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#LBA 21 – Pallacanestro Brescia, è l’anno della consacrazione?

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Fame e continuità, queste le due parole con cui si potrebbe racchiudere il diktat della Pallacanestro Brescia. Continuità, viste le ultime due annate positive condite da ottime prestazione anche su banchi di prova europei: la scorsa stagione a un passo dai quarti di EuroCup. Fame, la caratteristica che contraddistingue i biancoblu dall’arrivo di coach Esposito, quella che la leonessa dimostra nei momenti topici della partita, quella componente che dovrà avere il serbatoio pieno se veramente si vorrà puntare a un titolo e soprattutto a una bella annata.

OBIETTIVI

Era nell’aria ed è poi arrivato il tanto annunciato cambio di proprietà da Bonetti a Mauro Ferrari, proprietario di Germani, lo scorso anno main sponsor della squadra. Con il suo arrivo si è alzata ancora di più l’asticella alla voce “budget”, la prova del nove? Il mercato. La campagna acquisti ha portato alla corte di Esposito giocatori di esperienza in Italia e in Europa: da Crawford passando a Cline fino ad arrivare al tanto atteso Ristic. Esposito ha assunto ancora più centralità nel progetto Brescia, avendo formato la squadra scegliendo i protagonisti con l’aiuto del gm Sandro Santoro, sempre vigile sulle opportunità. Ovviamente ripetere le buone prestazioni e i piazzamenti dell’anno scorso è  alla base delle aspirazioni bresciane, propositi che possono poi cambiare, e in positivo, a stagione in corso. L’idea di quintetto che ha coach Esposito non ha infatti ancora trovato minuti sul parquet, causa i problemi burocratici riguardo l’arrivo di Cline e Ristic. Una volta che si sarà trovata la giusta alchimia tra tutti gli effettivi quindi, si potranno modificare anche le “mire” biancoblu. Provare poi ad alzare qualche trofeo? Perché no, è la risposta più corretta.

QUINTETTO

Del tutto nuovo il quintetto che scenderà in campo. Il neo play Chery avrà le chiavi della squadra, a lui il compito di dettare schemi e tempi di gioco. Ai suoi lati la neo guardia Tyler Kalinoski e l’ex ala cremonese Crawford. Due bombardieri veri e propri, tiratori dalle buone medie come dimostrato in parte durante la Supercoppa. Il primo vanta anche una buona esperienza europea oltre che l’ottima capacità di giocare con e senza palla. Crawford è il nuovo Abass, non fraintendendeteci però, giocatori completamente diversi ma con una caratteristica in comune: il dinamismo. Crawford sa essere esplosivo e leader tanto quanto lo era Abass, componente importante in uno sport che vive di momenti chiave ed emozioni. Burns e Cline si sfideranno per la maglia da Ala grande, ruolo che l’americano conosce perfettamente e infatti, una volta trovata la giusta chimica oltre che la giusta condizione atletica, lo occuperà. Nella posizione di pivot, il compito di difendere il ferro spetterà a Dusan Ristic, per ora purtroppo oggetto del mistero. Per quanto riporta il curriculum però, il neo centro bresciano ha proprio il sapore del colpaccio.

PANCHINA

Ci scusiamo con coach Esposito per il termine sopra citato: “A Brescia sono tutti indispensabili” disse, concetto che era valido l’anno scorso e che varrà ancor di più quest’anno. La Leonessa ha voluto confermare il proprio zoccolo duro italiano, da Vitali a Sacchetti, passando per il capitano David Moss, ormai bresciano d’adozione, anima della squadra. Sono arrivati due giocatori come Ancellotti e Parrillo, pedine cruciali anche solo per poter dare un cambio che garantisca una buona esperienza ai titolari. Bortolani è invece il gioiello con cui coach Esposito dovrà modellare e con cui dovrà misurarsi, le basi sono più che ottime, una sua esplosione a Brescia sotto il comando del condottiero casertano farebbe del bene a tutti. Il parquet poi ci mostrerà la verità.

STAFF

Graziella Bragaglio (presidente)

Alessandro Santoro (general manager)

Marco Abbiati (direttore sportivo)

Vincenzo Esposito (coach)

Giacomo Baioni (assistant coach)

Matteo Cotelli (assistant coach)

Gianpaolo Alberti (assistant coach)