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La zampata di Cusin salva Cantù. Caserta battuta sulla sirena

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Ragland vs Hannah, Cantu vs Caserta Buona la terza. Dopo due partite perse all’ultimo possesso con palla in mano, questa volta la VitaSnella Cantù trova lo spunto per battere in volata la Pasta Reggia Caserta 84-82, con il lay up di Cusin servito da Jenkins sull’ultima rimessa a 2” dalla fine. In precedenza si era assistito ad un match sull’ottovolante, con i padroni di casa a dominare i quarti dispari (51-28 tra primo e terzo parziale) e andare sotto (anche pesantemente, 33-54 il punteggio combinato di 2° e 4° periodo) in quelli pari.

Cantù conferma la propria vocazione perimetrale tirando tanto e bene dai 6.75 (13/30 a fronte del 16/24 da due), ma rischiando di legarsi troppo a questa soluzione e pagare quando i tiri non entrano (non a caso VitaSnella combina per 10/17 dall’arco nei quarti “buoni” e 3/13 in quelli persi). Caserta domina a larghi tratti in vernice (42 punti in area contro i 24 biancoblu) e trova forza da un Brooks (19, 9/11 dal campo, 3 assist) a tratti incendiario e dall’intelligenza di Mordente (13 e 4 assist) e di un Michelori (8 più 4 rimbalzi e 4 falli subiti), spina nel fianco in post basso, per rientrare quando il match sembra andato. Sacripanti fa appello agli uomini di sua fiducia , accorciando le rotazioni (mentre Molin trova una panchina da 32 punti contro i 17 di quella avversaria) e mandando in doppia cifra tutto il quintetto. Tatticamente fondamentale un Cusin da 10 punti più 9 rimbalzi, bravo ad arginare gli atleti casertani negli assalti al ferro nel secondo tempo, mentre l’apporto costante di Jenkins (17, 3/6 da te, 5 assist) e Leunen (14, 5 reb e 4 assist) ed il secondo tempo di Ragland (16, 4/7 da tre e 5 assist) gettano le basi della vittoria.

Cusin vs CasertaIn cronaca. Si comincia al ritmo basso voluto da Caserta, che fa lavorare la difesa alla ricerca dell’1vs1 con l’atletismo dei suoi attaccanti. Cantù sfrutta ogni occasione per la transizione e dopo 5′ è 9-8 interno. Vita Snella prende quota sulla serie di triple aperta da Jenkins e Ragland, con Leunen bravo sugli extra-pass, che crea il primo allungo sul 18-10. Gli sforzi di un attivissimo Brooks muovono il tabellone per Caserta ma dopo 10′ i padroni di casa conducono 28-19.

Gli squilli di Marcel Jones (8pti in 6′ nel secondo quarto) tengono a distanza una PastaReggia “piccola” con Michelori centro, ma la zona di Molin comincia a sortire effetti. Cantù si accontenta del tiro da fuori ma le percentuali (1/8) sono lontane da quelle del primo quarto e gli ospiti ne approfittano con l’ottimo impatto della panchina di Vitali (10, 4/7 dal campo e 3 assist), Tommasini (5) e Scott (9 e 4 reb), protagonisti del riaggancio e sorpasso su 37-39 a 4′ dal riposo. Molin abbassa ulteriormente il quintetto con Brooks da 5 aprendo totalmente il campo contro una disorientata difesa canturina. La Juve non paga il gap di centimetri e macina attacco chiudendo avanti 45-49 i primi 20′.

La ripresa si apre con attacchi piuttosto improvvisati da ambo le parti, con la ricerca insistita dell’1vs1. Ma Cusin cambia la musica nell’area biancoblu e quando l’attacco si scuote, ancora con un intraprendente Jenkins e un Ragland che sale al proscenio, VitaSnella scappa via, grazie anche, se non soprattutto, alla ritrovata aggressività difensiva. Dal -5 al 24′ i biancoblu firmano un parziale di 17-4 che cambia l’inerzia della partita e costringe Molin al ritorno a zona, che non ferma l’emorragia fino al 68-58 interno all’ultimo intervallo.

Leunen e Gentile (8 e 4 reb) in regia controllano il match per Cantù che si presenta avanti di 12, 78-66 agli ultimi 5′. I biancoblu però non ammazzano la partita, complici due ingenui falli in attacco e il calo di intensità nella propria metà campo. Vitali riporta lo svantaggio in singola cifra con la tripla, poi Brooks e Mordente trovano i canestri del -3 a 2′ dal termine. Cantù ha smesso di attaccare e ci vuole la personalità di Ragland con il missile a 50” dal termine a riportare il +4, dopo i primi due liberi dei 6 che Mordente si guadagna e trasforma nell’ultimo minuto e mezzo, firmando l’82 pari a 4” dalla sirena. Col match in parità Sacripanti chiama il time out per la rimessa in attacco e dopo un fallo tattico (Caserta non è in bonus) e la deviazione di Michelori, al terzo tentativo con 2” e spiccioli rimasti Jenkins pesca Cusin sotto canestro, che riceve si gira e segna i due decisivi lasciando 31 centesimi sul cronometro, insufficienti per tentare la controreplica. Cantù tira un sospiro di sollievo e riprende il cammino dopo una partita a dir poco enigmatica, Caserta si consola con l’ottima prestazione in trasferta, col rammarico di un terzo quarto da 2 complessivo di valutazione su cui ha lasciato la partita.

Stefano Mocerino

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