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Manuel Vanuzzo si ritira dal basket giocato, farà parte dello staff tecnico delle giovanili della Dinamo Sassari

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Lo storico Capitano della Dinamo Sassari, Manuel Vanuzzo, nella giornata di oggi (30 giugno ndr), ha annunciato il suo ritiro dal basket giocato. L’ala nativa di Dolo, che ha iniziato la sua carriera con il Petrarca Padova, ha vestito tra le tante le maglie di Montecatini, Messina, Olimpia Milano, Novara, ma soprattutto Sassari. Con la compagine sarda, Vanuzzo ha giocato per ben 9 stagioni dal 2006 al 2015 riuscendo a ottenere la promozione in Serie A nel 2010 e a vincere uno storico scudetto nel 2015. Con la Dinamo ha vinto anche 2 Coppa Italia (2014 e 2015) e una Supercoppa (2014).
Dopo l’esperienza con i sardi, Vanuzzo si è trasferito prima a Udine, ottenendo la promozione in A2 e ha terminato la sua carriera con l’Accademia Basket Sestu.

Di seguito il post su Facebook di Vanuzzo, con cui ha annunciato il suo ritiro.

Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Mi ha tolto qualcosa di importante ma mi ha dato molto di importantissimo….

Pubblicato da Manuel Vanuzzo su Sabato 30 giugno 2018

Ed ecco il comunicato stampa della Dinamo Sassari sul suo ingresso nel gruppo dei tecnici del vivaio biancoblu:

La sua estate la dedicherà alla formazione e, andato via da campione, tornerà in biancoblu da allenatore. Manuel Vanuzzo, storico capitano della Dinamo, con i giganti ha vinto tutto: promozione in serie A, due coppe Italia, Supercoppa e scudetto. Nove stagioni a Sassari e dopo due anni in A2 a Udine e uno in B a Cagliari, ha deciso di appendere le scarpe al chiodo ma certamente di non lasciare il mondo del basket.
“Prima o poi doveva succedere – afferma – il fatto di restare nel mondo del basket da allenatore era nei miei piani una volta andato via dalla Dinamo. Allora mi ero ripromesso di fare ancora qualche anno in campo e poi intraprendere questa strada. Ora si tratta di entrare in questo mondo e prendere la mano. E per me è un grandissimo onore poterlo fare per il club in cui sono cresciuto. Ho fatto una carriera che mi ha reso davvero grandissime soddisfazioni e mi ha fatto vivere successi che molti giocatori non vivono in una vita intera in giro per tanti club. Ora è il momento di cambiare, d’altra parte anche la mia vita è cambiata e credo che sia arrivato il momento di fermarsi, di spostarsi un po’ meno anche perché con la famiglia diventa tutto un po’ più complicato”.
Da campione in campo a maestro per i giovani: “Ai ragazzi vorrei trasmettere innanzitutto la voglia di stare insieme – aggiunge – i valori dello sport e del sacrificio, perché prima di tutto viene la squadra e quando si è giovani le rinunce personali possono essere tante. E dal punto di vista tecnico la mia idea è quella di lavorare tanto sui fondamentali”.