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L’Olimpia arriva a Desio per vincere una sfuggente Coppa Italia

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MarShon Brooks(Milano)

L’Olimpia Milano si presenta alle final 8 in qualità di super favorita per la vittoria finale vista anche la prima posizione saldamente occupata in campionato e l’obiettivo non può che essere quello di vincere il trofeo che perse in casa la scorsa stagione uscendo ai quarti con la Dinamo Sassari.

 

Storia- Il trofeo è stato vinto per quattro volte dai milanesi, la prima volta nel ’72 contro l’Ignis Varese poi a seguire nell’86 e ’87 con la grande Olimpia marcata Dan Peterson. L’ultima vittoria risale al 1996 con in campo l’attuale presidente Portaluppi e un Blackman nominato Mvp della competizione. Nell’era final 8 Milano non ha un bel rapporto col torneo, infatti non ha mai raggiunto la finale ed è stato sconfitta in semifinale nel 2007 e nel 2012 rispettivamente contro Virtus Bologna e Montepaschi Siena, mentre nelle ultime due edizione è sempre uscita al primo turno sul campo del Forum prima contro Varese e un anno fa contro Sassari che poi vinse la competizione.

Forma – Milano si presenta con la squadra al completo anche se non in perfette condizini fisiche.Alessandro Gentile e Shawn James sono appena rientrati dai rispettivi infortuni e non saranno sicuramente al massimo della forma (in particolare il centro che ha mostrato durante tutta la stagione un evidente ritardo di condizione). La squadra arriva da 14 vittorie consecutive in campionato, l’ultima proprio contro Avellino avversaria ai quarti di finale, mentre in Eurolega ha chiuso l’andata delle top16 con una sola vittoria compromettendo inevitabilmente ogni discorso qualificazione.

Punto di Forza- Milano può vantare un talento diffuso e una profondità di roster che nessun’altro ha in tutta la Lega A. Samardo Samuels si è dimostrato fin’ora senza rivali in campionato mentre il reparto esterni fornisce garanzie con il talento di Marshon Brooks (a tratti semplicemente di un altro pianeta), Joe Ragland (molto più a suo agio in Italia piuttosto che in Europa) e il solito Daniel Hackett che nonostante il periodo non esaltante resta un elemento chiave della formazione biancorossa.

Punto Debole – Milano non ha ancora convinto sul piano del gioco in questa stagione ma il talento diffuso ha, almeno in italia, coperto queste lacune. Storicamente Milano soffre questa competizione e soffre le partite secche quindi il vero punto debole di Milano probabilmente è Milano stessa. La panchina è sicuramente lunga ma bisogna vedere quanto coach Banchi vorrà farci affidamento, infatti tre elementi come Cerella, Meacham(prossimo alla partenza) e Gigli spesso e volentieri non vedono il campo

Obiettivo – Inutile nascondersi dietro l’insidia della partita secca, l’obiettimo di Milano può essere solo quello di vincere un trofeo che manca da 19 anni nella ricca bacheca di Piazzale Lotto e ogni altro risultato non potrà che essere visto come un fallimento

Milano debutterà venerdi alle 20.30 contro la Sidigas Avellino in diretta televisiva su Rai Sport