fbpx
Home Serie A La mission di Pozzecco: “Vivo per rendere felice Varese e i miei giocatori”

La mission di Pozzecco: “Vivo per rendere felice Varese e i miei giocatori”

0

Lo show di Gianmarco Pozzecco al termine della sfida tra la sua Openjobmetis Varese e Cantù, vinta dai suoi per 93-84 nel sentitissimo derby casalingo, rimarrà un’altra imperdibile perla nella storia sportiva del “Poz” che indifferentemente da giocatore e ora da allenatore regala emozioni e spettacolo a tifosi, appassionati e addetti ai lavori di qualunque latitudine e fede cestistica.

 

Intervistato da Nicola Apicella per Repubblica.it, il Poz ha raccontato le sue emozioni nel ritorno a Masnago da allenatore (“Mi è tornato davanti tutto quello che ho passato in 8 anni qui, rivedevo Bulgheroni, Zanatta, i genitori di Chicco Ravaglia“, dichiarandosi contento dell’atteggiamento dei suoi, per niente disconcentrati dall’attenzione mediatica e non riservata al loro coach, lodando in particolare Kangur e Diawara: “Hanno giocato una partita clamorosa, non posso nemmeno lontanamente sperare che ripetano la stessa partita domenica o sempre. I ragazzi sono stati meravigliosi, si sono fatti e mi hanno fatto un regalo bellissimo“. Sul grande entusiasmo che circonda la squadra, Pozzecco non sembra spaventato, anzi: “Va cavalcato perchè fa bene, ti fa vivere meglio, ti fa allenare meglio. Per Pesaro sono tranquillo, ho giocatori con esperienza sulle spalle. Se un giorno mi rendessi conto di non avere le giuste capacità per allenare questi ragazzi, sarei il primo a farmi da parte per il bene di tutti“.

Tornando alla calorosa accoglienza del pubblico varesotto che ha aperto il suo elettrizzante debutto da coach in Serie A, Pozzecco definisce il tutto “una delle gioie più grandi della mia vita, non potevo sognare situazione più emozionante, sono veramente in estasi“. E poi lo show con la pazza esultanza finale: “Ero impazzito di gioia, sono emozioni che non riesco, che non voglio controllare. Non c’era nessuna mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi di Cantù, come ho già sottolineato“. Infine la chiosa coi ringraziamenti: “Posso solo ringraziare Cecco Vescovi, se non avesse deciso di portarmi  qui non avrei potuto vivere questa giornata. Gli sarò eternamente grato, vivo e alleno per ripagare questa fiducia, per fare si che i giocatori siano felici, questa è la mia missione“. 

 

©BasketItaly.it – riproduzione riservata