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Home Serie A L’MVP è Lakovic, ma il proscenio è di Kieron Achara. White non basta a fermare l’orgoglio irpino: il countdown

L’MVP è Lakovic, ma il proscenio è di Kieron Achara. White non basta a fermare l’orgoglio irpino: il countdown

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james white, reggio emiliaLa Sidigas saluta la stagione anzitempo rispetto al previsto con la vittoria su una Grissin Bon Reggio Emilia, già agganciata al treno post-season, che matura nella seconda metà di gioco. È 82-74 lo score finale segnalato dal tabellone elettronico dell’impianto irpino. I tifosi e il club biancoverde chiudono questa stagione con amarezza per il mancato accesso ai playoff che infortuni e diverse circostanze negative, non hanno permesso alla squadra di Vitucci di conquistare un obiettivo dichiarato in pre-season. Contentezza, invece, è il sentimento che prevale in casa Reggio, con la conquista dei playoff che arriva a coronamento di una stagione super dopo la vittoria dell’EuroChallenge di poche settimane fa. Le cifre della gara nel consueto countdown.

10: la valutazione a metà gara di Jaka Lakovic. L’MVP della gara al 20’ era già in doppia cifra con 3/4 da 3p e 3/4 ai liberi. Il play di Lubiana spara a salve dalla lunga distanza, chiudendo con 20 punti, 3 rimbalzi e 6 assist in 31’ di impiego. Piccolo neo: le due palle perse nel primo tempo, frutto di scelte sbagliate in fase di gestione che non ci si aspetta da un campione del suo calibro.

9: i punti messi a segno da Rimas Kaukenas (7 nei primi due quarti). Il lituano gioca un primo tempo da riferimento assoluto per i giochi offensivi della Grissin Bon. Nonostante lo scarno bottino è fino al 18’ la spina nel fianco per la difesa irpina. Il fallo tecnico, in cui è spesso incorso in trasferta quest’anno, è una mannaia che si abbatte sul suo equilibrio psicologico: terzo fallo personale e partita sostanzialmente finita per lui.

8: sono i tiri realizzati da 2p dal collettivo emiliano nel primo tempo. Alla pausa lunga il bilancio all’interno dell’arco era del 53% su 15 tentativi. Le percentuali dal campo sono state un fattore che ha pagato, soprattutto in un secondo tempo in cui sotto le plance c’è stato equilibrio, e Avellino ha mostrato cinismo ed istinto killer sufficienti a mettere in ghiaccio la contesa.

7: è il plus/minus di Troy Bell. La guardia di Minneapolis ha calcato il parquet per 17’, scrivendo a referto 1/4 da 2p, 0/2 da 3p e 2/2 ai liberi con un assist. Una delle peggiori prestazioni in stagione per uno dei giocatori chiave nel gioco di sistema del gruppo condotto da coach Menetti.

Daniele Cavaliero Avellino6: gli assist di Daniele Cavaliero a favore dei compagni. La guardia ex Pesaro è chiamato agli straordinari in cabina di regia con Lakovic, per effetto dell’assenza forzata di Valerio Spinelli. Le sue doti di passatore non si scoprono oggi e quando gestisce i possessi dei suoi nella seconda metà di gioco, i risultati positivi si vedono tutti.

5: i rimbalzi di squadra della Grissin Bon nel primo quarto. La supremazia numerica ed atletica del pacchetto lunghi dei viaggianti avrebbe dovuto garantire di più contro una batteria pesante irpina decimata dagli infortuni. White-Silins-Brunner-Cervi non capitalizzano quanto atteso sotto i ferri e i lupi biancoverdi portano a casa meritatamente la battaglia a rimbalzo (31-29).

4: su quattro. Sono i tiri dal campo realizzati dal fenomeno di giornata al PalaDelMauro: Kieron Achara. Lo scozzese di Stirling scrive 100% al tiro e dalla linea della carità, 14 punti totali e una prestazione sfregamani per lui. Un giusto riconoscimento al suo coach, che lo ha lanciato nello starting five e lui non ha tradito le sue attese con gli applausi convinti dei presenti in contrada Zoccolari.

3: i tiri da seconda opportunità per Reggio nei primi 30’. La Grissin Bon chiude catturando più rimbalzi in attacco rispetto ai padroni di casa (3-6 il contro finale), ma non capitalizza affatto gli extrapossessi ottenuti a fatica nel painted verde.

2: le stoppate di Paul Biligha. Una nel secondo, l’altra nel quarto periodo. Esalta i tifosi di casa con due gesti atletici che non invidiano affatto l’altrettanta semplicità con cui il dirimpettaio ex NBA, James White (19 realizzati, 3 rimbalzi e 6 assist), vola al ferro in tre occasioni a schiacciare.

1: la bomba messa a segno da Je’Kel Foster su sei tentativi. Il suo tabellino segna 10 punti con 2/5 da 2p e 3/4 ai liberi in 29’. Per lui anche una palla persa e una stoppata subita, ma tutto sommato una prestazione in scia con le ultime giornate in cui ha dimostrato maggiore fiducia nei propri mezzi e le qualità di chi può ambire a ritagliarsi uno spazio nella prossima stagione in serie A.

0: i punti in contropiede di entrambe le squadre. Si gioca a ritmi sostenuti ma non elevatissimi. Lo spettacolo in campo offerto dalle due squadre è comunque quello atteso, visto il livello qualitativo espresso da due dei roster meglio assortiti della categoria.

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