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Milano si scuote e si riscatta contro Verona

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jamel mclean, verona

L’Olimpia si scuote e chiude la trasferta di Voghera battendo Verona 77-69 con un secondo tempo molto aggressivo, tanti raddoppi, recuperi difensivi migliori e contropiedi e raffica. L’intensità in difesa è ciò che ha permesso di rimediare ad un primo tempo da 11 palle perse ma soprattutto permissivo nel tiro da tre perché le gambe ancora non permettono di raddoppiare, aggredire e non sbilanciarsi lo stesso sui tiratori. Nella ripresa l’EA7 ha concesso 28 punti ed è stata quella la chiave della vittoria.

IL PRIMO TEMPO – In attacco l’Olimpia è più fluida rispetto alla sera prima nelle esecuzioni anche sela ricerca del passaggio in più continua a produrre qualche palla persa e soprattutto la difesa, molto propositiva nell’aggredire con aiuti e recuperi, si scoperchia sul tiro da tre di Ray Rice specialmente. Così Verona ne approfitta per andare avanti dopo un paio di minuti toccando tre volte i seu punti di vantaggio prima di un finale di primo periodo in rimonta con un canestro e due liberi di Macvan, un’entrata di Jenkins (21-18 Verona). Nel secondo quarto viene usato Stanko Barac vicino a canestro: segna in mezzo gancio, poi anche in tap-in e un gioco da tre punti gli viene annullato per un’infrazione di passi determinata da una spinta non vista. L’Olimpia pareggia dalla linea con Jenkins (palla rubata a metà campo), poi supera con una schiacciata di Barac (8 nel primo tempo, 4/5 ma l’unico errore è corretto da un tap-in). Ma i falli costringono Repesa a rimescolare il settore guardie ricorrendo anche al 17enne Davide Toffali. E’ il momento in cui Verona reagisce con un jump di Chikoko e una tripla di Rice. Il finale di tempo è complicato, l’Olimpia si smarrisce un po’ in attacco e in difesa è frustrata addirittura da una tripla da oltre metà campo di Cortese che la fa sprofondare a meno sette, 41-34 con un parziale conclusivo di 14-4.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia gioca un terzo quarto di estrema aggressività difensiva che finalmente genera numerose palle recuperate e fughe in contropiede. La prima linea linea di Amato e Jenkins diventa una barriera. Il gioco in velocità permette di ricucire lo strappo. Cerella con un gioco da tre punti firma il meno uno, McLean dalla lunetta sancisce il sorpasso e da quel momento l’EA7 non si guarda più indietro. Vola a più 12 pur sbagliando qualche tiro libero e nel terzo quarto fa 26-7 schizzando 60-48. I falli di Amato e l’impossibilità in questo momento di estendere per troppi minuti l’aggressività difensiva del terzo periodo permettono a Verona (liberi di Chikoko, tripla di Rice) di risalire a meno cinque sul 64-59. Qui è Macvan a leggere i mismatch e procurarsi punti e tiri liberi. Il serbo permette all’Olimpia di respirare, poi la difesa alza l’intensità di nuovo e il vantaggio sale a quota 13, 75-62 con due minuti sul cronometro. Il finale è controllato: 77-69.

IL TABELLINO –

Olimpia-Verona 77-69.

Olimpia: Amato 12 (5/8), cerella 5 (2/4), Urtasun 8 (0/2, 8/10 tl), Hummel 11 (4/8), McLean 6 (2/4, 5 r), Jenkins 10 (4/9, 4 r), Macvan 10 (3/5, 4/4 tl, 7 r), Toffali, Barac 10 (5/7, 5 r), Lawal 5 (2/2).

Verona: Bernardi, Saccaggi, Petronio, Cortese 14, Ricci 4, Michelori 2. Da Ros 7, Chikoko 19, Rice 18, Spanghero 6.