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Pistoia fa la voce grossa. Lettera del Presidente Roberto Maltinti dopo la gara con l’Acea Roma

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Riportiamo, integralmente, la lettera che il presidente del Pistoia basket 2000, Roberto Maltinti, ha pubblicato sul sito ufficiale della società, dopo i fatti di domenica scorsa nella gara contro l’Acea Roma, con particolare riferimento al gesto provocatorio di Quinton Hosley verso il pubblico, non sanzionato dai 3 arbitri.

“Nel ribadire l’assoluta legittimità e il pieno merito della vittoria di Roma nella gara di domenica scorsa, come presidente del Pistoia Basket 2000 non posso, purtroppo, esimermi da un valutazione che va oltre il verdetto del campo che, come sempre, è da accettare con serenità. Gli errori arbitrali fanno parte dello sport.

Chi ha l’ingrato compito di prendere decisioni che a volte risultano decisive ai fini di una vittoria o una sconfitta, si assume ogni domenica una serie di responsabilità così importanti che meritano rispetto a prescindere. La mia non vuole essere, quindi, una lamentela fine a se stessa su una direzione arbitrale che in diversi episodi non mi ha, e non ci ha, del tutto convinto. Credo però che sia giusto, come pistoiese prima ancora che come dirigente di questa Società, stigmatizzare allo stesso tempo sia il comportamento tenuto in campo dal giocatore della Virtus Roma signor Quinton Hosley, sia quello della terna arbitrale che non ha preso alcun provvedimento per sanzionare un atteggiamento inaccettabile, provocatorio e maleducato da parte di un giocatore sul rettangolo di gioco.

Le immagini televisive testimoniano inequivocabilmente quello che, purtroppo altrettanto inequivocabilmente gli occhi di 4000 persone presenti domenica sulle tribune del PalaCarrara hanno visto. Quel dito medio ripetutamente alzato all’indirizzo del pubblico pistoiese nel corso dell’ultimo quarto è un atto gravissimo, irresponsabile e ingiustificabile da parte di un professionista che dovrebbe avere ben chiaro il suo ruolo ogni qualvolta allaccia le scarpe da gioco. Altrettanto grave, mi duole dirlo, è la passività mostrata da tre arbitri tanto esperti come i signori Sabetta, Paternicò e Sahin, che non hanno sanzionato un comportamento che ha finito purtroppo per accendere gli animi di un pubblico che si è sentito non solo deriso dal gesto del giocatore, ma anche non tutelato da chi, in quel momento, era deputato a punire un comportamento così palesemente scorretto.

Mi sento di dire, con tutta onestà, che una parte del pubblico ha sbagliato, travalicando i limiti, nella reazione scomposta seguita alla provocazione del signor Hosley . E questo è senza dubbio da censurare. Anche altre, a mio avviso, sono però le cose che, in quel frangente, sono state da censura. Il Pistoia Basket è una piccola società, una neo-promossa, l’ultima arrivata al tavolo delle “grandi” del panorama cestistico nazionale. Ma non per questo è disposta ad accettare supinamente comportamenti, da giocatori, dirigenti, arbitri, o quant’altro, che poco hanno a che vedere con l’educazione, la correttezza e l’imparzialità che dovrebbero essere tratti salienti dello sport. Far sentire la mia voce, a nome della Società che ho l’onore di presiedere, credo fosse in questo momento sinceramente doveroso. Rinnovando a nome mio e di tutto il Pistoia Basket 2000 gli auguri per un sereno anno nuovo, il presidente Roberto Maltinti