Così il presidente di Down.verso ha presentato l’iniziativa: “Questa iniziativa vuole sensibilizzare e dare visibilità alle persone con sindrome di Down. Ringraziamo la Pallacanestro Cantù, che ha aderito con entusiasmo. Il Calendario costituisce una base per sostenere un progetto che va avanti da due anni, un progetto importante per favorire l’autonomia dei ragazzi, anche a livello abitativo. Ci siamo ispirati ad un modello realizzato a Pordenone che prevede una convivenza di due coppie in autonomia, con la sola supervisione di un educatore per un’ora al giorno. Sappiamo che non tutti i nostri ragazzi potranno arrivare lì, ma è importante che le famiglie abbiano una prospettiva per il futuro. La persona con sindrome di Down”.
“Sono abituata a presentare giocatori o partite – esordisce Anna Cremascoli – ma oggi è ancora più bello. Per un club di serie A rappresenta un dovere dare visibilità alle associazioni del territorio. Da un contatto casuale ad una cena è nato il progetto del Calendario, cui ho aderito subito con entusiasmo. E’ stato uno spettacolo realizzarlo, sono state due giornate molto divertenti per i bambini e per i giocatori”.
Anche Luisa Pavanetto sottolinea questo aspetto: “C’è stata una meravigliosa accoglienza in campo e questo ha fatto la differenza. Essere qui oggi mi sembra irreale. Vogliamo superare la sfida dell’autonomia per questi bambini. Il calendario sarà presentato e in vendita già Venerdì alla partita di Eurolega, poi al Pianella nelle partite di campionato e al Basket Point. Anche il titolo “Tutti insieme per lasciare il segno” ha un significato particolare perché la persona con sindrome di Down la riconosci subito e questo porta il rischio dell’esclusione. Il bambino Down ha solo bisogno di aiuto, ma ha tante possibilità”.
Alessandro Vezzoli ha descritto la sua esperienza come fotografo: “Inizialmente ero “terrorizzato”, ma poi la spontaneità dei bambini e la disponibilità dei giocatori l’hanno resa un’esperienza indimenticabile. Avevamo già impostato gli scatti, ma il poco tempo e l’imprevedibilità dei bimbi, invece di essere un problema, hanno migliorato le sessioni, creando situazioni divertenti come nelle foto con Scekic e Cusin”.
Infine il saluto del Sindaco: “Grazie per aver scelto Cantù per presentare questa iniziativa, che unisce due cose belle, diverse, ma con affinità con un’altra grande realtà del territorio che è la Briantea 84 (associazione sportiva canturina che vanta una squadra nella serie A di Basket in carrozzina, ndr). Come Sindaco credo che, pur nella situazione difficile dei Comuni dovuta alla crisi, ci siano ambiti non tagliabili e l’ultima cosa da tagliare sono proprio le spese sociali”.
Stefano Mocerino
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