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Montegranaro – Bologna: il preview

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A sette giorni dall’amaro esordio casalingo con Sassari, la Sutor si troverà di fronte una delle big del basket italiano: la Virtus Bologna.

Gli umori delle due formazioni sono sicuramente differenti, i marchigiani, dopo un esordio entusiasmante contro Avellino, hanno ceduto il passo ai cugini Diener e compagni, mentre gli emiliani hanno fatto il bottino pieno sia in trasferta a Cremona che in casa con la corazzata Milano.


Tanti gli spunti interessanti che riguardano l’incontro di domani.
Partendo da quelli statistici, Carlo Recalcati farà cifra tonda, e si siederà per l’ottocentesima volta su una panchina di serie A. Passiamo ora alle precedenti sfide: Sutor e Virtus si sono affrontare per 13 volte nella massima serie e Bologna è in vantaggio con 7 vittorie a 6 (4 a 2 in casa gialloblù).

Mason Rocca e Ricky Minard, hanno storicamente offerto contro Montegranaro prestazioni maiuscole. Il primo ha tirato sempre con percentuali dal campo superiori al 50%, il secondo, invece, nelle quattro volte sceso in campo ha una media di 20 punti realizzati.
Coach Finelli, nelle 2 occasioni in cui si è trovato di fronte alla sua ex squadra ha vinto sempre.

Lasciando da parte il ‘passato’, domani ci apprestiamo a vivere, in diretta su La7D, uno scontro molto interessante. Da una parte c’è la Sutor vogliosa di riscattarsi davanti al suo pubblico, e che vuole mostrarsi per la prima volta quest’anno in diretta nazionale con il vestito più bello, mentre Bologna vuole dimostrare che la vittoria su Milano non è stata casuale, ma frutto di un buon lavoro intrapreso dallo staff tecnico e dal presidente Sabatini.

Montegranaro dovrà fare ancora a meno del suo centro titolare Zach Andrews, che ha ripreso ad allenarsi con i compagni, ma che ancora non è pronto a scendere sul parquet. Al suo posto ci sarà il ‘gettonaro’ Freimans, che dopo un inaspettato esordio eccellente contro Avellino, contro Sassari non è riuscito a dimostrare altrettanto.  Il play Steele, in settimana si è allenato regolarmente, e sta cercando di tornare al 100% della forma dopo la distorsione al ginocchio riportata nel torneo prestagionale di  Ancona.  Per il resto tutti abili ed arruolati con la voglia di far appassionare sempre più tifosi.

Per Bologna, che in settimana ha ceduto alla ‘vecchia’ Fortitudo, Michele Vitali,  nessun problema riguardante il roster. Parzensky si allena da una settimana con il gruppo e sta cercando di accorciare al massimo i tempi di recupero.

 

Ecco le dichiarazioni dei coach nelle rispettive conferenze stampa di presentazione del match:

Recalcati: “ Bologna è un ottima squadra, composta da giovani italiani interessanti, affiancati da italiani esperti e amalgamati con americani di buon livello. Ha una società che sa programmare e che sfrutta sempre le variazioni dei regolamenti che l’hanno portata ad avere 2 italiani come Rocca e Gaddefors. Ha uno dei play della nazionale di Pianigiani e Imbrò che insieme a Traini è il miglior prospetto nel ruolo. E’ una delle pochissime squadre che si può permettere di avere 2 pivot indigeni, cosi da poter distribuire gli stranieri per gli altri ruoli. Vincendo con Milano, la favorita al titolo, ha dimostrato di essere una squadra consistente. Utilizza molto il pick&roll con Poeta e Hasbrouk che poi sfruttano per penetrare e spesso scaricare all’esterno trovando soluzioni vantaggiose.  Se ci vogliamo salvare dobbiamo fare del nostro palazzo un fortino, in quanto vincere le gare casalinghe deve essere un punto fermo, anche quando si affrontano squadre come quella di Finelli.  Per quanto riguarda la presenza di pubblico alle partite casalinghe, a Montegranaro non possiamo chiedere di più, ma dobbiamo riuscire ad attirare più tifosi dalla provincia di Ancona. Servono più presenze.      Steele sta bene, è il nostro play titolare e il tempo dovrebbe aiutarci ad integrarlo al meglio. Lo stop non l’ha agevolato, ma lavorando tanto in palestra cercheremo di accorciare più possibile questo tempo.  Per i nostri giocatori sarà stimolante affrontare domani giocatori come Hasbrouck e Minard, più che affrontare la Virtus, in quanto per degli stranieri non è semplice capire la storia di un club, mentre per me non è una gara come le altre, io, diversi anni fa, ho affrontato la miglior Bologna, e nelle squadre in cui ero, quella con i bianconeri, era una delle gare più attese: specie con Cantù, Varese e quando ero nell’altra parte di Basket City nella Fortitudo.”

Finelli: “Montegranaro è una squadra dall’identità ben precisa data da coach Recalcati. Saranno particolarmente aggressivi contro di noi per via dell’ultima sconfitta che hanno subito senza contare che l’ambiente di Montegranaro contribuirà non poco a far crescere di intensità la squadra. Noi non siamo ancora al 100%, ma ci saremo tutti. Sono molto curioso, perché quello che mi ha impressionato della mia squadra in questi mesi di attività è la disponibilità dei giocatori a mettersi al servizio della squadra. I ragazzi capiscono quanto sia importante fare le cose insieme: stiamo costruendo una nostra mentalità. Andiamo amalgamando una squadra che ha otto giocatori nuovi su dieci. Sono convinto che giocheremo una partita continua a livello di atteggiamento. 
Dove possiamo arrivare? E’ molto prematuro parlare di risultati. Bologna ama la pallacanestro e quindi è facile accendersi, ed è anche bello: è il sale dello sport. Essere ambiziosi è importante, ma la chiave è portare queste ambizioni nei fatti. Ben vengano i pensieri ottimistici, ma non contano nulla se non sono legati ad azioni concrete. Situazione Parzensky? Si allena con noi da una settimana, è ancora molto indietro perché viene da due mesi e mezzo di inattività, ma è abile e arruolato. Il ritmo che abbiamo da ora in avanti – una partita a settimana – è l’ideale per un giovane, che può affinarsi e curare meglio i dettagli crescendo, ed è l’ideale anche per un veterano, che può recuperare dopo la partita. Non è forse l’ideale per un giocatore che è nel fiore della sua carriera. Nella nostra squadra abbiamo giocatori che rappresentano tutte e tre queste componenti, quindi cercheremo di sfruttare al meglio questa situazione. La nostra panchina, negli esterni, è giovane. Ma questo non è sinonimo di debolezza. Diamo il tempo alla squadra per cementarsi e ai ragazzi con meno esperienza di crescere. L’importante è che in questo ci sia ambizione e lavoro quotidiano.”

 

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