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La zona di Roma doma Cantù. Stipcevic e Jones spezzano la crisi Virtus in campionato

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Acea Roma, Bobby Jones tripla vs Romeo Travis Prende una boccata d’ossigeno dalla crisi in cmapionato l’Acea Roma di coach Dalmonte, capace di espugnare il Pianella 60-70 in un match capolavoro a livello tattico. E’ il feroce controllo del ritmo partita che i capitolini impongono dopo il primo quarto a condizionare il match, con l’attacco canturino che mette a segno la miseria di 36 punti in 30′, dopo il 24-22 alla prima sirena. Dopo l’avvio dominante in vernice dei padroni di casa, fatto di circolazione di palla e conclusioni al ferro, sfruttando alcuni mismatch fisici (su tutti Johnson-Odom vs Stipcevic), la zona fronte pari con principi di matchup ordinata da Dalmonte snatura la pallacanestro di Cantù, tenendo i biancoblu lontani dal pitturato e forzandoli a tirare dalla distanza con percentuali insufficienti (7/26 da tre contro l’ottimo 11/28 Acea). Emblematico il secondo quarto con Cantù che tira 1/10 dai 6.75 e 1/7 da due, mentre l’inerzia passa tutta dalla parte dell’Acea, che senza strafare chiuderà avanti 30-39 all’intervallo lungo. I giallorossi non incantano in attacco, retto per tre quarti di partita da Kyle Gibson (19, 8/19 dal campo), ma hanno il nmerito di trovare gli interpreti giusti nei momenti clou della partita. Come nel quarto conclusivo, con Cantù che dopo aver completato la rimonta e messo la freccia sul 54-51, viene infilata dalla triple in sequenza (5/9 da tre per l’Acea negli ultimi 10′) di un grande Sandri (6, con 6 rimbalzi), autore di una prova difensiva a cinque stelle (+21 di plus/minus il più alto del match) e dalle “doppiette” di Stipcevic (11 e 4 assist con 3/7 da tre) prima e Bobby Jones (14, 2/3 da tre, 4 reb) poi, che segnano il break decisivo per gli ospiti.

Nel mezzo c’è la rimonta biancoblu dopo l’intervallo, firmata da un Gentile che mette 15 dei suoi 17 punti nella terza frazione (17, 3/6 da tre e 2 assist), ma in attacco predica nel (quasi) deserto, con un Feldeine (3, 1/10 al tiro, 4 assist) illeggibile, specie per le scelte offensive del secondo tempo e un Hollis (0, 0/4 dal campo 5 reb in 17′) non pervenuto, dopo essere stato una delle chiavi del successo di Mercoledì contro il Khimki.

Cantù non capitalizza il vantaggio a rimbalzo del primo tempo (24-20 all’intervallo, con 10 offensivi), complice la poca capitalizzazione dei rimbalzi in atttacco, molto più cinica Roma che prende il controllo dei tabelloni nel quarto periodo (7-13 pro Virtus con 5 preziosissimi rimbalzi d’attacco) costruendo anche da qui il proprio successo.

Per un Johnson-Odom (12 e 2 assist, ma 0/4 da tre) sotto controllo (0 perse), ma che non trova il cambio di ritmo, Sacripanti perde lo scontro in vernice, coi due centri che non riescono a fare la differenza, mentre la panchina sulla carta più lunga dei brianzoli non porta alcun vantaggio. Dal canto suo anche Dalmonte non pesca messe di punti dal pino, ma trova un DeZeeuw (2 e 4 reb, +10 di plus/minus) fondamentale a livello difensivo, un fattore nel 16/38 cui Roma costringe gli avversari nel tiro da due, concedendo ben poche conclusioni comode dal secondo quarto in avanti.

Con questo successo la Virtus si riporta nel gruppone in scia alle prime otto posizioni, da cui muovere per l’assalto ai playoff nella seconda parte di stagione, per Cantù si tratta dell’ennesimo stopo casalingo (il quarto in campionato), vero tallone d’Achille quest’anno per una squadra abituata a fare del prorpio palazzo una fortezza. Soprattutto è una sconfitta che spezza il buon momento con cui i biancoblu avevano reagito al “Dicembre nero”, che si sperava oramai alle spalle. Con la sosta per l’All Star Game, l’attenzione di entrambe le squadre si sposta ora sull’Eurocup, con Roma che andrà a Sargozza mercoledì per poi ospitare il Cedevita Zagabria, mentre Cantù prepara la doppia trasferta in casa Paok e Limoges, alla ricerca di una vittoria che potrebbe spianare la strada per la fase ad eliminazione diretta.

Mvp: non arriva in doppia cifra, non gioca una partita appariscente, ma la sostanza dietro la prova di Daniele Sandri (6 pti, 1/2 da due, 1/1 da tre, 6 reb, 1 recupero, 1 assist, per 14 di valutazione 21 di plus/minus) è davvero tanta. A tratti domina a livello fisico le ali canturine, roccioso in difesa e a rimbalzo, mette la tripla che frema la possibile fuga canturina a metà dell’ultima frazione

Tabellini e statistiche:

ACQUA VITASNELLA CANTU’ – ACEA ROMA 60-70 (24- 22, 30- 39, 49- 51)

ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson- Odom 12, Feldeine 3, Abass, Bloise ne, Laganà 3, Jones 5, Shermadini 8, Ukaegbu ne, Hollis, Buva 9, Gentile 17, Williams 3. All. Sacripanti.

ACEA ROMA: Ejim 9, Triche 5, Jones 14, D’Ercole, Sandri 6, De Zeeuw 2, Kushchev ne, Finamore ne, Gibson 19, Stipcevic 11, Morgan 4, Pullazi ne. All. Dalmonte.

 

Tiri da due: Cantù 16/38, Roma 16/35

Tiri da tre: Cantù 7/26, Roma 11/28

Tiri liberi : Cantù 7/10, Roma 5/11

Ribalzi: Cantù 41 (12 off.), Roma 40 (10 off.)

Assist: Cantù 12, Roma 14

Palle perse: Cantù 9, Roma 7

Valutazione: Cantù 69, Roma 72

 

Stefano Mocerino

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