma il suo tabellino dice 8/9 da dentro l’arco, l’assenza di Jerrells, oltre che con il fisico, Milano è riuscita a compensarla anche con questa grande prestazione. MASSICCIO

7: Come i tiri da 2 tentati da Drake Diener, per lui anche 3 perse e 3 errori dalla lunga distanza; se qualcuno pensa che queste righe siano dedicate alle cose negative di ManDrake si sbaglia di grosso; ancora una volta, una grande prestazione per il n°16, che si spreme (37 minuti in campo) e che, si trascina diverse volte la squadra sulle spalle, vedi BOMBA alla fine del secondo quarto che fa esplodere il PalaSerradimigni. Drake Diener è un grande giocatore, per lui ieri 18 punti e tante botte subite, eloquente la dichiarazione a fine gara stuzzicato sull’arbitraggio; Mia madre mi ha insegnato che se non puoi dire del bene, è meglio non dire niente. SIGNORE

6: Come i punti di CJ Wallace; tutti nell’ultimo quarto, tutti quando valevano doppio; parte in quintetto, si accomoda in panchina e guarda Melli e le sue giocate sul parquet, rientra in campo decisamente più carico e alla fine per lui arrivano 10 rimbalzi di cui 6 nell’ultima frazione; il pubblico di Sassari al primo canestro si è chiesto chi fosse visto la sua scomparsa dalla partita, poi lui lo ha ricordato a tutti ed in particolare al suo mentore Sacchetti. FAINA

5: Come le triple tentate da Melli, solo una a bersaglio, ma tanta, tanta, legna nel fuoco; in una gara in cui i pivot vedono il campo meno degli addetti all’asciugatura del parquet, l’azzurro fa valere la sua polivalenza; in particolare nella prima parte di gara, quando Sassari prova ad abbassare il quintetto per costringere Milano ad adattarsi e lui risponde presente; alla fine 16 punti (12 nel primo tempo) con due schiacciate e tanta dedizione al sacrifico in difesa. MATURO

4: Come i rimbalzi di Linton Jhonson; un buon dato per i suoi 17 minuti di gioco, non si può dire altrettanto delle sue medie realizzative; Sacchetti ama avere a disposizione giocatori capaci di punire dalla media e lunga distanza, oltre che bravi nel controllare il corpo in velocità per le ripartenze fulminee della sua Dinamo, caratteristiche che lo stesso Jhonson vorrebbe esprimere, ma che ieri proprio non si sono viste; forza diverse volte il tiro dalla media e lunga distanza, che nella Domenica Sassarese incontra ripetutamente lo SDENG del ferro, scelta ribadita diverse volta che, da un giocatore esperto come lui, non ci si aspetta, sperando in una dedizione maggiore verso la squadra; a rendere tutto più grigio anche una stoppata di Moss degna di nota. Il pubblico mugugna e Sacchetti se ne dispiace in conferenza stampa, non ha tutti i torti, il Jhonson visto sin qua non è quello che tutti si aspettavano, ma il sostegno non deve mancare. DA INCORAGGIARE

3:Come gli errori al tiro di Caleb Green; anche lui non è quello che i tifosi della Dinamo si aspettavano, è decisamente meglio; affidabile lontano da canestro, controllo del corpo da ballerino (203 cm x 104 kg) e grandi movimenti nel pitturato, per lui ieri 18 punti e 5 falli subiti, se proprio bisogna trovare una pecca è da farsi alla sua espressione nel cartonato a lui dedicato dal pubblico. Tanti faccioni rappresentanti i visi dei giocatori in gradinata, uno solo che si assomigliava al mago Do Nascimiento, per fortuna Caleb, le magie le fa per davvero. SORPRESA

2: Come i punti di Travis Diener; un entrata davvero spettacolare, peccato si riveli l’unico acuto del folletto di Fond du Lac; non si riscalda, ma prova ad incidere comunque sulla partita, sembra riuscirci ma la condizione migliore è lontana, così come la serenità nel caricare sul piede dolorante, Sassari lo aspetta a braccia aperte. ATTESA

1: Come il canestro di Gentile; Milano si trattiene e non poco con i suoi giocatori a disposizione del pubblico Sassarse, per foto ed autografi; lui invece, scappa subito sul pullman della squadra, rammaricato forse, per una prestazione personale sotto tono rispetto al suo talento; poteva essere la sua gara, così non è stato, ma da capitano può essere comunque soddisftatto del riscatto immediato dopo il tonfo greco; la consapevolezza nei propri mezzi, può fare dell’Olimpia una schiacciasassi, ma serve carattere e maturità per guidarla. CRESCITA

0: Come i minuti di Gigli, Samuels,Jerrells, Fernandez e Tessitori, curioso che siano 4 quelli di proprietà di Milano in questo elenco; lista dal quale uno mancherà dall’appello della prossima gara; Lobito saluta Sassari e attraversa l’Oceano, con la speranza e voglia di ritrovare minuti e fiducia in se stesso, cosa in cui spera vivamente anche la squadra del patron Armani per la prossima stagione; anche Tessitori potrebbe lasciare la Dinamo, ma sarà il mercato a dirci come Sassari completerà la sua metamorfosi, cosa che Milano ha già fatto con l’arrivo di un comunque positivo Hackett. CAMBIAMENTI

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