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Montepaschi vs Enel Brindisi: il pregara…e le anomalie

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Montepaschi Siena ai nastri di partenza. La formazione biancoverde sfida l’Enel Brindisi sul legno di viale Sclavo domani sera alle ore 20:30. Una prima anomalia che salta all’occhio è, appunto, l’anticipo. La partita in questione è prestabilita, da calendario, come seconda giornata di andata del campionato di serie A maschile. Nella seguente stagione, la rivoluzionata compagine senese, affidata nelle mani di Banchi e Crespi, vedrà la sua “prima” gara di campionato contro il Reggio Emilia (domenica 30 settembre).

Infatti, proprio in questo ultimo weekend di settembre prenderà il via ufficiale del campionato numero 91 di basket. Ecco, quindi, la seconda. Ricordate che, nel 2006, la Montepaschi di Pianigiani e con il  vice allenatore Banchi intraprese la sua avventura proprio con la trasferta di Reggio Emilia (battendo gli emiliani 59-87) ?! Per i superstizioni, queste “anomalie” potranno essere di buon auspicio, oppure no.

 

Nella realtà dei fatti, l’anticipo della partita contro l’Enel Brindisi è dovuta alla “mitica” tournée negli States. La Montepaschi sarà la prima squadra italiana della storia ad affrontare una mini-tournée per lo storico Nba Tour organizzato dall’Euroleague. La formazione del Presidente Minucci sarà impegnata sabato 6 ottobre a San Antonio, Texas, contro gli Spurs e due giorni più tardi, lunedì 8 ottobre a Cleveland, Ohio, contro i Cavaliers. Una consolazione per tutti i tifosi, specie dopo la gara secca di Supercoppa, che ha visto la vittoria nell’ultimo minuto della Mapooro Cantù. Dunque, Siena metterà piede in campo con un imperativo assoluto: riscattare la prova di Rimini. Vincere per dimenticare la sconfitta ed inaugurare la stagione con il piglio giusto. In quest’ottica, durante il media day, un messaggio positiva viene dalle parole di Daniel Hackett, il quale  lascia intendere che il morale del gruppo non sembra essere stato scalfito da questa battuta d’arresto, anche se uscire battuti non è mai piacevole per nessuno. “Guardiamo avanti – ha dichiarato un serafico Hackett -, un episodio che ci può stare, forse erano un po’ più avanti nella preparazione. In una gara così tirata ci può stare di tutto ed è andata bene a loro”. In sostanza, è stata una partita che ha mostrato cose buone e cose meno buone, sicuramente un inizio a cui il “mondo senese” non era abituato, visto le messe di successi degli ultimi anni, e che riflette lo stato di salute attuale del nuovo corso biancoverde. Come molte società, anche il Montepaschi ha ancora il cartello “lavori in corso” fuori al PalaEstra. Non solo per i tanti innesti nuovi, ma soprattutto per gli arrivi alla spicciolata per le varie Nazionali, che ha senza dubbio alterato lo stato di forma di alcuni elementi fondamentali. Coach Banchi dispone del roster completo da men di cinque giorni, ritrovando finalmente Hackett, Sanikidze, Kangur e Rasic che erano ancora impegnati con le rispettive nazionali. Questo pesa, soprattutto, in termini di quella chimica collettiva essenziale in un gioco di squadra come questo. Tuttavia, lo stesso “intoppo” è stato vissuto in casa Enel: sono rientrati da poco Viggiano, Ndoja e Simmons, ugualmente impegnati con le nazionali nelle qualificazioni agli europei. La formazione pugliese di coach Piero Bucchi (al suo secondo anno sulla panca brindisina) al ritorno in massima serie, dopo aver vinto gli scorsi play-off di Legadue, trascinata dalla guardia americana Gibson riconfermato a furor di popolo in Estate, nonostante il giocatore avesse avuto interessanti offerte da blasonati club europei. Alla luce di questi fattori che hanno condizionato indubbiamente le squadre, tirare un pronostico sull’incontro Mps-Enel appare più che azzardato. Ma viene spontaneo fare alcune constatazioni. La squadra di Banchi, per adesso, sembra mancare di cinismo e quel “killer instinct”, che erano peculiarità delle formazioni di Pianigiani. Si è visto in Supercoppa, inoltre,  che i 35 minuti giocati da Brown, Sanikidze e Moss sono insoliti per i Campioni d’Italia. L’allenatore biancoverde ha dichiarato che le rotazioni “strette” erano nel piano gara, disegnato appositamente sulle “vicissitudini” della squadra. Dunque, qualcuno ha sospettato che Banchi non considera ancora pronti Kangur ( solo 4 minuti in campo), Kasun (6), Rasic (5) e anche Janning (solo 15 e per il momento ai box per l’influenza). Oppure, in realtà, si cela solo una strategia “d’imboscata”. Fa da sé che la buona notizia è arrivata dalla doppia doppia di Sanikidze, un Eze in netta ripresa ma non ancora al top e un Daniel Hackett che sta dimostrando di essere un grande uomo-squadra, anche se deve litigare di meno col ferro ai liberi.

Alla vigilia di quest’anno sportivo, la Montepaschi Siena, indiscussa dominatrice degli ultimi sei campionati, non riveste più il ruolo da favorita, ma che l’insuccesso di Rimini, paradossalmente, possa essere una spinta propulsiva per la fame di vittorie che non ha mai abbandonato l’ambiente biancoverde?! Una cosa è certa: un’aria di rivoluzione soffia in campo e le irruzioni non dovrebbero mancare, specie sotto le plance.