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La Fiat Torino stoppa Avellino: Wright vince il duello con Ragland

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Wright - Torino

Il girone di ritorno inizia con il botto per la Fiat Torino che, presa per mano dal suo playmaker Wright, supera una distratta e forse stanca Avellino nel posticipo.

Una partita rimasta in equilibrio per tre periodi (60-58 al 30′) e poi decisa dalla maggior lucidità e freschezza dei torinesi i quali hanno tratto giovamento dalla settimana di riposo per far riacquistare la miglior forma fisica a tutti i componenti della squadra, eccezion fatta per Poeta, ancora fermo per il problema alla schiena.

La prestazione di Wright però ha impedito che la mancanza dell’azzurro si sentisse: l’ex Varese è rimasto in campo per 35 minuti, collezionando 26 punti, record stagionale per lui, dimostrando di essere anche un realizzatore di primo livello oltre che un playmaker “old school”. Ed ovviamente è l’MVP del match

Nel terzo periodo Torino aveva accennato una mini-fuga (49-43) che però era stata ben tamponata dalla pericolosità nel pitturato di Fesenko e dal risveglio di Joe Ragland il quale nel primo tempo era stato abbastanza sornione e aveva lasciato il palcoscenico a Thomas (10 punti nel solo primo quarto), il quale però si è eclissato nella ripresa.

Nel quarto periodo la fuga è invece andata in porto, lanciata anche dalle giocate di Washington presente in ogni parte del campo, bravo ad esempio in difesa su un Ragland e rapidissimo in attacco a rubare un prezioso pallone dalle mani di Fesenko nel finale, oltre alle solite giocate da highlight.

Indubbiamente Avellino ha pagato lo sforzo in Champions League e questa volta non ha avuto la solita brillantezza in regia: sia Green che Leunen “il play aggiunto” sono sembrati spesso avulsi.

Il mancato controllo del ritmo e sopratutto le 19 palle perse alla fine hanno fatto la differenza in negativo per la Sidigas.

Vitucci, ex di turno, invece gongola: Torino ha messo in mostra una difesa efficace, che ha avuto meno blackout del solito, e in sostanza ha pareggiato il conto dei rimbalzi, cosa che è accaduta raramente in stagione. Il risultato è stato quello di tenere Avellino sotto la soglia “psicologica” degli 80 punti. E i due punti sono stati la conseguenza.

Al di là della performance maiuscola di Wright e Washington, da sottolineare la prova di Mazzola, che in soli 15′ ha realizzato 9 punti e catturato 6 rimbalzi.

Per Avellino non c’è tempo per recriminare perché Mercoledì è attesa da un un match importante in Europa contro Utena: per Torino la vittoria significa iniziare al meglio il girone di ritorno.

Tabellino

Torino-Avellino 84-79 (21-20; 38-37; 60-58)

Torino: White 13, Wright 26, Harvey 8, Washington 14, Wilson 10, Okeke, Parente, Fall ne, Mazzola 9, Alibegovic 4, Vitale ne. Coach:Vitucci

Avellino: Ragland 19, Thomas 16, Fesenko 15, Green 6, leunen 5, Obasohan 4, Severini, Parlato, Randolph 2, Cusin 7,Esposito ne.Coach:Sacripanti