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Milano ritrova il sorriso, espugnato il PalaSerradimigni

Milano ritrova il sorriso, espugnato il PalaSerradimigni

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L’Olimpia ritrova grinta e sorriso in campionato, Leday e Shields si dimostrano di un altro livello, mentre Sassari ritrova il miglior Spissu, che però non basta per chiudere il gap nel momento decisivo della gara, quando a 3′ dalla fine, gli ospiti trovano 3 triple di fila che mettono alle corde i padroni di casa.

La cronaca:

Parte meglio Milano trascinata da Shields, che massimizza il lavoro sul pick and roll bersagliando dalla media, una soluzione a cui Sassari non riesce a porre rimedio difensivamente e che, compensa solo con le iniziative personali in attacco, con l’Olimpia brava a reggere sui cambi difensivi. La Dinamo riparte dalla panchina e prova a chiudere il distacco, Happ e Katic danno la scossa, soprattutto nella propria metà campo e il Banco riesce sfruttando il contropiede a portarsi ad una lunghezza dopo aver toccato il -8, Rodriguez poi in chiusura di frazione riapre la forbice in favore degli ospiti: 15-19 al 10’.

Milano allunga ancora in apertura di secondo quarto, il cambio di ritmo passa per la difesa, Messina ordina i raddoppi sugli esterni, su cui Shields e Leday si sacrificano con mestiere, un fattore che vale qualche punto in contropiede ed il break del +8. Spissu ferma temporaneamente l’emorragia, ma Leday ed il solito onnipresente Shields portano l’Olimpia alla doppia cifra di vantaggio, mentre Pozzecco decide di fermare il cronometro solo sul -13.
Il finale di quarto è molto fisico, Sassari riesce a cambiare intensità difensiva e regge sui cambi, Milano perde lucidità in attacco e soffre in transizione difensiva, la Dinamo però non ne approfitta appieno ma trova i punti di Bilan nel pitturato che fissano il punteggio al 20’ sul  33-40.

Parte meglio Sassari dopo la pausa lunga, sfruttando una maggiore intensità a rimbalzo e colpendo dalla lunga distanza con Spissu, mentre Milano si ritrova a fare i conti con i 4 falli di Tarczewski, un assenza forzata che riduce gli show difensivi sui cambi e permette ancora a Spissu di firmare il -4. Leday gira ancora l’inerzia per gli ospiti, Bendzius non riesce a tenere su di lui e, il n°2, ne approfitta nel migliore dei modi sfiorando il ventello personale e riportando Milano sulla linea della doppia cifra di vantaggio. Sassari non approfitta delle gite in lunetta, ma il solito Spissu dalla lunga distanza, riporta sotto i padroni di casa, Biligha però lavora bene vicino e lontano da canestro, punendo la poca reattività di Happ e così, con Micov riporta Milano sino al +10: 51-61 al 30’.

La gara rimane fisica in apertura di ultima frazione, Sassari continua a sbagliare ai liberi, fattore  su cui invece Milano costruisce il +11, la scelta di Pozzecco è quella di attaccare di più il ferro con i piccoli, abbassando il quintetto, al fine di trovare dei vantaggi sui raddoppi, la soluzione vale un break di 6 punti con ancora Spissu sugli scudi e il primo time out “difensivo” di Messina. Sempre il play sardo trova il canestro del -2, ma Leday in versione mvp riapre la forbice con due triple in fila, Biligha cancella Gentile e Shields trova la terza tripla in fila e il +11 che sembra essere decisivo a 3’ dalla fine.
Il time out di Pozzecco non porta gli effetti sperati, Milano tocca anche il +14 colpendo ancora dalla lunga distanza e Sassari è costretta ad alzare bandiera bianca,  anche se il secondo fallo tecnico di Messina con la conseguente espulsione, offre una nuova piccola chance per i padroni di casa, l’Olimpia però riesce a controllare il ritmo e il vantaggio negli ultimi possessi e chiude sul 73-85 la gara.