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Matteo Chillo: Campionato particolare, vorrei avere più costanza a Treviso

Matteo Chillo: Campionato particolare, vorrei avere più costanza a Treviso

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Matteo Chillo, pivot della De’ Longhi Treviso Basket, è intervenuto a Udinese TV nella trasmissione “Basket a Nord-Est”. Ecco le sue dichiarazioni.

Sul derby perso domenica al PalaVerde, dove ha fatto la differenza Venezia.
“Io direi sicuramente a rimbalzo d’attacco: nella valutazione hanno dominato con 9-10 più di noi che alla fine pesano tanto, sono possessi in più per una squadra che ha tanti modi per segnare. Ha fatto una gran partita Stefano Tonut. Però hanno trovato una partita, come sempre, e si accendono quando vogliono. Conoscevamo la squadra, ma si è acceso Daye, si è acceso Bramos che è stato in sordina per tutta la partita.”

Come si può reagire a due sconfitte di fila contro Trieste e Venezia.
“Sono due sconfitte differenti, forse più di amaro con Trieste. Loro erano un po’ cotti e potevamo approfittarne di più. Contro Venezia dovevamo tenere conto del fatto che era un derby; siamo riusciti a incanalarla piuttosto bene, però alla fine quel che è stato fatto è stato fatto. Bisogna guardare avanti, stare in palestra e lavorare, cercare di preparare al meglio la partita di Trento e aspettare gli altri risultati e incroci. L’unica cosa che possiamo fare per entrare nelle Final Eight di Coppa Italia è aspettare ovviamente.”

Chi ha impressionato di più in questo campionato.
“Essendo un campionato un po’ strano con questi recuperi dati dalla positività al Covid-19 all’interno dei vari gruppi squadra, è tutto molto altalenante. Come la Reyer che adesso sta recuperando da una situazione di Covid-19. Noi abbiamo preso una batosta grande a Casalecchio contro Reggio Emilia, e proprio non ci abbiamo capito niente. E in quel momento Reggio Emilia era molto in palla, ma dopo ha perso nettamente in casa con Cremona. Se si riesce a trovare una continuità all’interno di allenamenti e prestazioni riesci a cavalcare un’onda, ma con questi recuperi in partite infrasettimanali, ci sono roster che se lo possono permettere e roster che sono un po’ più corti. A Brindisi avevamo dominato il primo tempo, ma alla fine hanno vinto loro e ha avuto una striscia positiva incredibile. E’ tutto particolare. Bisogna avere la fortuna da un lato, rimanere sul pezzo e avere una continuità.”

A Matteo Chillo viene chiesto sull’ultima azione di gioco della partita di domenica: come mai non è stato tentato il tiro da tre invece del suo appoggio da sotto canestro che aveva portato Treviso al -1 momentaneo a poco dalla fine.
“Praticamente lo schema era comunque prima di far uscire David Logan e poi Sokolowski, nel momento in cui sono uscito dal secondo blocco, cioè quando mi sono girato, ho visto David raddoppiato. Lui ha sparato la palla, me la passava e l’ho presa, e l’unica cosa che potevo fare era cercare di fermare il tempo. Era l’unica cosa da fare in quei pochi secondi, mancavano 1″8. Avrei dovuto sulla seconda uscita fare un blocco in angolo per sperare in un doppio passaggio. L’istinto in quel momento era di girarmi verso la palla perchè ho portato due blocchi. Sono tutti dettagli che giocando è un po’ più difficile da ragionare a mente fredda.”

Sogno Nazionale?
“Cerco di lavorare sempre al massimo come ho sempre fatto e di mantenere una costanza durante l’estate. Quello che è di bello cerco di prenderlo e di finalizzarlo al massimo. Non faccio questi pensieri, cerco di concentrarmi sulla squadra in primis, e poi quello che verrà dopo di buono da prendere, lo prendo assolutamente.”

Cosa chiede al 2021 Matteo Chillo per lui e per la sua De’ Longhi Treviso Basket.
“Cerco di trovare una buona costanza, un buon metodo di lavoro che ci porti a trovare più risultati positivi possibili. Cercare sempre di giocarcela in tutte le partite con tutte le squadre. Vediamo di lavorare come comunque abbiamo sempre fatto.”